Il Nostro RumDay2015

Posted: 6th novembre 2015 by adminspirito in RUM
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Salve

Ormai ci siamo tra un paio di giorni partirà la seconda edizione del RumDay a Milano. Come consuetudine fino all’ultimo sono stati tenuti segreti gli appuntamenti e gli eventi all’interno al festival che solo oggi sono stati svelati (sotto trovate il programma completo).

Noi per questa edizione ci siamo “svenati” per mettere in piedi uno spazio interamente dedicato al mondo delle Bottiglie Rare & da Collezione. Abbiamo anche deciso di non presenziare Master e/o Simili, in fondo questo settore è tutto da costruire quindi più che altro secondo noi c’è bisogno di “confrontarsi”. Per questo motivo abbiamo prenotato uno spazio con un Desk ovviamente ma anche con dei tavoli/sedie dove sarà possibile fermarsi per parlare, assaggiare, ascoltare, raccontare, ecc…  Del resto sappiamo bene che i collezionisti sono “tipi strani”.Arrive V.I.B.

Ci troverete in esposizione una sezione dedicata alle vecchie edizioni di Rum (più estetiche che da palato) accompagnata da una ampia offerta di etichette che stanno già diventando una leggenda nel settore. Le bottiglie potranno essere aperte per chiedere un bicchiere da assaggiare con tutta la calma del caso oppure per “asporto” (cioè portare via dei sampler delle release preferite). Non vi lamentate dei costi, ricordatevi che il nostro obbiettivo rimane sempre quello di pareggiare le spese (e non ci riusciamo mai). Nella giornata di Domenica potrete trovare in nostra compagnia anche Silvano Samaroli che sarà ben contento di degustare assieme a noi qualcuno dei suoi vecchi rum (gli piace sempre seguire come evolvono negli anni stando in bottiglia).

Qui a lato potete trovare una lista delle bottiglie più importanti a disposizione ma tenete presente che l’offerta sarà molto più ampia e riguarderà anche etichette alla portata di tutte le tasche (sia per il costo della singola bottiglia sia di un solo bicchiere/sampler).

In questa occasione porteremo con noi anche un bollitore professionale per avere sempre grande disponibilità di acqua a 95° per preparare dei buonissimi The al Rum, gentile omaggio della casa (le foglie di Ottimo the Nero di Ceylon sono state bagnate nel Rum prima di essere di nuovo seccate). Ovviamente il tutto dolcificato con del buonissimo Zucchero di Canna Demerara. Altri piacevoli abbinamenti seguiranno.

Ormai è tutto pronto, ci vediamo a Milano l’ 8 & 9 Novembre …….

Ricordatevi che l’Ingresso è Gratuito ma che vi dovete Registrare attraverso l’apposita sezione nel sito web

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  1. Luca ha detto:

    Non vi lamentate dei costi, ricordatevi che il nostro obbiettivo rimane sempre quello di pareggiare le spese (e non ci riusciamo mai).

    ahahahahahahah

    ma dai chi sei San Francesco?!?!

    • adminspirito ha detto:

      Salve
      Messa così dal punto di vista grammaticale non riusciamo a comprendere bene l’impostazione della domanda comunque proviamo lo stesso a rispondere:
      Di solito a questi eventi partecipano aziende economicamente molto ben messe a cui interessa promuovere i loro prodotti quindi vedono l’evento come investimento pubblicitario (quella che per noi è una spesa decisamente consistente per loro è come offrire un caffè) . Le Associazioni e/o Simili come noi che partecipano a questi eventi per puro piacere non hanno prodotti da promuovere e/o da vendere in futuro. Per questi motivi rientrare nel budget speso è già di per se un grande successo (anche se come abbiamo detto sopra non succede quasi mai e questa vale anche per la gran parte degli amici/colleghi che svolgono le stesse cose).
      Ma come diciamo sempre la cosa non ci tange più di tanto, ci piace, ci divertiamo, incontriamo gente davvero piacevole & interessante (questo in verità accade sempre meno ultimamente, probabilmente perché nel settore hanno iniziato a girare troppi soldi & interessi).
      Sarebbe come se un uomo per passare una bella serata/nottata con una ragazza poi si lamentasse di aver dovuto spendere x i Fiori/Cena/Taxi/ecc…

