Torba Vintage degli Anni 60

Posted: 17th novembre 2012 by adminspirito in WHISKY

Salve

Era un pò di tempo che avevamo queste bottiglie in stand-by in attesa di essere degustate. Trovare whisky degli Anni 60 non è difficile, ma trovarne provenienti da distillerie come Ardbeg, PortEllen, Laphroaig (quelle a più alto contenuto di fenoli) invece può diventarlo. Se non proprio difficilissimo, di sicuro abbastanza “dispendioso” dal punto di vista economico. Le 2 bottiglie in questione le avevamo “scovate” in una collezione privata acquistata un paio di anni fa. Le volevamo usare per un Master a Spirit of Scotland e poi è finito che le abbiamo vendute (con il sistema “apri, assaggi & chiudi”) a dei “fanatici degustatori di whisky vintage” francesi amici di Serge Valentin. Noi ci siamo tenuti un copioso flacone per potercelo assaggiare e riassaggiare con tutta calma ed a loro sono andare il resto e le bottiglie.

I whisky in questione sono : Laphroaig 20yo (del 1965) selezionato da Intertrade ed il Port Ellen 15yo (del 1969) di G&M selezionato sempre da Intetrade. Entrambe le bottiglie a gradazione naturale di botte (cask strength). Veramente un bellissimo confronto tra 2 distillerie che poi sono diventate dei “cult” tra quelle a cui piace lavorare di pala per estrerre & infornare torba.

Laphroaig 20yo : Questa è una serie di malti, provenienti dalla distilleria Laphroaig, che Nadi Fiori ha selezionato per conto della sua prima azienda la Intertrade. Ne sono usciti altri di questi Laphroaig, un 15yo e un 19yo che sono stati degustati e recensiti dai vari componenti dei MaltManiacs e a cui Serge Valentin ha dato ben 98 punti (il 19yo) annoverandolo tra i migliori Laphroaig di sempre. Di questo particolare imbottigliamento, Cask Strength a 50,4%,  invece non ve nè traccia da nessuna parte se non nel ricordo del buon Nadi Fiore.

Come sempre ne abbiamo versato un pò nel calice prima di cena e lo abbiamo lasciato coperto (il bicchiere) in sala. Terminato il meritato (si spera) pasto serale entriamo nella stanza e percepiamo distintamente l’aroma di malto. Cosa veramente particolare considerando che il bicchiere era stato ben coperto (delle volte questo effetto non si crea neanche con bicchieri ben pieni, non coperti, e lasciati nella stanza per molte ore). Avvicinamo il nostro “grande naso” al calice ed il primo aroma che percepiamo è cinereo, come quello della cenere del falò di un camino ormai spento da tempo. Ci aspettavamo subito l’attacco di torba, invece no. Seconda immersione con il naso ed ora sentiamo la torba, sempre la cenere di camino, che si evolve e diventa cenere da sigaro, peperoni arrostiti alla brace, pesce affumicato, speak, ecc.. Sempra quasi che la torba sia in secondo piano, oppure che sia solo una delle molte sfaccettature di questo whisky. Oggi siamo abituati, quando degustiamo un malto torbato a percepire distintamente l’aroma e il gusto della “peat” sopra tutto e basta.

E’ il momento di assaggiarlo : Anche qui il primo sapore che sento è come quando fumando un sigaro ti finisce della cenere sulle labbra e ti resta quel sapore sul palato misto a cenere e saliva. Solo che in questo caso oltre alla cenere c’è anche una sensazione “grassa” come dell’olio di oliva extravergine appena “franto”. Forte è anche il sapore di spezie piccanti miste in cui spicca il pepe nero e lo zenzero secco, con un pò di peperoncino. In certi momenti, mentre lo lasci “vorticare” in bocca, ti rendi conto della sua pesantezza e di quanto sia “masticabile”. La degustazione che inizia in modo decisamente secco, non vira più di tanto e poi nel finale ti rimane un retrogusto che rimanda sempre alla cenere ed alle spezie piccanti.

Non abbiamo assaggiato molti Laphroaig degli anni 60, quindi ci mancano i termini di paragone, comunque questa bottiglia ci fa capire che un tempo, dietro la parola “torba” c”era molta più complessità di oggi. Delle note così spiccate e complesse di cenere & affumicato le avevamo riscontrate solo in vecchi Longrow e/o nei PortEllen over 30 dei nostri giorni (ma sempre in maniera molto meno marcata).

