Finalmente : Marcel Blin & Antonino Trimboli

Posted: 17th gennaio 2014 by adminspirito in CALVADOS
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Salve

Questa è stata (fino ad oggi) la nostra ricerca più lunga & difficile ma non per questo meno piacevole. Come i (quattro) lettori di questo sito hanno imparato la nostra passione per il Calvados non conosce confini, in quanto lo riteniamo da sempre uno dei migliori distillati al mondo e possiamo dire di essere diventati, piano piano, molto competenti su questa materia (andatevi a leggere gli articoli precedenti se non ci credete, anche la MoonImport ci ha chiesto di poter utilizzare il nostro pezzo su Camut per il loro nuovo sito). Rimaneva un solo “tassello” per terminare di comporre il mosaico della storia di questa nobile acquavite, venire a capo della “quadrilogia” (4 imbottigliamenti, 1938, 1942, 1958, 1962) dei Calvados di Marcel Blin. Essendo prodotti usciti per la casa di Pepi Mongiardino abbiamo in primis contattato lui, un anno e mezzo fa, ma senza particolari risultati o almeno le informazioni che ricevemmo furono molto “parche”. Allora provammo a interrogare il nostro “oracolo moderno 2.0″ (il Web) ma anche da li, a parte le foto delle bottiglie in questione niente. Stessa sorte anche con i siti Francesi e della Normandia, oppure chiedendo ad altri importatori di Calvados, questo Marcel Blin non lo conosceva proprio nessuno. Poi ci ricordammo di un particolare della retro etichette di quelle bottiglie e di quello che vi era scritto ….  ” da una scoperta mia e di Antonino Trimboli”.

Chiedendo un pò in giro venne fuori che Antonino Trimboli era considerato uno dei massimi esperti italiani di prodotti enologici francesi, che aveva collaborato spesso con la Moon Import scoprendo molte delle aziende del loro portafoglio (tra cui i Calvados), quindi se volevamo preseguire in questo lavoro di ricerca dovevamo andare a “bussare alle porte” di Antonino Trimboli. Con un nome e poco più (anche le informazioni su di lui erano molto modeste) contattammo di nuovo Mongiardino chiedendo se ci poteva dare un recapito o fissare un appuntamento con il suo vecchio Partener, dopo circa 12 mesi di tentativi vani & promesse mai espletate stavamo x arrenderci quando per caso, durante un pranzo con un importatore internazione di Acqueviti, la discussione cadde sul Calvados, su Marcel Blin, su Trimboli (che non riuscivamo a contattare) e lui ci disse : in ufficio ho i suoi dati, è di Milano, domani te li mando” (e tanto ci voleva).

ANTONINO TRIMBOLI

ANTONINO TRIMBOLI

L’altra sera lo abbiamo chiamato per presentarci e fissare un appuntamento per un incontro, è finita che la telefonata è durata quasi un ora, in quanto all’altro capo del telefono abbiamo trovato una persona simpaticissima, cortese, con una gran voglia di raccontare e parlare di quello che è stato il suo lavoro e le sue scoperte (e noi sappiamo essere ottimi ascoltatori).

Antonino Trimboli nasce a Catania all’inizio degli anni 20 e all’età di 6 anni la sua famiglia si trasferisce a Milano (che lui considera l’unica città d’ Italia non provinciale, dove è possibile realizzare i proprio sogni/obbiettivi se li hai). Per lavoro diventa un rappresentate di Vini & Liquori, collabora con Bonfanti che all’epoca si era fatto un nome nel mondo del whisky (era l’Italia del dopo Boum ed il whisky era diventata la Bevanda Status) ma la sua passione/interesse cade sui prodotti francesi. Quelli sono ancora gli anni dove per importare un buon prodotto te lo devi andare a cercare (non c’erano Cataloghi e/o Festival a cui Partecipare) e Antonino Trimboli non si fa certo pregare, parte con la sua 600 ed inizia a girare le campagne della Francia. Visita la Borgogna, percorre in lungo e in largo la zona dello Champagne, il Sud della Francia ed infine si dedica alla ricerca dei distillati Cognac, Armagnac, Calvados. Il suo approccio è semplice : non ci sono guide, consorzi e/o altre liste a cui rivolgersi, molto semplicemente si va in un posto, ci cerca una buona locanda, si inizia a chiedere di qualche produttore in zona e uno x uno si va a fargli visita per conoscerlo meglio ed assaggiare i suoi prodotti. Così facendo in pochi anni Antonino Trimboli diventa uno dei massimi esperti di prodotti francesi, sicuramente l’ Italiano più competente in materia. Mette al servizio delle allora giovani aziende italiane di importazione le sue scoperte e gli passa i contatti di (allora) sconosciute maison di Cognac, Champagne, Armagnac, Calvados, ecc., molte della quali nel giro di qualche anno diventeranno dei miti nei ripettivi campi di appartenenza. Non è che in quegli anni in Francia non ci fossero delle aziende che erano già considerate di altissimo lignaggio, basti pensare agli Chateau di Bordeaux e a certe Maison di Champagne & Cognac, molto semplicemente questo italiano che gira per le campagne d’oltralpe utilizza un altro approccio, che ci tiene a precisare più volte durante il corso della nostra chiacchierata “io preferisco lavorare esclusivamente con i piccoli produttori, quelle aziende che posseggono tutta la filiera in mano, dalla coltivazione della materia prima, fino all’imbottigliamento del prodotto finito. Li vado a trovare, ci conosciamo, mangiamo assieme, visitiamo l’azienda e assaggiamo i loro prodotti. Quando troviamo qualcosa che ci piace torniamo a fargli visita e poi piano piano avviamo un rapporto di collaborazione. Niente Aziende che acquistano e/o avorano il Prodotti di Altri”.