  2. Giulio ha detto:

    Ciao
    Indipendentemente dall’evento, da qualche hanno ormai compro delle belle bottiglie da Francesco e posso assicuravi, avendo conosciuto altri suoi colleghi,che lui è veramente una persona, oltre che piacevole e molto competente, di una onestà incredibile. I suoi prezzi sono i più bassi del mercato .Grazie alla sua capacità caparbietà impegno riesce a scovare bottiglie incredibili potrebbe approfittarne ma nella mia esperienza mai lo ha fatto ed sempre stato molto onesto ed è riuscito a farmi degustare rum che difficilmente avrei potuto permettermi. Quindi fidatevi non è San Francesco ma solo una persona corretta
    Quindi se potete andate a Milano divertitevi
    Giulio

    • adminspirito ha detto:

      Grazie per gli apprezzamenti Giulio.
      Onde evitare che venga contatto dal Vaticano per qualche incarico ora che è partito il “nuovo corso Bergoglio”, bisogna anche precisare che negli ultimi 2 anni il marcato del Rum è stato stravolto e che le bottiglie che prima si acquistavano per pochi euro ora neanche te le fanno vedere. Solo 3 anni compravo (da professionisti) Samaroli 48 per 500 euro, MoonImport1940 per 300 euro, Bally degli Anni 30 per 250 euro, St. Etienne 1970 per 100 euro, St. James 1976 per 90 euro, La Maunt 1979 per 80 euro e via discorrendo. Oggi quei prezzi sono impensabili perché il mercato è stato dopato da acquirenti compulsivi che prendono qualunque etichetta vecchia pagandola cifre assurde (anche quelle che non valgono niente). E’ successo la stessa cosa con il whisky nei primi tempi, vedrete che nel giro di qualche anno le cose si assesteranno e potremo dare il giusto valore alle cose. Chi avrà comprato sensatamente (e per farlo ci vuole cuore & competenza) avrà le sue soddisfazioni, altri invece si accorgeranno di aver buttato via tanti soldi.
      Un Saluto
      Francesco
      Francesco

    • Pietro ha detto:

      Ciao Giulio,

      i prezzi al Rum Day purtroppo erano lontani dal permettere ad appassionati anche benestanti di potersi concedere più di un paio di assaggi…
      Non so se fosse dovuto ad una “tassa” che Francesco ha dovuto pagare agli organizzatori, ma per esempio proporre lo Skeldon a 100 euro i 5cl significa valutare la bottiglia 1400 euro, valore ben lontano dalla seppur folle quotazione gonfiata dalla bolla speculativa.
      E ho preso volutamente una delle bottiglie più gettonate e ricercate dagli amanti.

      La lista è meravigliosa e su questo non si discute. Il gesto di portare e condividere tali rarità è pure apprezzabile. Si sarebbe potuto fare molto molto meglio sul fronte prezzo, resta difficile credere che non si pareggino le spese!

      Sarei curioso di sapere se Samaroli alla fine ha riassaggiato la sua bottiglia e cosa ne ha pensato dell’evoluzione, grazie.

      • davide ha detto:

        Onestamente questo commento sul prezzo dell’assaggio mi pare poco centrato (nel calcolo, fare i conti in tasca agli altri è facile ma spesso porta a dei conti totalmente sballati).
        Gli assaggi delle bottiglie da collezione (vale poi anche per le altre) non credo che debbano essere a copertura costi della bottiglia. Visto che una volta aperta la bottiglia non vale più nulla (e magari si vendono solo 2/3 assaggi al festival, mi pare il minimi metterci del ricarico sopra. Tant’é poi che la maggior parte di chi vuole assaggiare queste cose ha una bottiglia chiusa a casa che non vuole aprire.
        Detto che è ovvio che ci siano dei costi da coprire e che Francesco non è una ONLUS.

