Il Whisky delle Orcadi

Posted: 11th marzo 2015 by adminspirito in WHISKY
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Salve

Prima dell’avvento delle nuove MicroDistillerie in Scozia la zona delle Orcadi era quella che ospitava gli Alambicchi più Settentrionali del paese. Come molti sanno su questa terra lavorano la Scapa e la Higland Park, distillerie che tutto sommato producono 2 whisky molto diversi per Gusto & Stile. Un giorno ci occuperemo meglio della Scapa, un’altra di quelle realtà un po’ sottovalutate dagli addetti ai lavori, oggi invece ci vogliamo concentrare su un ottimo imbottigliamento della Higland Park da poco uscito sul mercato. Highland Park Distillery 3

HP è una delle Distillerie più antiche tra quelle in attività infatti la sua data di nascita risale al 1798 (periodo in cui era ancora in mano ai distillatori clandestini) anche se c’è chi ricorda che ottenne la licenza nel 1826 (comunque la si voglia guardare resta sempre una delle più vecchie di tutta la Scozia). Come gli appassionati sanno Higland Park è una di quelle Distillerie che ancora produce in proprio una parte dell’Orzo Maltato per il proprio fabbisogno (circa il 15/20%) in quanto da loro è ancora in funzione il pavimento di maltazione tradizionale. Quasi sicuramente la sua posizione “decentrata” la ha aiutata nel processo di conservazione di parte delle metodologie artigianali/tradizionali rendendo antieconomiche alcune modifiche attutate invece nel resto delle distillerie del paese. Si calcola che il 60% della produzione venga riservato all’imbottigliamento di SingleMalt mentre il restante 40% viene invece ceduto all’industria del Blending (Cutty Sark & Famous Grouse). Ad oggi la HP è una delle Distillerie più prolifiche di tutta la Scozia in quanto può vantare più di una dozzina di imbottigliamenti classici ed edizioni limitate.

Il 1990, la data che ogni vecchio appassionato di whisky scozzese usa come spartiacque per dividere “i buoni dai cattivi” ha visto una diminuzione nel processo di affumicatura/torbatura dell’Higland Park (con il 1990 si tende a dividere il periodo dove il whisky aveva un processo produttivo ancora di tipo tradizionale/artigianale con quello dove invece si iniziano ad applicare dei processi più industriali, soprattutto nella ricerca delle materie prime). Insomma se l’Higland Park dei decenni passati era un malto decisamente affumicato & pesante, quello moderno (a parte alcune Edizioni Limitate) tende a perdere queste caratteristiche per un whisky più floreale e meno torbato.

L’imbottigliamento che abbiamo degustato ieri sera invece ci racconta di un HP ancora intensamente affumicato, ricco e saporito :

Higland Park 22yo (1992) Cadenhead ex-sherry 59,6% IMG_3979

L’imbottigliamento in questione, uscito alla fine del 2014, proviene da Cadenhead’s ed è frutto di un unico barile ex-sherry che ha donato in tutto 234 bottiglie alla gradazione naturale di botte. Siccome Cadenhead’s ultimamente ha fatto uscire alcuni HP di pregevole fattura appena ci è arrivata comunicazione della disponibilità dei nuovi rilasci ne abbiamo prenotato qualche bottiglia a “scatola chiusa” (ormai bisogna fare così, se si aspetta di assaggiarli non ci ritrovi neanche le scatole). Con nostra grande sorpresa, mentre la spedizione era in viaggio, Serge Valentin ha recensito la bottiglia assegnandogli un lusinghiero 91 punti, quindi appena arrivata ieri sera non abbiamo perso tempo.

Se volete leggere le note di degustazione potete guardare la recensione del Blogger Francese di nostro ci aggiungiamo quanto segue :

Il Whisky è veramente molto buono (e ci mancherebbe), le note affumicate (una Torba che ricorda molto Cenere & Tabacco) sono presenti in maniera decisa tenendo conto che è un 22 anni. Il Barile di Sherry ha dato una influenza non eccessiva e di questo ne siamo molto contenti (ultimamente si tende ad utilizzare più lo sherry che la botte per dare colore & sapore al whisky). Malto veramente equilibrato, in certi momenti si presenta in versione morbida e subito dopo è più asciutto, il suo capolavoro resta il finale in quanto tende ad aumentare di intensità sorso dopo sorso. Non possiamo dire che è un whisky “vecchia maniera” (a parte per l’affumicatura sostenuta ma poi mancano certe note grasse&oleose) ma dobbiamo ammettere che è sicuramente un gran whisky tra quelli post 1990.

