Salve

Ieri sono passati da noi un gruppo di persone che iniziano ad appassionarsi al mondo del Rum, volevano acquistare una bottiglia per la Cena, ci hanno fatto qualche domanda e ancora una volta ci siamo resi conto che certi “luoghi comuni” creati da alcuni grossi marchi per “intortare/confondere” il consumatore sono sempre duri a morire.

Tornati a casa ci siamo addormentati mentre riflettevamo proprio su questi argomenti e probabilmente influenzati dagli stessi pensieri abbiamo iniziato a Sognare:

Ci trovavamo in una Sala Gongressi di un Albergo, eravamo li in veste di giornalisti ed eravamo stati invitati per assistere ad un Convegno a cui partecipavano alcune Distillerie di Rum riunitesi per Discutere di un Disciplinare che mettesse al centro la corretta informazione per il Consumatore e la salvaguardia della qualità e dei processi produttivi Tradizionali. Erano Distillerie molto diverse tra loro ed operavano con metodologie diverse ma volevano riuscire a dare le corrette informazioni per il consumatore in modo che questi potesse, in tutta autonomia, orientarsi tra i tanti prodotti presenti sul mercato e scegliere quello a lui più congeniale.

Non Ricordiamo bene (era pur sempre un sogno) ma ci pare che i presenti fossero :

  • Una Distilleria della Jamaica
  • Una Distilleria di Barbados
  • Una Distilleria della Martinica
  • Una Distilleria della Guadalupe o Marie Galante
  • Una Distilleria di ….. non ricordiamo bene…

Il Convegno era stato promossoo da una Azienda di Commercianti di Rum (di cui anche in questo caso proprio non riusciamo a ricordiarci il nome) che aveva voluto riunire quelle che riteneva le realtà più sensibili al tema della qualità e della salvaguardia dell’identità tradizionale. Non era la prima volta che assistevamo a qualcosa del genere, in passato avevamo visto organizzare qualcosa di simile da un gruppo di 4/5 Distillerie del mondo dell’Armagnac in Francia. Queste avevano creato un Disciplinare per la produzione e la salvaguardia dell’Armagnac Tradzionale” (chiunque vi poteva aderire purchè rispettasse i paramentri del disciplinare)

Sul palco si alternavamo Distillatori che raccontavano le proprie esperienze, agricoltori/coltivatori di canna che ci parlavano dei vari requisiti di questa o quella canna da zucchero  e dopo 2 giorni di confronti e discussioni finalmente si arrivò a una sintesi (con grande impegno da parte delle persone che avevano organizzato il Convegno). Pur nelle rispettive diversità si era deciso di lavorare su 2 livelli :

  • Il primo, più semplice, per creare una etichetta in grado di fornire al consumatore le corrette informazioni su cosa era stato utilizzato per produrre quella determinata bottiglia.
  • Il secondo invece mirava a gettare le basi di un “Processo Produttivo” che partisse dalla classificazioni delle varie varietà di canna da zucchero, la scelta dei lieviti per la fermentazione, la sua durata, l’impianto di distillazione e le varie tipologie di botti ed invecchiamento.

Nel Primo caso era stato deciso quello che doveva essere dichiarato in etichetta :

  • L’età riportata in etichetta si doveva riferire all’età del Distillato più giovane presente (come avviene per il SingleMalt). Era permesso, se voluto, raccontare anche le età degli altri Distillati e le percentuali che componevano la miscela.
  • Si doveva specificare con quale tipo di impianto era stata effettuata la Distillazione. Era facoltativo spiegare a quale gradazione il Distillato era uscito dall’alambicco. Ed era facoltativo raccontare in quali tipo di botti era avvenuto l’invecchiamento (cosa avevano contenuto e se erano “nuove” o di 2°/3° passaggio). Si doveva specificare se l’invecchiamento era avvenuto in loco oppure in Europa.
  • Si doveva scrivere se erano state aggiunte altre sostanze, come ad esempio Caramello per colorare, zucchero per dolcificare, glicerina, vaniglina, tannino, ecc… (tutte sostanze che spesso si trovano in molte delle marche più note di Rum). Non era possibile aggiungere nessuna sostanza extra senza riportarlo in etichetta.