Da queste sue “totali frequentazioni” delle campagne francesi sono venute fuori molte delle etichette moderne più blasonate, infatti se gli chiediamo quale è stata l’azienda di Champagne che lo ha emozionato di più tra quelle che ha scoperto la sua risposta è sicura, senza esitazioni . “J. Selosse”  (poi si lascia andare anche su quelle che gli piacciono di meno, ma qui glissiamo). Un altra cosa che gli piace rimarcare è che molte delle aziende che lui ha selezionato erano sconosciute anche per il grande pubblico dei francesi e trovarle oggi nelle carte dei maggiori locali di Parigi resta una grandissima soddisfazione.

E’ durante uno di questi viaggi che si reca in Normandia, per cercare di capire meglio il mondo di questa antica acquavite il Calvados, e come sua consetudine prima si informa sui produttori della zona poi prende la macchina a va a fargli visita. Girando per la campagna del Pays d’Auge finisce su una via sterrata ed in fondo alla strada, davanti ad una tradizionale abitazione normanna trova un anziano signore, Marcel Blin. Si ferma a chiacchierare e viene fuori che Marcel Blin è un Agricoltore ed un tempo produceva, oltre al sidro anche Calvados. Ormai da alcuni anni non distilla più ma nella sua cantina ci sono ancora alcune botti dei suoi vecchi prodotti, lo porta in cantina e gli offre un paio di bicchieri direttamente dai barili. Sono 2 botti di vecchi Calvados sopravvissuti perchè del periodo della Guerra (probabilmente le botti furono nascoste per non farle trovare ai soldati) e risalgono al 1938 e al 1942. Antonino Trimboli li assaggia e ne rimane piacevolmente colpito, così entusiasta che ci racconta “una volta salutati con Marcel Blin mi sono avviato verso la macchina ma appena arrivato sono tornato indietro e gli ho detto di tenerli da parte, di non darli a nessuno perchè li avrei acquistati tutti io. Non sapevo ancora a chi farli prendere ma avevo deciso che non li potevo perdere”. Tornato in Italia racconta della sua scoperta a Giuseppe Mongiardino che da circa 2/3 anni ha aperto una azienda di importazione di Champagne & Acqueviti, lui di buon grado accetta di acquistare le botti e di farlo imbottigliare per la propria etichetta. Tornano entrambi allo Chaeau di Marcel Blin ma purtroppo nel frattempo l’anziano distillatore è scomparso e di conseguenza è venuta meno la fonte della memoria storica di quelle botti. I figli acconsentono comunque a vendere il Calvados rimasto a Mongiardino e in una umida cantina della campagna normanna vengono imbottigliati ed etichettati a mano gli Ultimi Calvados Distillati da Marcel Blin.calvadoslemorton

Il pubblico Italiano sta per conoscere i Calvados di alta qualità e il primo ad essere imbottigliato (nel 1984) è quello del 1938, alla gradazione di 42% per una produzione di 1600 bottiglie. L’anno seguente (nel 1985) imbottiglieranno il secondo, il 1942 alla gradazione di 44,2% per una produzione di 1700 bottiglie (stiamo parlando di Calvados di 46 & 43 di invecchiamento). Negli anni seguenti (1986 & 1987) realizzeranno altri 2 imbottigliamenti (1958 & 1962), grazie a 2 piccole botti (infatti daranno poche bottiglie) che l’anziano distillatore aveva voluto conservare in quanto erano gli anni di nascita dei figli. Dopo questi 4 imbottigliamenti il Calvados di Marcel Blin era terminato.

