Pure Single Rum

Posted: 8th maggio 2013 by adminspirito in RUM
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Salve

Ieri sera abbiamo assaggiato 2 Demerara Rum della Selezione di Luca Gargano, uno dei primi Italiani a scommetere sull’universo Rum qui in Europa. Agli esordi di questa avventura, come tutti gli importatori si era rivolto al mercato Anglosassone per acquistare le sue botti preferite di Demerara Enmore o Port Mourant, di Barbados West Indies e di Jamaica Monymusk, ma dopo poco tempo aveva iniziato a indirizzare il suo sguardo direttamente ai Caraibi. Non conosciamo bene Luca Gargano, lo abbiamo incontrato una volta alla sede della VELIER a Genova e abbiamo partecipato a 2/3 di alcuni sue degustazioni, ma ci siamo fatti l’idea che il suo carattere “estroso” (le sue degustazioni possono diventare dei vari Appening)  poco si confaceva al freddo “clima scozzese”, quindi se proprio dovevamo “parlare di Rum” molto meglio andare a cercarlo nel suo luogo di origine, fatto di ben altri colori, odori, suoni. kategoriebildrum-315772

Dalla Martinica riporta in Italia le Ultime Bottiglie di Rhum St. James del 1885 oltre alla serie dei vecchi millesimati della Habitation Bally (dagli anni 20 in poi). A Trinidad scopre le vecchie Riserve abbandonate della distilleria Caroni mentre a Georgetow in Guyana diventa probabilmente l’unico Euroeo a potersi scegliere le botti di Rum direttamente dagli immensi magazzini della Demerara Distiller che conta un patrimonio di oltre 20.000 botti. In lui si fa strada la convinzione che il vero & autentico Rum sia quello che viene distillato, invecchiato ed imbottigliato direttamente nello stesso luogo, infatti conia il termine “Pure Single Rum” (ispirandosi al mondo del SingleMalt Scozzese) riferito proprio a questa tipologia di prodotti. Si reca in tutti i maggiori paesi che producono Rum, visita le distillerie, sempre alla ricerca di prodotti dall’indubbio fascino qualitatitivo e alla fine decide di diventare lui stesso produttore di Rum e con Vittorio Capovilla inizia a distillare il succo vergine della canna sulla piccola isola di Marie Galante. 161_Blairmont_1982

Fino a 10 anni prima tutto il mondo del Rum dei vari selezionatori ed imbottigliatori indipendenti (SilverSeal, MoonImport, Rum Nation, Cadheneads, Samaroli, ecc..) aveva acquistato le proprie riserve direttamente in Scozia, dove erano arrivate immediatamente dopo la loro distillazione e qui avevano trascorso gli anni dell’invecchiamento. C’era la convinzione che il clima Fresco/umido della Scozia offrisse migliori caratteristiche di quello caraibico e che l’invecchiamento nelle cantine scozzesi fosse più “delicato” permettendo un maggior sviluppo della componente aromatica & armonica. Effettivamente l’invecchiamento ai Caraibi rende difficili le lunghe maturazioni in quando dopo 15 anni rischi di ritrovare la botte praticamente vuota, allora nelle distillerie c’è l’uso di “rabboccare” di continuo le botti, prendendo lo stesso rum distillato nel medesimo lotto. In pratica una botte di Rum invecchiato per 25 anni ai Caraibi molto probabilmente è il “risultato finale” di almeno una 10ina di botti concentrate assieme. Dopo un lungo tempo di maturazione ai caraibi si possono scoprire dei Rum veramente intensi per quanto riguarda l’aroma e il sapore mentre la loro evoluzione nel bicchiere può risultare veramente infinita. Normalmente questi Rum venivano utilizzati come “Rum da Taglio” per dare corpo & potenza ad assemblaggi con Rum più giovani, e proprio per questa loro “estrema concentrazione” corrono il rischio di risultare un pò “squilibrati”. Ma a scendere in cantina e ad avere il privilegio & il tempo di poterli assaggiare uno per uno potete stare sicuri che si finisce per trovare dei veri e propri tesori.