        • Pietro ha detto:

          Davide, il commento sul prezzo è relativo a quanto anticipato nel post, in ogni caso ho espresso il mio parere. Non critico il fatto che Francesco debba guadagnarci, è il suo lavoro ci mancherebbe. Faccio un appunto sulla coerenza dei numerosi anatemi lanciati contro il mercato e la speculazione e la realtà dei fatti poi operata in primis.
          Ho espresso la mia delusione in quanto appassionato che non ha potuto permettersi più di un paio di assaggi. Se i prezzi fossero stati almeno in linea col valore delle bottiglie chiuse, sono sicuro che Francesco avrebbe realizzato in ogni modo un decente guadagno facendo avvicinare molte più persone a questo fantastico set di meraviglie.

  3. Davide ha detto:

    Beh certo, qui si esprimono pareri, nessuno ha la verità in tasca.
    Sottolineo che nessuno, a parte chi magari ha prodotti in promozione, applica alla mescita il valore alla copertura del costo (magari il più basso) della bottiglia a maggior ragione sul mercato del collezionismo. Soprattutto perché dubito che riesca a vendere tutta la bottiglia in assaggi.
    Basta frequentare, per dire, qualche festival in Germania per farsi una idea.
    Se posso dare solo un suggerimento a Francesco è che poteva mettere magari prezzi differenziati (20/30/50 ml).

  4. Francesco ha detto:

    Salve
    Siano rientrati alla base in nottata e questa mattina andando sul sito abbiamo letto di questa bella discussione.
    A parte il fatto che sarebbe stato più elegante sollevare dubbi di persona, faccia a faccia visto che tutti eravamo li proviamo a fare 2 conti sull’esempio che è stato riportato :
    100 euro per 5 cl di Skeldon che farebbe 1400 euro (chissa perché tutti danno x scontato che il livello sia rimasto sempre perfetto cosa che non accade mai)

    Come tutti i presenti sanno x bere bisognava andare ad una cassa e fare uno scontrino il che vuol dire 22% di IVA a cui c’è da aggiungere un 20% per la quota Festival, quindi :
    100 euro – IVA sono circa 82 – 20% sono 65 euro (a cui c’è da aggiungere ancora le tasse di un eventuale guadagno che tutti i normali commercianti sanno e le spese per partecipare al festival, facciamo anche minima/ridicola e arriviamo a 60 euro).
    Rifate pure la somma e vetete che la cifra x 14 fa 840 euro (abbiamo venduto una bottiglia piena dello stesso prodotto per 1000 euro).

    Detto questo, riportato solo a onore della matematica, 3 considerazioni :
    A- E’ in questi momenti che comprendiamo Massimo Righi (e gente che fa il suo stesso lavoro) quando si lamentano perchè si devono confrontare con i tanti “esperti/rivenditori di Ebay/Subito” che non hanno il peso del fisco (cioè i soldi della vendita se li mettono tutti in Tasca, loro ne devono dare la metà allo stato).
    B- Come è stato sopra riportato i costi sono nettamente inferiori al valore reale delle bottiglie (se le avessimo volete vendere piene insomma ci avremmo guadagnato di più senza tutto il tempo che ci vuole x dare via 14 assaggi), questo perchè ci interessava offrire un servizio che nessuno fa ancora nel mondo del rum.
    C- Chi era presente lo sapeva benissimo (se vai a fare uno scontrino fiscale non puoi non sapere cosa c’è dietro) e/o se aveva dei dubbi si poteva informare.