Il successo di questi vecchi Calvados qua da noi in Italia è così coinvolgente che Mongiardino chiede all’amico Trimboli di trovarne degli altri. Marcel Blin è scomparso (e comunque già da tempo non Distillava più) quindi Antonino si rimette a “girovagare” per il Pays d’ Auge alla ricerca di un Calvados che possa sostituire quelli di Marcel Blin. Infatti è sempre lui che ci racconta : “Mongiardino ci mandò in Normandia alla ricerca di un altro Calvados, mi disse di rimanerci tutto il tempo che ci voleva e di tornare solo quando lo avessi trovato. Dopo una 10ina di giorni di visite (ed assaggi) lo chiamai e gli dissi che avevo scoperto un altro grandissimo Calvados, era quello della Famiglia di Adrien Camut. Ed infatti la MoonImport immediatamente fece uscire un Camut del 1929 ed un altro del 1933, oltre alle normale serie degli invecchiamenti classici che commercializza ancora oggi.

Ripercorrendo tutta la storia al contrario è abbastanza facile intuire del perchè queste bottiglie di Calvados di M. Blin siano diventate delle “leggende”. Non a caso ancora oggi è possibile trovarle ancora esposte nelle vetrine delle enoteche più blasonate d’ Italia, solo che se provi a chiedere il prezzo la cifra proposta va sempre sopra i 1200 euro (per queste restano sempre nelle vetrine, magari in attesa di qualche Russo o Cinese di Passaggio). Proprio mentre stiamo scrivendo questo Articolo su un noto sito di annunci c’è in vendita (da qualche mese) la bottiglia del 1962 alla cifra di 2000 euro. Se invece le vuoi acquistare nel normale circuito delle bottiglie Vintage/Collezione non è improbabile trovarle alla metà di quella cifra, infatti noi la scorsa primavera abbiamo preso quella del 1942 in condizione perfette per 600 euro, così come in passato ci è stato proposto tutto il lotto dei 4 millesimi a 1200 euro (tutti e 4). Con gli anni ci siamo resi conto che di queste bottiglie in giro se ne trovano tantissime (sia in Enoteche Specializzate, sia da Privati), probabilmente sono più quelle collezionate che quelle aperte e degustate, tutti chiedono cifre astronomiche, ma se le vuoi vendere davvero devi “abbassare le pretese”. Lo scorso anno Bibenda organizzò una bella Degustazione con del Cioccolato in Abbinamento a questi (ed altri) Calvados ad un “prezzo politico” di appena 10 euro (noi ci iscrivemmo subito ma ci risposero di no, subito anche loro).

MarcelBlin1942MoonImportQuesto Natale grazie all’acquisto di questa bottiglia da parte di una persona curiosa quanto noi di assaggiarla, abbiamo preso l’occasione per aprirla. Marcel Blin 1942.

Il Colore è un Rosso/Mogano con una bellissimità luminosità e brillantezza che ci ricorda i riflessi di certe pietre preziose. Al Naso si presentà con una intensità disarmante (del resto stiamo parlando di un Calvados, probabilmente l’acquavite invecchiata più aromatica che ci sia), ovviamente in primis troviamo la mela, ma poi dietro frutta cotta, marzapane, oli essenziali di fiori, spezie dolci e piccanti. Uno di quei Distillati che quando le versi nel bicchiere tutta la stanza magicamente si riempe dei suoi effluvi. E’ un Calvados che richiede tempo ed infatti con il trascorrere dei minuti continua ad evolvere nel bicchiere. In Bocca la cosa che ci colpisce per primo è la sua “grassezza”, cioè una ricchezza di oli essenziali che avevamo sentiti solo in certi whisky. Di grandissima bevibilità oltre al frutto si sentono molto le spezie piccanti ed il tannino che arriva al punto limite senza mai superarlo. Calvados di gradissima persistenza nel Finale ti lascia una sensazione tannica/astringente anche qui senza mai diventare eccessiva. Che Dire ?? Acquavite veramente particolare, vecchissima ma ti colpisce per la sua totale freschezza, nelle sue componenti principali (tannica, speziata, fruttata, grassa) arriva al punto massimo di sopportabilità senza mai superarlo, il tutto in un continuo e perenne perfetto equilibrio. Ricco & Saporito come pochi la cosa che ci ha colpito di più è questa presenza di oli e grassi (ho anche pensato che da Buoni Normanni Avessero strusciato del Burro nelle doghe delle Botti). La componente aromatica è intensa come poche volte ci era capitato. Sicuramente Diverso dai Calvados di Camut, questo gioca più sulle componenti dure (senza mai esserlo) mentre quelli di Camut ti regalano sensazioni più morbide. Entrambi sono molto vellutati anche se con Finali Diversi. 

