La Signora dei Rhum Agricol

Posted: 2nd agosto 2013 by adminspirito in RUM
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Salve

Tutte le volte che ci capita di assaggiare uno dei vecchi Rum selezionati personalmente dalla “Signora degli Agricol”, alias Mad. Chantal Comte, rimaniamo sempre stupefatti.

ccMad. Chantal Comte dal 1955 è proprietaria di una bellissima azienda, Chateau de la Tuilerie sita nella valle del Rodano, dove produce degli ottimi vini da tutti riconosciuti come i migliori della zona, in cui spicca il Syrah come vitigno principe. Pur non essendo una delle zone più blasonate di Francia come Terroirs (ma solo perchè deve competere con Bordeaux, Borgogna, Champagne, ecc..) negli anni si è saputo distinguere come una una delle migliori aziende del Sud del paese. Non sappiamo quando sia nata in lei questa passione per il mondo del Rum, fatto sta che da cittadina Francese gli è venuto naturale iniziare a conoscere meglio questo prodotto partendo dalla Martinica, la patria del Rhum Agricol. La bottiglia più vecchia che ci sia mai capitato di vedere, uscita per la sua storica etichetta, è datata 1975 ma molto probabilmente deve aver cominciato dagli Anni 60 a girovagare per le cantine della distillerie più blasonate della Martinica.

Portato avanti come un hobby, piuttosto che come operazione commerciale, Mad. Chantal Comte si divertiva a visitare le distillerie della Martinica, ne assaggiava i Rhum spillandoli direttamente dalle botti e quando si rendeva conto di avere davanti dei fusti di grande qualità li acquistava e li faceva imbottigliare per la propria etichetta. Ne più e ne meno quello che facevano i vari Samaroli e/o Nadi Fiori negli stessi anni in Scozia, solo che il suo “terreno di caccia” erano le isole dei Caraibi. A giudicare dai suoi vecchi imbottigliamenti le sue distillerie preferite erano la Trois Rivieres e la DePaz, di cui quest’ultima è l’unica che è stata ricostruita sulle pendici della Montagne Pelè (un Vulcano) dopo la Tremenda Eruzione nel 1902 che rase al suolo la Capitale St. Pierre (30.000 morti) e distrusse tutte le piantagioni di Canna con Annessi Zuccherifici/Distillerie. Le pendici della Montagne Pelè sono da sempre riconosciute come uno dei migliori Terroirs di tutti i Caraibi per la coltivazione di Canna da Zucchero per la Distillazione in quanto il terreno lavico gli conferisce mineralità, bouquet e sapore come nessun altro. Purtroppo dopo l’eruzione già citata tutte le aziende ricostruite si spostarono a distanza di sicurezza da “possibili capricci” del Vulcano Pelè e soltanto la Depaz ebbe il coraggio di ricostruire le sue piantagioni sulle sue pendici.

Non a caso l’etichetta storica di Chantal Comte è : “Grand Hors Age de la Montagne Pelè“, un Rhum che di solito aveva 14/15 anni di invecchiamento cc1 ed in alcuni casi era anche millesimato (cioè riportava in etichetta l’anno di distillazione). Mad. Chantal Comte è sempre stata così affezionata a questa sua prima etichetta che sono ormai quasi 10 anni che non fa uscire una nuova versione perchè ritiene di non aver trovato dei Rhum che ne siano all’altezza. L’ultima uscita porta ancora sul collo la striscia del dazio doganale bi-colore, uscita fino ai primi anni 2000 ed è un imbottigliamento fatto alla Distilleria Depaz con 15 anni di invecchiamento. In giro è probabile ancora trovarne qualche bottiglia in vendita, sugli scaffali di una buona enoteca, noi ci siamo accaparrati dal suo vecchio importatore le ultime bottiglie rimaste ed infatti l’altra sera ne abbiamo aperta una. Il Rhum in questione è come abbiamo detto una selezione effettuata da Chantal Comte nelle cantine della Distilleria Depaz, imbottigliato a 45% nei primi anni 2000 all’età di 15 anni deve essere stato distillato a metà degli Anni 80. Il collare sopra l’etichetta porta la menzione di Grand Hors Age (lungo invecchiamento) e l’etichetta recita Rhum de la Montagne Pelè.