91 Punti a parte per gli amanti dei whisky affumicati è veramente un gran bel bere, del resto come abbiamo avuto modo di accorgerci i punteggi degli esperti sono sempre da prendere con le molle (indispensabile delle volte è conoscere i gusti personali delle persone che assegnano i punteggi). Delle volte ci è capitato di degustare whisky da 90 punti che non ci sono piaciuti affatto. Capita infatti che un esperto trovi un Bouquet fantastico, incredibilmente complesso, e che poi una “leggera nota tannica” nel gusto ti porti ad abbassare il punteggio a 90 (facendo media). Ma come noi amiamo ripetere i whisky sono fatti per essere bevuti e quindi “leggera nota tannica” può voler dire “degustazione leggermente rovinata da quel sapore di legno eccessivo che ti allappa/asciuga il palato”. Secondo il nostro modesto parare molto meglio un whisky un po’ semplice, di buon equilibrio e ottima bevibilità, piuttosto che un altro fantastico & complesso ma con qualche difettuccio nel sapore finale.

Il bello di questa bottiglia è che è appena arrivata in Italia quindi la potete facilmente trovare in vendita nei locali che tengono i prodotti Cadenhead’s (datevi una mossa però perché penso ne abbiano mandate solo 24 qui da noi).

Prezzo di Vendita intorno ai 125/130 euro (purtroppo i prezzi continuano ad aumentare, se poi il whisky è particolarmente buono……….. e meno male che Cadenhead’s ancora non ha deciso di affondare il coltello nella piaga)

Se qualcuno vuole la bottiglia con “Apri, Degusta & Chiudi” vi avvisiamo che una è disponibile a prezzo di favore

Contattateci pure x maggiori informazioni!

Guarda il Processo di Maltazione Tradizionale ad Higland Park :

 

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  1. Gianluca ha detto:

    Francesco sarei interessato alla “Apri, Degusta & Chiudi” ma spedire una bottiglia aperta penso sia un suicidio (della bottiglia), o sbaglio ?

    • adminspirito ha detto:

      Ciao Gianluca
      Hai fatto bene a sollevare la domanda!
      Volevo avvisare tutti che la bottiglia viene “ritappata”, quando diciamo che la spediamo “aperta” non vuol mica dire che la mettiamo dentro la scatola dell’imballaggio senza tappo.
      Un saluto
      Francesco

      • Gianluca ha detto:

        Beh chiaramente davo per scontato che veniva rimesso il tappo !! 🙂
        Il mio dubbio era appunto una volta rimesso se capovolgendola perdesse liquido…
        Francesco mi mandi una posta con il prezzo ?
        Grazie.

  2. Giulio ha detto:

    Ciao
    Sbagli , ti posso dire che è qualche anno che acquisto da Francesco delle bottiglie con questo sistema e sono sempre arrivate perfette un saluto
    Giulio

  3. Giulio ha detto:

    Ma perché c’era qualcuno che pensava la spedissi senza ritapparla !!!!!!!!!!!!!!ok direi che le ritappi e poco si può dire che praticamente le sigilli ( munitevi di forbici ) ….
    Ciao

  4. Francesco ha detto:

    Ah ecco……..
    Non avevamo capito bene la domanda (in verità non abbiamo resistito alla “battutona”)
    Eseguo!!
    Francesco

    • Paolo ha detto:

      in settimana mi sono arrivate tre bottiglie “Apri, Degusta & Chiudi” e non posso che confermare la cura con cui Francesco imballa le bottiglie!
      ciao

  5. whiskyfacile ha detto:

    ne abbiamo versato (letteralmente) a litrate, allo Spirit Of Scotland… ci conforta sapere che quel whisky, che a noi era parso subito molto buono, sia piaciuto anche a degustatori più esperti di noi, da Salvatore Mannino lì a Roma, fino a Serge e fino a te, Francesco… buono buono!

  6. davide ha detto:

    anche se mi costa dare ragione ai Facili, è stato uno degli imbottigliamenti migliori che ho provato a Roma. Assieme poi, guardacaso, a un altro HP, quello del festival. Sarà poi che il confronto con gli IB, che mi sembrano particolarmente involuti. è impietoso…

  7. Francesco ha detto:

    E’ che fino a qualche anno fa c’era una selezione delle botti (cioè gli IB sceglievano il whisky x il nuovo imbottigliamento). Oggi c’è così tanta penuria di botti (soprattutto da noi) che si imbottiglia qualunque cosa passi il convento. Le botti migliori vanno ai clienti migliori e questi non siamo noi (al max Asia e Tedeschi). Poi se c’è qualche IB storico (e per fortuna in Italia ce ne sono) che hanno in magazzino un pò di vecchie botti acquistate e messe da parte negli anni passati ogni tanto qualcosa di buono ci scappa ancora.
    Msa c’è bisogno di una “scossa”
    Domenica mattina ho rivisto “La Parte degli Angeli”
    E un film da cui trarre ispirazione…………