Post Rum Day 2015

Posted: 11th novembre 2015 by adminspirito in RUM
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Salve

Dopo una giornata passata a riordinare un po’ le idee ecco qualche impressione a caldo sull’appuntamento meneghino dedicato allo Spirito dei Caraibi.

Riprendiamo e chiudiamo definitivamente la discussione sui Prezzi : comprendiamo benissimo il suggerimento di Davide di offrire anche degustazione da 2/3cl (un modo x tenere i costi calmierati) ma purtroppo avevamo con noi solo flaconi da 5cl (e il 98% delle persone vuole cicchetti da asporto non gli interessa bere al bicchiere) e non avevamo modo di misurare altre quantità. Sapevamo bene che i prezzi sarebbero stati un po’ alti (per il nostro Standard, altrimenti perfettamente in linea con la media se non addirittura sotto, basta guardare etichette molto richieste come PortMourant1974, Albion1986 e Uitvlugt1985 della Velier che sono andate a ruba) per questo avevamo messo le mani avanti nell’articolo di presentazione. Dal canto nostro abbiamo fatto davvero uno sforzo notevole per tenerli a questo livello perché si si pensa che quasi la metà della cifra vanno in Tasse/Spese è abbastanza facile intuire che a noi poi rimanga ben poco.

Il nostro Spazio (il Corner Collector) a detta dei post realizzati su FB è stato uno dei più fotografati & commentati ma questo era normale visto la particolarità e unicità delle offerte. Comunque la cosa ci ha fatto davvero molto piacere.

La grandissima affluenza di pubblico ci ha lasciato pochissimo tempo (per non dire nullo) per andare a curiosare negli stand degli altri espositori e non solo. Ci sarebbe piaciuto davvero molto passare un po’ di tempo a chiacchiera & assaggi per le anteprime della Velier su Jamaica, Barbados, Guyana, Marie Galante, ecc.. ma purtroppo non ci siamo riusciti, stessa cosa per il Libération 2015 di Capovilla (e lui era a 2/3 mt da noi). Così come avremmo voluto scambiare 4 chiacchiere con il personale di Neisson, Bielle, Karukera, ecc.. ed al tempo stesso assistere alle conferenze di Gargano, Capovilla, Pierini, Biondi, ecc… Quando siamo arrivati Domenica Mattina alle 11 avevamo preso solo un cappuccino in autostrada e fino alle 21 (quando si è chiuso il Festival) eravamo riusciti a “mangiare” solamente una Tazza di The (al Rum) semplicemente perché le offrivamo noi al pubblico.  Alla prossima occasione dovremo per forza di cose arruolare qualcuno che ci dia una mano altrimenti la situazione diventa davvero insostenibile, non tanto x la fatica quanto semmai per il fatto che non ci rimane tempo per visitare il Festival – intanto se qualcuno/a si vuole proporre ci può iniziare a mandare un Curriculum a tema (saremo curiosi di leggerli) -. Un ringraziamento particolare per la giornata di Lunedì va invece a Debora, ragazza messa a disposizione dall’organizzazione per aiutarci, che è stata davvero encomiabile oltre che di piacevolissima compagnia.

Per rispondere a qualcuna delle domande che abbiamo letto nei commenti precedenti :

Silvano Samaroli durante la degustazione del suo WestIndies48 lo ha trovato “leggermente scarico” (parole sue), come se il tempo avesse fatto perdere un po’ di corpo al Rum rendendolo un tantino più leggero. Il Bouquet invece rimane pressoché inalterato. Tra l’altro durante la sua permanenza nei tavolini del nostro spazio ha fatto assaggiare in anteprima (è ancora in assemblaggio/lavorazione) a chi era interessato il suo prossimo whisky che vedrà la luce, un Vatted/Blended (ormai non sappiamo più come chiamarli ogni tanto cambiano i regolamenti) che ricorda i vecchi malti affumicati della zona dello Speyside.

Le 2 giornate sono state davvero molto diverse per quanto riguarda l’affluenza:

Quella di Domenica in cui hanno preso parte il popolo dei “curiosi & appassionati” di Rum ha visto la presenza di persone interessate a comprendere meglio la qualità di certi prodotti, come a voler trovare un rum di altissimo livello da poter utilizzare come “metro di paragone” per altre degustazioni future.

Quella di Lunedì invece, con il pubblico composto prevalentemente da “addetti ai lavori” (Locali, Ristoranti, Enoteche, ecc…), ha dimostrato la presenza di gente molto più “formata” e molto ben disposta a confrontare le personali convinzioni/intuizioni con altri. Sempre nella giornata di Lunedì molte sono state le richieste di valutazione di determinate etichette (ancora disponibile in qualche locale). Sul settore delle valutazioni abbiamo notato che ancora si brancola nel buio con le “leggende metropolitane” a farla da padrone e veramente dure a morire.

Per rispondere invece sulle domande legate alle bottiglie aperte e/o degustate al nostro spazio :

Gettonatissimi sono stati i Demerara della Velier, se avessimo avuto 10 bottiglie x tipo di PortMourant74, Albion86 e Uitvlugt85 (questa in particolare abbiamo smesso di servirla x lasciare l’ultimo goccio per noi) le avremmo vendute tutte a qualunque cifra. Oltre al fatto che secondo la nostra opinione questi 3 sono probabilmente tra i migliori Demerara selezionati dal Team di Luca Gargano se prendiamo l’Uitvlugt85, realizzato con 1 solo barile che ha rilasciato appena 71 bottiglie, quanto dovranno costare in futuro le poche bottiglie rimaste?? Subito dopo gli Agricol della Martinica degli anni70 (Bally75, Trois Rivieres74, Dillon75, St. James76) e poi qualche imbottigliamento indipendente come Enmore71 di Cadenhead’s, Rockley Still86 di High Spirits e Berry Bross. Nessuno invece ha chiesto di assaggiare il St. James 1885 che è stato molto probabilmente la bottiglia più fotografata tra quelle che avevamo in esposizione (tutto sommato meglio così perché aprire una bottiglia del genere se non c’è una buona richiesta può essere davvero contro producente).

Davvero gentilissimo Gregory Neisson che dopo averci invitato per tre volte per degustare un suo particolare Rum (senza che riuscissimo mai a trovare il tempo per andarci) alla fine ci ha portato un campione di un fantastico 24 anni (davvero incredibile, quando uscirà consigliamo caldamente a tutti di prenderne 1 bottiglia a qualunque prezzo).

 

  1. Enrico ha detto:

    Francesco puoi mettere il link a una foto delll’Uitvlugt85?
    Perché conosco l’uf30e ma quello che nomini non so cosa sia!
    Grazie!

  2. adminspirito ha detto:

    L’alambicco è lo stesso, lo confermo. La Differenza con UF30E è che si tratta di una sola varietà di canna da zucchero lavorata in purezza (se non ricordo male la sigla UF30E dovrebbe riferirsi proprio al nome del campo di canna da zucchero prelevata).
    Ma sono passati un paio di anni potrei anche ricordare male (dei particolari, l’impianto della storia è quello)
    Francesco

  3. cyril ha detto:

    Hi Francesco
    a 24yo rhum from Neisson ?? the oldest one is 21yo, is that one ? 🙂

    • adminspirito ha detto:

      Hi Cyril
      No, it is a 24 year old! I did not understand if it was a new bottling (which still has to come out on the market) or whether it was a special bottle that led to the festival (perhaps a sample from a barrel).
      However the rum is fantastic.
      The amazing thing is that after all this time still feel much aromas / flavors leading sugarcane.
      If after some time you see a 24 year old go out you know it’s him.
      Regards
      Francesco