In Ricordo di Silvano….

Posted: 18th febbraio 2017 by adminspirito in VARIE

Di solito quando una persona viene a mancare, nel tentativo di tracciarne un ricordo, se ne ripercorrono le tappe fondamentali della sua vita, i successi e le cose positive che è stato in grado di costruire, convinti che solo queste cose siano in grado di darne una forte identità. Invece noi oggi vogliamo raccontare solo dell’Inizio (quando ci siamo conosciuti) e di quello che abbiamo visto l’ultima volta che abbiamo incontrato Silvano nella sua Brescia in un caldo pomeriggio d’estate.

La nostra passione per il Whisky nasce verso la fine degli anni90 e con l’acquisto di un PC (eravamo poco al passo dei tempi) iniziamo a documentarci in rete. Ogni tanto ci capitava anche di scrivere a questa o a quella persona, per fare delle domande, per discutere, per confrontarci (anche se in verità molte delle persone “celebri” che contattavamo non si prendevano mai neanche il disturbo di rispondere). Un giorno, dopo aver acquistato e degustato un NoAge decidiamo di scrivere a Silvano Samaroli per fargli qualche ulteriore domanda su questo prodotto. Nel giro di 48 ore arriva la sua risposta, ricca, non banale a cui ci chiedeva di dar seguito a quella prima mail invitandoci ad illustrare le nostre opinioni in merito al prodotto. Dopo un breve scambio di mail., non sappiamo bene per quale motivo, ci invita ad andare a trovarlo a casa sua perché ci voleva conoscere (Lui voleva conoscere noi !?!). Passammo un bellissimo pomeriggio nel suo studio e da quel giorno saremmo diventati buoni amici.

2 Tazze di caffè che appena riuscivano a trovare spazio su un tavolino pieno di fogli e cartelline che illustrano i progetti a cui stava lavorando, la copertina del suo libro, il progetto della nuova bottiglia appena fatta realizzare (sul modello delle vecchie bottiglie del 700) e i campioni di Whisky presi dalle botti che stava selezionando. Ce li faceva vedere, annusare, degustare e poi restava in silenzio in attesa della nostra opinione in merito, quasi come se fosse davvero importante per lui. E dietro a tutto questo parlare, nascosti dal fumo acre di un avana, c’erano i suoi occhi, luminosi e vivi, pieni di energia, attenti a cogliere ogni sfumatura dei nostri discorsi. Era impossibile non cogliere nei suoi gesti l’entusiasmo che provava per questo nuovo progetto, la sua voglia innata di continuare a lavorare in questo settore che tanto amava a cui tanto si sentiva di dovere.

Quando eravamo nel viaggio di ritorno verso casa ci chiedevamo come mai, una persona come Silvano Samaroli, che aveva contribuito a scrivere la storia del whisky per oltre un trentennio, avesse ancora voglia di seguire con tanto entusiasmo questo mondo che negli ultimi anni aveva subito delle trasformazioni davvero radicali, lui che aveva respirato l’aria pura delle Higlands quando ancora la Distillerie erano a conduzione familiare e i camini a pagoda fumavano per l’orzo steso ad asciugare sul pavimento. Ma Silvano Samaroli era proprio questo, una persona colma di passione che ancora oggi, malgrado la sua età e la sua grande esperienza voleva continuare a capire per poter creare, sperimentare, condividere le proprie intuizioni, con una energia tale che era impossibile non finire per contagiare chi gli stava davanti. Non importava se il mondo andava in tutt’altra direzione, lui seguiva il suo istinto in maniera completamente naturale, così come fanno i Salmoni quando risalgono la corrente. Una persona che forse, vista da fuori, aveva più l’animo dell’artista che dell’imprenditore, e probabilmente, anche noi da oggi, dovremmo iniziare a considerare il suo lavoro in questo modo e, così come un artista viene ricordato per le sue opere, anche per il lavoro di Silvano Samaroli dovrebbe essere la stessa cosa. In fondo nessuno potrà negare che molti dei suoi imbottigliamenti sono stati delle vere e proprie opere d’arte!!

SAM48