Il Laphroaig lasciato nel bicchiere, il giorno dopo non aveva ne cambiato di colore, ne di corpo & struttura. Solo il secondo giorno prendeva quel leggero retrogusto di acido fenico, ma con il colore ancora intatto. Chi ha fatto questi esperimenti con malti dei nostri giorni ha avuto modo di vedere che il giorno dopo il whisky è diventato torbido & nebuloso, mentra al gusto è imbevibile per via dell’acidità.

Port Ellen 15yo (1969) : E’ il momento di questa bottiglia che fu selezionata nel 1985 da Nadi Fiori nei magazzini di Gordon&Macphail e imbottigliato alla gradazione di 64,7% sempre per Intertrade. Bottiglia “mitica”, Serge Valentin lo ha “eletto” miglior Port Ellen di sempre dandogli ben 96 punti.

Al naso la potenza armonica è decisamente superiore, qui poche gocce di whisky nel bicchiere, già mentre le versi, ti saturano l’aria di aromi di malto di Islay. Affumicato, ricco di cenere, ma rispetto al Laphroaig registriamo degli aromi di acetone (corsia d’ospedale), di frutta (perfino tropicale) ed anche una “virata” verso le spezie dolci come la cannella. Ma quello che più colpisce come già detto è la “potenza del bouquet” che lo si potrebbe degustare e valutare (al naso) lasciando il calice sul tavolo e rimando seduti in poltrona. Al palato ci appare subito più “morbido” rispetto al suo predecessore, sicuramente lo spezie dolci e la frutta lo hanno “leggermente addomesticato”. Malgrado la sua alta gradazione lo si beve che è un piacere. Infatti quando un whisky è veramente “equilibrato” risulta bevibile anche ad alte gradazioni. Ci aggiungiamo 2 gocce d’acqua e sulle prime non lo notiamo “aprirsi maggiormente”, mentre invece al gusto ci sembra perdere un pò di corpo e “spegnersi”. Il finale è veramente lunghissimo ed il retrogusto che ti lascia in bocca è piacevolmente morbido & fruttato, il tutto avvolto in fuoco ormai spento !

Anche il Port Ellen lasciato per 2 giorni nel calice, non ha dato particolari segni di “sfaldamento”, sia nel colore, nell’aroma (qui appena un pò) e nel gusto. Viene da chiedersi il perchè i whisky di oggi non reggono neanche 12 ore, prima di impudridirsi e diventare acidi.

Che cosa dire delle 2 bottiglie ?? Non era certo una gara, ma così, a impatto ci è piaciuto di più il Port Ellen rispetto al Laphroaig.

Sicuramente una bella esperienza per qualunque appassionato di whisky, poter degustare 2 bottiglie di questa tipologia. Del Laphroaig ci resterà impresso il suo profilo affumicato, il suo gusto cenere e la complessità della torba che sapeva esprimere. Del Port Ellen invece la sua eleganza e la sua morbidezza (in fondo era un malto di 15 anni) che ad una attenta analisi risulta diversa dalla morbidezza dei malti odierni. Un tempo la morbidezza veniva raggiunta attraverso il processo di maltazione, in pratica era il “dolce” del cereale che usciva fuori e lasciava la sua impronta, contribuendo non poco anche alla complessità. La morbidezza che hanno certi whisky moderni invece è tutto frutto dell’invecchiamento in botte, usando delle volte del rovere trattato in modo che possa “tirare fuori” sempre più sostanze “dolci” come ad esempio la “vanigliina”, oppure anche grazie al contenuto della botte, come ad esempio gli sherry “dolci” o simili. In questo modo si raggiunge sempre un certo livello di morbidezza, ma però si perde un pò di complessità gusto olfattiva.

Stiamo dissertando, non vi preoccupate troppo èh !!

Comunque, vecchio o nuovo prodotto che sia, esperti o non esperti che possiate essere, ricordatevi sempre che il vostro istinto da solo è in gradi di mettervi sempre sulla buona strada. Non c’è bisogno di stare ad elencare tutti gli aromi e/o i sapori che potete trovare in un bicchiere, per sapere se vi trovate davanti ad un gran prodotto. La potenza espressiva è già di per se un gran segnale. Se quando ve ne versate un bicchiere, vi rendete conto che il suo aroma pervade e si diffonde in tutta la stanza, allora potete stare certi che avete trovato qualcosa di notevole. Se invece vi ritrovate a “stare sopra” il calice con le narici dilatate, nel vano tentativo di percepire qualcosa e le sue differenze, beh allora…………….. !!

Saluti