Il colore è un bronzeo con leggere sfumatore granate ed al naso si presenta in sordina con gli aromi che escono in maniera delicata ma molto molto decisa. Si parte dalla frutta (secca & fresca), le spezie, il legno il tutto racchiuso in un bouquet di rara eleganza. Piano piano incomincia ad aumentare d’intensità ed alla fine è una esplosione di aromi di grande complessità. Anche in bocca ha un attacco timido, prima si sente il tannino del legno, poi le spezie ed infine incomincia con una serie di note minerali che spaziano dal sapido al dolce, cambiando ed evolvendo di continuo. Ad ogni sorso sembra di bere un Rhum diverso, eppure goccio dopo goccio, quasi in maniera naturale il tuo palato si rende conto da solo che è solo l’evoluzione del gusto di questo fantastico rhum. Se vi siete mai chiesti cosa potesse essere la “complessità” di un Rhum quando lo si degusta ebbene questa bottiglia ve lo spiega in 4 sorsate. Alla fine, dopo un girovagare da un gusto all’altro il sapore si assesta e la degustazione procede su una sensazione morbida, data dal dolce della canna, intervallata di tanto in tanto da un tocco di mineralità. Il tannino delle botti, della volte troppo presente negli Agricol di lungo invecchiamento qui è appena percepibile e si limita a contribuire al sapore di questo rhum senza mai prevalere. Il finale e la persistenza in bocca è veramente lunga ed appagante.

Cosa dire !?! Sarei tentato di affermare che è il miglior Rhum Agricol che abbia mai degustato, ma mi limiterò a dire che è uno di questi, nella speranza che il migliore debba ancora arrivare. Fantastico nell’aroma che si trasforma in una vera sinfonia ed eccezionale nel gusto. Il Rhum Perfetto ???

Degustando questo Rhum si capisce il perchè dell’alto standard qualitativo che si è imposta Chantal Comte tanto da non far più uscire questa etichetta da 10 anni. In una rara intervista che ci è capitato di leggere si lamentava del fatto che ormai in martinica faceva sempre più fatica a ritrovare dei Rhum di altissima qualità e per questo era preoccupata. Negli ultimi anni ha creato delle nuove etiche come la non recente “L’ Arbre du Voyageur VSOP” dedicata ai Rhum più giovani di 6/7 anni di invecchiamento e in sostituzione del Gran Hors Age ha ideato “La Tour de L’Or”, confezionata in una graziosa scatola di legno, che raccoglieva rhum a gradazione piena tra gli 8/9 anni di età. Le ultime distillerie dove ha selezionato le botti per i suoi imbottigliamenti sono state la St. Etienne e La Favorite.

Purtroppo abbiamo il timore che questi saranno i suoi ultimi imbottigliamenti in quanto Mad. Chantal Comte ha ormai raggiunto un età che non le rende certo agevole le lunghe trasferte in Martinica per selezionare le botti di Rhum (ho il sospetto infatti che l’ultimo imbottigliamento de La Tour de L’Or, non proprio eccelso, lo abbia scelto facendosi mandare i campioni in Francia) così come siamo convinti che difficilmente vedremo più la sua storica etichetta del Rhum de la Montagne Pelè. Ci consola solo il fatto che dopo la nostra visita l’altra settimana nei magazzini della Sarzi Amadè ci siamo presi le ultime bottiglie rimaste (2 casse in tutto) e per un pò non ne sentiremo la nostalgia.

Da parte nostra ci stiamo impegnando a cercare di Convincere Mad. Chantal Comte a venire a Roma di persona per l’edizione del Rum Festival. Ci piacerebbe organizzare una bella Degustazione Guidata con alcune sue bottiglie storiche tra cui anche dei vecchi Rhum degli Anni 70 usciti con l’ etichetta “Grand Ors Age de la Montagne Pelè” di cui abbiamo tanto parlato. Comunque vada sarebbe un bellissimo incontro perchè lei è in grado di raccontare il mondo del Rhum Agricol come nessun altro.

Intanto se voi trovate qualche bottiglia dei Vecchi Rhum di Chantal Comte in qualche enoteca non lasciatevi sfuggire. Un lettore di questo spazio il mese scorso ha trovato addirittura una Edizione del 1977 per la Montagne Pelè che giaceva invenduta sugli scaffali dai tempi delle lire (gran cul.. davvero !!).