Nel Secondo caso invece si era voluto lavorare per creare una Carta dei Processi produttivi qualitativi & tradizionali. Qui le cose si complicavano un pò perchè spesso c’erano sostanziali differenze tra una realtà ed un altra quindi si decise di inziare ad un lavoro di raccolta dati per approfondire:

  • Quali Varietà di Canna da Zucchero potessero essere inserite nel Disciplinare
  • Quali percentuali di Zucchero dovessero contenere (minimo-massimo) le melasse utilizzate per la Distillazione di Rum (per valutare la qualità della melassa)
  • Quali Lieviti potevano essere utilizzati per le Fermentazioni
  • Durata (minimo-massimo) delle Fermentazioni
  • Quali impianti di Distillazione potessero essere utilizzati per la produzione delle varie tipologie di Rum
  • A quale gradazione (minimo-massimo) dovesse uscire il Distillato dagli impianti di Distillazione
  • Quanto tempo (minimo-massimo) il distillato doveva “riposare” prima di essere imbottigliato e a quale gradazione (minimo-massimo) il distillato dovesse essere imbottigliato.
  • A quale gradazione (minimo-massimo) il distillato doveva essere messo in botte per l’affinamento/invecchiamento
  • Quali tipologie di botti erano consentite da utilizzare per l’invecchiamento.
  • A quale gradazione (minimo-massimo) dovesse essere imbottigliato il rum invecchiato
  • Quali sostanze era possibile utilizzare eventualmente (Caramello, Zucchero, ecc..) e quali erano assolutamente bandite

Ci sembrava che alla fine ci fosse molto entusiasmo per le decisioni prese e che tutti i presenti fossero felici del lavoro svolto. Si trattava di iniziare a tracciare un percorso nuovo e in fondo non si sapeva bene dove questa strada avrebbe portato. Di sicuro da quel giorno le informazioni sarebbero state molto più chiare e semplici per qualunque tipologia di consumatore.

Non era necessario che da Subito tutti i prodotti di ogni Singola Distilleria rispettassero le Regole del Nuovo Regolamento, ma ognuna delle realtà coinvolte si impegnava a far uscire ogni anno un certo numero di imbottigliamenti realizzati secondo le regole da tutti sottoscritte. In attesa di vedere come rispondeva il mercato e di avere il tempo di adeguare gli altri imbottigliamenti che ogni singola distilleria produceva.

Fu anche scelto un simbolo per meglio raffigurare questa novità e siccome le Distillerie presenti erano 5 si optò per una Stella (per via delle 5 Punte) ed infatti si decise di chiamare questa novità : “Movimento Informativo 5 Stelle” (oddio qui forse stiamo facendo un pò di confusione, resettiamo questa parte perchè non siamo sicuri da quali meandri della psiche sia stata partorita, i sogni si sa sono spesso psichedelici)

L’ultima cosa che ricordo è che si decise di promuovere direttamente il nuovo marchio in tutti gli eventi e che questo permise alle 5 Distillerie coinvolte un notevole risparmio di Energie e di Costi perchè ogni volta un Unico Stand rappresentava il Marchio ed anche i prodotti delle 5 realtà coinvolte (che a turno venivano gestiti ogni volta da una delle Distillerie che avevano sottoscritto il disciplinare). E visto il moltiplicarsi degli eventi dedicati al Rhum questa fu veramente una bella trovata perchè permetteva di dividere i costi ed il tempo dedicato a partecipare a queste manifestazioni per 5.

Poi le immagini iniziano a confondersi e facciamo fatica a ricordare bene…….

I sogni al mattino svaniscono come la nebbia, per questo abbiamo pensato di buttare subito giù queste nostre impressioni, per cercare di ricordare il più possibile quello che avevamo sognato la notte precedente.

maggio-danza-sogno-di-una-notte-di-mezza-estate

  1. adminspirito ha detto:

    Noi siamo SemiAnalfabeti 2.0
    Ci abbiamo messo 5 Minuti per capire cosa voleva dire…..

    Francesco

  2. Gotan ha detto:

    Un bel sogno. Si avvererà? Speriamo. Io, da compratore cerco di premiare la qualità e la trasparenza, e punire chi gioca con l’ambiguità. Sono rimasto a bocca aperta dopo avere letto l’articolo comparso su durhum.com, dove si confrontano due bottiglie della stessa distelleria, molto simili all’apparenza, ma molto diverse nella sostanza.
    http://durhum.com/double-identite/
    Mentre proviamo a fare in modo che i sogni si realizzano, continuerò a leggere, informarmi, e nel mio piccolo giro di amici, divulgare.
    Ciao