Referendum 17 Aprile, The Day After

Posted: 18th aprile 2016 by adminspirito in VARIE

Salve

Le Jeux son Faits, il Refeundum è affossato sotto una valanga di non “vado a votare”, difficile leggere queste dati come una “vittoria di consenso” da parte di Renzi oppure come un più semplice “non me ne frega niente dell’Italiano medio”.

Di sicuro questo è stato un quesito che ha aperto uno scenario (per noi) ben più inquietante : Quello che da Ragazzi vedevamo succedere nella Trilogia di Matrix si sta sempre di più avverando; ormai è sempre più difficile mettere a fuoco la realtà in quanto buona parte delle energie vengono spese sempre di più per “la percezione della realtà” (o meglio la realtà che ti viene presentata).

In questo Referendum la cosa è valsa per entrambi gli schiarimenti :

– I Promotori del Referendum (le Regioni) si sono giocati la Carta Ambientale ma in realtà trattasi di una più semplice questione di Soldi. Le Royalty delle compagnie petrolifere andavano tutte alle stato (e al territorio restavano le magagne dell’inquinamento e problemi turistici/ambientali) e a loro non restava niente. Con la Vittoria avrebbero avuto lo strumento per rinegoziare i contratti e per ottenere dei soldi sia dallo Stato sia dalle Compagnie. magari avrebbero pure imposto qualche vincolo ambientale in più (delle forme di assicurazione su possibili incidenti) ma quello che interessava maggiormente era di riuscire a prendersi una fetta della torta.

– Per i Contrari al Referendum è stata sempre una questione di soldi. Al Governo andava bene che le cose restassero così (le Royalty erano già tutte loro). Stessa cosa con gli Interessi per le compagnie petrolifere che si sarebbero viste aumentare considerevolmente le spese davanti ad una nuova rinegoziazione. E le Lobby hanno esercitato tutta la loro influenza sul governo perché questo facesse di tutto per far fallire il Referendum compreso buttare 300milioni di euro dalla finestra (pensate quante cose ci si poteva fare) pur di non accorparlo con le imminenti amministrative (ci auguriamo che questi 300milioni li abbiano fatti pagare in qualche modo alle compagnie).

Forse gli Unici che avevano ragione nella ridda di voci pro & contro che si sono levate in queste settimane sono quelli che dicevano “questa questione andava discussa e risolta nelle opportune sedi non doveva diventare un Referendum Popolare”. Della serie : “vi potevate scannare in qualche riunione non c’era bisogno di montare queste teatrino”.

Ma come dice una vecchia canzone oltre ai Soldi c’è di più :

Si erano schierati per il Si oltre ai vari schieramenti politici (molti trasversali) i comitati dei Piccoli Pescatori, dei Promotori Turistici della Costa, degli Albergatori, degli Ambientalisti, ecc..  Con questo Referendum si voleva mandare un segnale all’arroganza del Governo e delle Lobby che lo finanziano. Si voleva dimostrare che la volontà popolare era ancora in grado di mettergli i bastoni tra le ruote e che da ora in poi avrebbero dovuto mostrare più attenzione alle loro scelte politiche/energetiche. Le Compagnie Petrolifere (e quelle dell’indotto) costruiscono i loro impianti dove vogliono, inquinano, lasciano il territorio devastato e se ne vanno senza pagare i danni (tutto questo non potrebbe avvenire senza la compiacenza del governo). Queste Referendum poteva offrire ai territori (Regioni & Comuni) gli strumenti per poter avere voce in capitolo in queste situazioni ma così non è stato.

Risulterà difficile capire chi ha vinto :

– La Ragione (nel senso che è stata una scelta ponderata da un ragionamento, sia questo stato indotto o no)

– Il Menefreghismo (mica vivo in Puglia o Basilicata io che me ne frega, non ritrovo la tessera elettorale chissà dove l’ho messa, ecc…)

Di Sicuro il Piatto non doveva essere così “misero” altrimenti non si capiscono cose come :

Il Boicot del Referendum nei territori governati dal PD sotto molteplici forme, un Ex Presidente della Repubblica che dice di non andare a votare, il nuovo Presidente della Repubblica (Mattarella qui ci ha molto deluso) che ci va insolitamente dopo le 20 quando ormai si sapeva che non c’erano più possibilità Vi ricordate in qualunque contesa elettorale un Presidente che non sia andato a votare di Buon mattino ?? (per dare un segnale). Lui infatti non ci è andato come è prassi di mattina (proprio per non dare il segnale) e lo ha fatto in tarda serata quando ormai tutto stava finendo.