    Le cose da dire sarebbero molte di più ma la chiudiamo qui !!
    Dire che noi abbiamo i prezzi alti è come dire che Renzi è di Sinistra (non so se si è notata la Doppia Battuta in un colpo solo)

    Un saluto
    Francesco

  5. Boris ha detto:

    Ciao Francesco. E’ sempre così non ti preoccupare ognuno vede le cose solo dal proprio punto di vista senza mai provare a mettersi nei panni dell’altro. Lo so che te di questa regola fai una eccezione ma sai anche che ti ho sempre rimproverato considerandola un difetto. A volersi comportare sempre bene si finisce solo per passare da coglioni.
    Detto questo mi accodo alla domanda in attesa trepidante di una risposta, ci hai guadagnato? sei riuscito a ripagare le spese? ci sei andato sotto?
    Faccè sapè sanfrancè!

    • adminspirito ha detto:

      Ciao Boris
      Sinceramente non capisco mai se ci sproni e/o ci prendi x il culo comunque non importa, le prendiamo x buone tutte e 2.
      Sapevamo bene che i prezzi erano più alti del normale per questo avevamo già messo le mani avanti nell’articolo di presentazione qua sopra “Non vi lamentate dei costi ecc…. “.
      Lo sapevamo perché ci eravamo resi conto che i costi incidevano quasi della metà.
      Noi per avere la bottiglia di MountGay del 300° Anniversario la abbiamo pagata proprio una settimana fa 1200 euro. Eppure è una bottiglia uscita nel 2003 che costava all’epoca 150 Dollari (120 euro).
      La abbiamo pagata 10 volte tanto e non è che ci siamo lamentati con il venditore, potevamo non prenderla mica ce lo ha segnato il dottore.
      Sono scelte, spesso segnate da un pizzico di incoscienza e follia.
      A proposito del nostro “Difetto” ti spiegherò un segreto :
      Siamo sempre stati convinti che comportandosi in maniera corretta, onesta, coerente e accontentandoci di modesti ricavi si finisce x entrare in un circolo virtuoso (una specie di Karma o di Causa-Effetto). Perdonaci se, forse ingenuamente & romanticamente, siamo convinti che è proprio per questi motivi che riusciamo a trovare così tante bottiglie e collezioni. Siamo anche scaramantici per cui non abbiamo voglia di modificare questo nostro atteggiamento proprio per il timore che la “magia” si possa interrompere.
      Per rispondere alla tua (e non solo) domanda :
      Abbiamo appena finito di fare i Conti e se consideriamo tutte le spese (Festival, Viaggio, Soggiorno, ecc..) possiamo dire di aver fatto pari. Però facendo altri conti abbiamo visto che se avessimo semplicemente venduto intere tutte le bottiglie che abbiamo aperto avremmo guadagnato più del doppio.
      Della serie : è un mestiere difficile il nostro ma qualcuno lo deve pur fare!!

  6. Giulio ha detto:

    Ciao Francesco
    Credo che se ci hai guadagnato o meno sono cose tue( anche se sono convinto che se non ci hai rimesso e un miracolo ) mi piacerebbe invece che si parlasse di rhum delle bottiglie degustate dei pareri delle sensazioni della manifestazione questo sarebbe interessante
    Un saluto Giulio

  7. davide ha detto:

    A parte le meraviglie di Francesco, ho bevuto molto poco (dovevo tornare in ufficio…).
    Interessantissimo il rum giapponese nine leaves, fatto con delle masse di zucchero diluite, pot still (doppio alambicco, uno glenmorangie-style, l’altro uguale a chichibu). Il bianco pulito e speziatissimo, american oak cask sembra quasi un whisky.
    Tra i classici morbidi ma non stucchevoli ElDorado 15 (meglio del 21 secondo me).
    I nuovi “habitacion Velier” presentati in atemprima fatti tutti con pot still veramente di livello altissimo (quei 2 che ho provato, un guadaloupe e un jamaica).