Insomma c’è chi Ritiene che i Rum Maturati in Scozia siano più fini & eleganti e chi invece sostiene che quelli maturati ai Caraibi siano gli autentici Rum e che non abbiano rivali. Come spesso succede quando ci troviamo davanti a “2 scuole di pensiero” finisce che hanno ragione entrambi. Infatti a noi ci è capitato di assaggiare dei Demerara, Barbados, Jamaica invecchiati in Scozia assolutamente divini, così come alcuni che non ci sono piaciuti, stessa sorte è toccata a dei Rum provenienti direttamente dai paesi di Origine.

Ieri sera abbiamo assaggiato 2 Demerara della selezione Velier, invecchiati interamente a Georgetow in Guyana e imbottigliati alla gradazione Naturale di Botte:

Blairmont 1982 a 60,4% : Questo Rum è stato distillato con uno degli ultimi alambicchi a collana di tipo Savalle ancora in funzione ed ha circa 27 anni di invecchiamento. Al naso si sentono sia note speziate piccanti che dolci, come un alternanza tra pepe e vaniglia. Buona intensità. In bocca risulta ne troppo morbido ne troppo tannico, un Rum gradevole anche se non ci entusisma troppo per la propria intensità aromatica. Stile Demerara perfettamente riconoscibile e perfetto per accompagnare la fumata di un buon sigaro. Buona persitenza.

uf30e-1985-very-old-demeraraUF30E 1985 a 60,7% : Il nome di questo Rum potrebbe sembrare uno scioglilingua in realtà la spiegazione è presto detta : questa è una delle rarissime distillazioni monovarietali in purezza che siano state realizzate in Guyana in quanto è stato prodotto con una unica varietà di canna da zucchero proviente da un unico campo di coltivazione nominato per l’appunto 30 Est. Il rum è stato distillato con le tecniche della Distilleria Uitvulugt ormai trasferita alla Demerara Distiller. Tanto per riallacirarci al discorso fatto sull’invecchiamento in loco al caldo clima dei Caraibi al momento della distillazione erano stati prodotti ben 27 barili che di anno in anno, di rabbocco in rabbocco hanno prodotto 3 sole botti utilizzate entrambe per assemblare questo rum imbottigliato a gradazione naturale. Il suo bouquet non è esplosivo solo perchè ha bisogno di tempo per espimersi ma si sente subito che è molto complesso e di grande equilibrio. Frutta secca, candita, cotta, tabacco, legno, spezie, il tutto senza che nessuna famiglia predomini sull’altra. In bocca è altrettanto avvincente, si sente il peso degli anni ma al tempo stesso risulta ancora vivace & fresco. Il tannino è molto presente, sicuramente più del precedente, ma non eccede mai. Si potrebbe stare tutta una sera con questo bicchiere in mano e ora dopo ora avrebbe sempre qualcosa da dire. Finale lungo e ottima persistenza veramente una gran bella bevuta.

Questi tipo di rum sono frutto di tante botti che, dopo un lungo invecchiamento, finiscono per produrre pochi litri di distillato con la caratteristica di risultare molto concentrato. Hanno bisogno di tempo e di una lunga degustazione, sono come dei tesori nascosti e non bisogna mai avere fretta perchè le sensazioni che ti regalano sono impagabili. Tra le offerte di Rum del mercato degli imbottigliatori indipendenti probabilmente questi invecchiati in loco sono meno del 10% in quanto le aziende che si recano fino ai Caraibi per acquistare le loro botti di Rum sono veramente pochissime (ma fortuna che ci sono).

Forse con il tempo verremo a capo di questa diatriba sui Rum migliori : quelli invecchiati ai Caraibi o quelli invecchiati in Scozia. Il nostro suggerimento è quello di provarli entrambi, così ognuno di voi avrà modo di farsi la propria idea in materia.

 

LE GRANDI CANTINE DELLA DEMERARA DISTILLER COSTUDISCONO UN PATRIMONIO DI OLTRE 20.000 BOTTI

 

  1. marco ha detto:

    ..pienamente d’accordo con il vostro pensiero.. l’unica verità è data dal bicchiere che sia invecchiato al caldo oppure al freddo conta quello che ti racconta mentre si apre..non vedo l’ora di assaggiarlo uf30e!!!