Le News di Habitation Velier

Posted: 3rd agosto 2017 by adminspirito in RUM
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Salve

Abbiamo aspettato qualche giorno prima di scrivere le nostre opinioni in merito ai nuovi imbottigliamenti di “Casa Velier”, volevamo assaggiarli & riassaggiarli, per meglio confrontarci con noi stessi e le nostre aspettative.

Non abbiamo preso i 2 nuovi Rum Bianchi (entrambi della Jamaicana WPE), non siamo mai stati troppo affascinati dal Rum Bianco a parte alcune eccezioni. E’ davvero un grandissimo piacere togliersi la soddisfazione di degustare un PortMorant o altro Demerara “Bianco” (così come eravamo entusiasti di provare un SingleMalt Bianco), sentire com’è appena esce dall’alambicco, senza l’influenza del legno, ma una volta fatto questo esperimento/esperienza preferiamo continuare a seguire con la dovuta attenzione i Rum Invecchiati.

Da quando avevamo saputo dell’acquisto da parte della Velier di uno stock di botti della Mount Gay Distillery eravamo davvero curiosi di poterlo assaggiare. Trattasi in verità delle botti destinate alla produzione del Mount Gilboa non più utilizzabili per quello scopo in quanto l’etichetta in questione è finita fuori produzione. Quindi un Rum distillato insolitamente 3 volte con gli antichi alambicchi Pot Still ancora patrimonio della vecchia distilleria di Barbados. Il Rum in questione è stato chiamato Last Ward in onore all’ultimo proprietario della MountGay che aveva ideato e progettato il Mount Gilboa Triple Distillation in onore della vecchia scuola di Barbados. Quindi appena uscito ne abbiamo subito ordinato qualche bottiglia per poterlo testare:

Last Ward 2007, Barbados: Appena aperta la bottiglia e versato nel bicchiere siamo stati investiti da una ondata di aromi davvero insolita per un rum di Barbados. Sull’isola sono rimaste pochissime distillerie in attività ma se assaggiamo i rum prodotti con i loro antichi alambicchi è possibile entrare in un mondo davvero unico, per differenze e stili di gusto. Questo LastWard al Naso sembra un perfetto mix tra Jamaica & Barbados. I classici aromi floreali/fruttati di Barbados sono accompagnati da note “più sporche”, dense, oleose, che ci ricordano di più lo stile jamaicano (si, ci siamo……Fantastico). La complessità del rum è davvero notevole ed anche l’equilibrio ci appare abbastanza armonico tutto sommato. E’ il momento clou dell’assaggio!! In Bocca il Rum ha un attacco caldo, deciso, saporito, molti degli aromi sentiti prima li ritroviamo in bocca. Fruttato, Speziato (spezie piccanti), Ricco & Saporito. Qui però dobbiamo ammettere che l’equilibrio non è all’altezza del naso. Il Rum in alcune fasi è decisamente troppo asciutto, le note speziate piccanti prendono il sopravvento (forse proprio per via dell’eccessiva secchezza) e rendono la degustazione poco appagante soprattutto nel Finale dove il rum non evolve e rimane sempre asciutto. Che Dire ?!? Dobbiamo ammettere che le aspettative per questo imbottigliamento da parte nostra erano davvero altissime (speravamo in un piccolo capolavoro, del resto siamo sempre stati grandi fans del Mount Gilboa) e la delusione è andata di pari passo (grandi aspettative, grande delusione). Badate bene il rum non presenta nessun difetto ed è veramente ottimo, ricco e complesso, solo che in bocca ci aspettavamo molto di più. E’ come se fossero completamente assenti le note grasse/oleose che avevamo sentito al naso e per questo motivo la degustazione vira inesorabilmente su un sentiero troppo asciutto per i nostri gusti. Forse la cosa è da imputare al tipo di botti utilizzate per l’invecchiamento che dovevano essere un pò troppo “povere” (ma questa è solo una banale teoria non suffragata da riscontri reali). Sappiamo che nel lotto c’erano anche botti di altro tipo (ex-Brandy ad esempio) e siamo davvero curiosi di assaggiare come sarà lo stesso rum invecchiato in questo altro tipo di botti.