Tralasciando le “beghe politiche correalate” noi possiamo riportare quanto segue :

La Nostra Famiglia viene da Vasto (CH) dove emigrò subito dopo la Guerra in cerca di un futuro migliore. Abbiamo sempre conservato la casa dei nostri Nonni e quando possiamo ci andiamo per qualche giorno (ne abbiamo parlato spesso in passato). La Costa Teatina (così si chiama) è piena di queste piattaforme per l’Estrazione (una delle più alte concentrazione in Italia). A Vasto schierati a favore del Referendum c’erano i Pescatori, gli Albergatori, Le Concessioni dei Bagni, i Commercianti, gli unici contrari erano quella fetta di Industriali che forniscono pezzi per le Piattaforme (Tubi, Bulloni, Lanine, ecc..).

Nei nostri ricordi di Bambini c’è il Mare di Vasto degli anni 70, trasparente & limpido (si vedeva il fondale anche a 5 mt di profondità) e ricco di Pesci di tutti i tipi, Gamberetti, Pelosi, Aragoste (si delle volte anche le Aragoste), Cozze, Ricci, Vongole, Cannolicchi, Granchi, Seppie, ecc…

Ora non c’è rimasto quasi più niente (oltre il 75% delle famiglie che lavoravano come pescatori hanno dismesso le loro imarcazioni) ed in  mare non si vede più il fondale dopo 1 metro e mezzo di profondità. In famiglia avevamo 3 Zii con altrettanti pescherecci (Gli Uomini di Famiglia uscivano a Pescare e le Donne poi Quando Rientravano Vendevano il Pesce al Mercato), oggi nessuno dei 3 lavora più.

Ovviamente tutto questo non è avvenuto per colpa delle sole Piattaforme (e comunque si fa fatica a capirlo perché molti dati spariscono e/o non vengono raccolti da chi di dovere). Ma a meno che non pensiate che tutti i Pescatori di Vasto & Dintorni siano vittime di un Attacco di Isteria di Massa è probabile che queste piattaforme abbiano la loro fetta di responsabilità.

– Loro fanno il loro Dovere (sono delle aziende commercial) e quello che gli interessa è ovviamente il profitto. Abbattere i costi (compresi quelli di controllo sull’inquinamento e sulla sicurezza) per un maggior guadagno: Non si pongono il problema se durante e/o dopo il loro operato il Mare rimane inquinato, i Pesci Muoiono, ecc..

– Le istituzioni che ci rappresentano invece dovrebbero aver  ben altri interessi. Ma per un Governo Nazionale è più facile far pendere l’ago della Bilancia dalla parte delle Compagnie Petrolifere. Mentre invece da una Regione e/o un Consiglio Comunale ci si può anche aspettare che facciamo gli interessi delle imprese & comunità locali soprattutto se le Compagnie del Petrolio non portano sviluppo, fanno arricchire solo i loro amici e quando se ne vanno lasciano un Territorio Inquinato (che poi tocca alle comunità locale rimettere a posto con i soldi delle tasse dei cittadini che ci vivono).

Ma per Tornare alla TRILOGIA di MATRIX forse è arrivato il momento per molti cittadini di capire se :

– Preferiscono Continuare a Prendere la Pillola Blu

– Oppure è giunta l’ora di prendere la Pillola Rossa

  1. cristian ha detto:

    Ciao FRANCESCO, che piacere risentirti , il tuo sito mi è sempre piaciuto anche per pezzi come questo , codivido a pieno la tua opinione,.
    A presto , ma non farci aspettare troppo .

  2. Giulio ha detto:

    Ciao Francesco
    Concordo pienamente con Cristian.
    Il mondo dei distillati ormai da qualche mese ha perso una fonte d’ispirazione,di notizie , di consigli , di ragionamento ….
    Gli altri siti neanche si avvinano al tuo.
    Sperando di leggerti presto
    Un saluto
    Giulio