Sicuramente è una grande bottiglia, un pezzo di storia per ogni amante di Calvados e/o di Acqueviti in generale.

Siamo molto grati ad Antonino Trimboli del tempo che ci ha dedicato (e di quello che ci dedicherà quando andremo a trovarlo nelle prox settimane). Tra l’altro durante la nostra telefonata abbiamo scoperto che il suo lavoro continua ancora oggi, noi pensavamo che arrivato ad oltre 92 anni fosse ormai in pensione, invece il lavoro di agente & selezionatore è passato nelle mani della figlia e lui continua ancora a scoprire nuove aziende, nel salutarci infatti ha aggiunto “quando viene a trovarci le farò assaggiare un Cognac di una piccola azienda della Grand Champagne assolutamente fantastico”. 

Persona assolutamente vitale e ricco di passione ha contribuito non poco alla storia di molti prodotti provenienti dalla Francia, siano questi Vini della Borgogna, Champagne e/o Distillati. Per certi versi ci ha ricordato il lavoro di Nadi Fiori, anche lui instancabile ricercatore nelle lande scozzesi delle migliori Distillerie e dei migliori Whisky. Due persone che hanno fatto da pionieri in un mondo che stava cambiando sotto i loro passi, dotati di un grande palato che sapeva riconoscere l’eccellenza anche se non c’era nessun cartello che la segnalava. Molti altri sarebbero arrivati dopo, magari seguendono le tracce e battendo gli stessi sentieri che questi signori avevano aperto per primi (Colombo ha tracciato la Rotta ma il Nuovo Continente è stato battezzato sul nome di Amerigo Vespucci), raccogliendo anche meriti non proprio meritati. 

Sarà veramente un piacere incontrarlo !!

Charlie-092

  1. Giulio ha detto:

    Ciao Francesco
    mi fa piacere che ti sia piaciuto , bello ed interessante conoscere nei particolari la storia di questo Calvados (devo confessare un po’ d ‘invidia per tua chiaccherata con Trimboli , personaggi come lui dovrebbero scrivere dei libri ,nulla dovrebbe essere perso della loro vita) grazie per le tue ricerche , fammi sapere se hai novità …
    Saluti Giulio

  2. davide ha detto:

    Incredibile come l’Italia sia piena di questi personaggi. Grazie anche a te Francesco le esperienze di queste persone forse un po’ rimarranno. Ma sarebbe veramente bello cercare di celebrarle di più e poterne fissare i racconti. Pensa anche nel mondo del whisky tra collezionisti, imbottigliatori e esercenti che razza di patrimonio abbiamo. Samaroli ha un libro pronto che ha riscosso più interesse in Giappone e in Germania che in Italia. C’e’ gente che ancora si ostina a parlare male del Web pensa…

  3. roberto Venuta ha detto:

    Fnialmente qualcuno che scrive di Marcel Blin, GRANDI!!

    Considero questa bottiglia (1942) una delle piu’ memorabili mai degustate, infatti riposa (vuota) accanto alla Romanee’ Conti 1990 in cucina (anch’essa vuota..)

    Cerco una bottiglia oramiai da anni, ricordo perfettamente dove l’ho bevuta. Ero a casa di Elisabetta Geppetti (Az Le Pupille) per una visita aziendale. A fine cena mi offri’ l’ultimo goccio rimasto, nem rimaso letteralmente folgorato.Chiesi ed otteni di portare a casa la bottiglia vuota strappandola di mano all’amico Silvano Prompicai.
    Vi sarei grato se mi indicate dove poter cercare quache bottiglia.
    saluti
    Roberto

    • adminspirito ha detto:

      Salve
      Grazie per gli apprezzamenti (nostri e sul Calvados)
      Ne abbiamo ancora 1 bottiglia disponibile.
      Ci contatti pure via mail per maggiori informazioni
      Un Saluto
      Francesco