Forsyths WPM 2006, Jamaica : L’altro imbottigliamento è un Rum della Worty Park Distillery un pò atipico per lo stile della distilleria jamaicana. La WPD produce del rum ad una concentrazione di esteri abbastanza modesta (tipo la MonyMusk tanto cara alla MoonImport), ma in questo caso trattasi di un lotto di botti con dentro del rum con una presenza di esteri superiore ai 200g/l. Personalmente se dobbiamo degustare un rum jamaicano noi preferiamo proprio quelli senza una eccessiva presenza di esteri (infatti quando gli unici rum reperibili erano quelli dei vari Indipendent Bottler noi preferivamo proprio il Monymusk, ma qui si parla di gusti personali, non è una distinzione qualitativa). I rum della Jamaica con una presenza di esteri “normale” (o nella media) ci sembra godano di maggior equilibrio, almeno durante una normale degustazione serale in compagnia di amici e/o di un buon sigaro. Sicuramente i Rum di Hampden ad alta concentrazione di esteri (la distilleria di rum Jamaicano che produce alla più alta concentrazione di esteri, probabilmente la più tradizionale tra quelle rimaste in attività) raggiungono delle vette aromatiche davvero incredibili ma noi non siamo mai stati di quelli a cui piace “fare i fighi”  (“cavoli sto rum nel bicchiere… c’è dentro 400/500 g/l di esteri…. minchia”  siamo abbastanza “atipici” anche noi tutto sommato). Il Colore è di un oro maturo, del resto stiamo parlando di un 11yo invecchiato in Jamaica. Al Naso si presenta intenso ed equilibrato, profumato e gradevole. In Bocca rispecchia perfettamente quello che abbiamo avvertito al naso, godibilissimo ed equilibrato. L’unica piccola pecca (ma stiamo parlando del classico “pelo nell’uovo”) la possiamo trovare nel Finale in quanto ci sembra che il palato si asciughi troppo velocemente lasciando una sensazione secca/asciutta di persistenza, tutto sommato non proprio gradevole. Che Dire ?!? La concentrazione di esteri superiore alla media non stravolge minimamente lo stile della distilleria e resta uno dei Jamaica Rum più godibili in fase degustativa.

Hampden LROK 2010, Jamaica : altro rum della Jamaica, il Terzo della serie Habitation Velier dedicato alla distilleria Hampden (tra quelli invecchiati). Qui ci fermiamo perchè non lo abbiamo ancora assaggiato.

Ricordiamo che tutti e 3 i rum sono in vendita con un Sampler del medesimo rum in Omaggio (Bottiglia + Sampler). Contatteci per Maggiori Info.

  1. Giulio ha detto:

    Ciao Francesco
    per una volta mi permetto di dissentire ,premetto un parere del tutto personale
    ho assaggiato il Last Ward in tre occasioni differenti : una prima volta a Milano qualche mese fa e poi a casa con amici in un paio di sere diverse risultato : una delle cose più buone che mi siano capitate unltimamente per non parlare del prezzo del tutto accessibile visto quello che passa il mercato mi spiace per la tua delusione
    Un saluto

  2. adminspirito ha detto:

    Ciao Giulio
    Con quiz o no, sei sempre il primo a rispondere…. troppo veloce davvero….

    Probabilmente non mi sono spiegato bene e ripeto quello che ho scritto sopra “Badate bene il rum non presenta nessun difetto ed è veramente ottimo, ricco e complesso, solo che in bocca ci aspettavamo molto di più”.
    Probabilmente noi speravamo in qualcosa di eccezionale e siamo rimasti delusi quando abbiamo trovato qualcosa di normale.
    Poi va da se che ognuno ha i suoi gusti e aprezza una cosa piuttosto che un altra (come diciamo sempre “i Gusti Sono Insindacabili”)
    Concordiamo sul prezzo della serie HV che ci sembra davvero ottimo.

    Comunque ti ringraziamo per questo tuo intervento, è sempre piacevole e interessante un confronto su questi temi (ultimamente si parla sempre meno delle impressioni/qualità e sempre di più di prezzo/costi/ecc…).

    Un saluto
    Francesco

  3. Cookie_Monster ha detto:

    Arrivo in ritardo, ma ho visto che il Mount Gilboa invecchiato in ex-Brandy uscirà come imbottigliamento per l’anniversario della Velier nelle loro classiche bottiglie e non nella linea habitation..staremo a vedere.

    • adminspirito ha detto:

      Esatto, lo avevamo notato nel cartellone degli Imbottigliamenti per il 70° Anniversario alla loro festa a Milano.
      Anche questo mi ha fatto pensare che quelle botti devono essere di un livello superiore
      Francesco

  4. Paolo ha detto:

    Ciao, ma poi l’Hampden LROK 2010 l’avete assaggiato?

    Paolo

    • adminspirito ha detto:

      Ciao Paolo
      Certamente e lo abbiamo trovato davvero molto interessante. C’è chi dice che è il migliore tra i 3 Hampden usciti in questa serie. In linea di massima potremmo anche essere d’accordo in quanto le differenze qualitative tra i vari imbottigliamenti sono minime, diciamo che per orientarsi verso uno o l’altro probabilmente diventano determinanti i gusti personali.
      Un saluto
      Francesco