Cuba Old Style

Posted: 24th gennaio 2015 by adminspirito in LIQUORI, RUM, SIGARI
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Salve

Vi avevamo anticipato qualche settimana fa (minacciato!?!) che avevamo molte bottiglie in Stand-By in attesa di essere degustate (sia Vecchie che Nuove), quindi preparatevi ad una serie di recensioni a raffica !!

Visto che l’altra sera i nostri amici del CigarClub di Firenze LeCigarò hanno presentato la Nuova Edizione Limitata per il Mercato Italiano (Ediz. Regional Italia) di Sigari Cubani abbiamo pensato, in abbinamento, di procedere alla “Stappatura” di alcune Bottiglie di Ron prodotto a Santiago de Cuba negli Anni 70. Le bottiglie appartengono ad una serie da 4 che avevamo acquistato qualche mese fa e sono della Marca Caney : CaneyLogo

  • Carta Blanca Superior  
  • Carta Oro
  • Anejo Special
  • Extra Dry (Etichetta, Tipologia e Forma della Bottiglia mai Vista prima)

Il Ron Caney viene prodotto ancora oggi nella Distilleria di Santiago de Cuba, quella che nel 1862 era stata aperta con il nome di Bacardi, ed è il diretto discendente della Tradizione Cubana/latina del “Ron Ligero”. Dopo la Rivoluzione Castrista nel 1959 la famiglia proprietaria di Bacardi decise di lasciare l’isola rifugiandosi negli Stati Uniti ma la stragrande maggioranza dei Maestri Roneri rimasero a Cuba cambiando il nome alla Distilleria che prese quello della città che la ospitava, “Roneria de Santiago de Cuba”. Quasi subito dopo aver “nazionalizzato” tutte le aziende nel 1962 si decise di lanciare sul mercato il nuovo Brand Caney diretto discendente della storia e del Know How della vecchia Bacardi. Il Rum Caney , presente ancora oggi nel mercato italiano grazie all’importazione diretta di una azienda Abruzzese, si propone al pubblico quasi con le stesse etichette di 40 anni fa. IMG_8497

Delle 4 bottiglie a nostra disposizione abbiamo deciso di aprire il Carta Oro (quello che oggi sarebbe l’ Anejo5yo) e l’ Anejo Superior (quello che oggi sarebbe l’Anejo Centuria). Vista la forma strana della nostra bottiglia chissà che l’ Extra Dry non sia l’ Antesignano dell’ Anejo12yo (anche lui con una bottiglia dalla forma strana, ma sarebbe troppo bello).

Il Ron Carta Oro si presenta con bel Colore intenso che va al di la delle sfumature del nobile metallo. Al Naso il Bouquet è deciso e di buon equilibrio, gradevole da subito. Aromi di melassa, canna da zucchero e frutta tropicale si fondano assieme. In Bocca è da subito caldo, piacevole morbido, di buona struttura. La parte migliore della degustazione arriva dopo un po’ di tempo quando piano piano iniziano ad emergere sapori Minerali/Speziati misti ad un accenno di Fumo cosa che gli conferisce una personalità tutta sua che gli vale il nostro rispetto. Il Finale, completamente diverso dall’inizio è però piacevole (anzi migliora) anche se la persistenza non è alla massima potenza. Che Dire !?! Tutto sommato per un Carta Oro (sapevamo di non poterci aspettare un capolavoro) siamo rimasti piacevolmente colpiti, quel suo virare su note Speziate/Affumicate ci è piaciuto molto. Probabilmente per verificare l’affidabilità di questa teoria finiremo per l’aprire anche il Carta Blanca, ma siamo convinti che il livello della Distillazione sia molto superiore allo standard attuale, il livello del Distillato ci è parso di Ottima Qualità.

Il Ron Anejo Superior si può paragonare all’Anejo Centuria anche grazie alla tipica forma conica della bottiglia (l’unica utilizzata per questo tipo di Rum). Il Colore è molto più scuro del suo predecessore e vira verso un Mogano deciso come quello di un Lucido da Scarpe. Al Naso non parte subito in 4°, il suo bouquet è di media (per non dire bassa) intensità. La Bottiglia è stata aperta ora dopo circa 40 anni, quindi è probabile che il Rum abbia bisogno di ossigenarsi ben-bene nel bicchiere. Infatti piano-piano inizia a venire fuori il carattere di questo rum che seppur non esploda mai in intensità si prende le sue rivincite in complessità. Aromi di Frutta Agrumata, di Nocciole Tostate, di Zucchero Bruciato, di Marzapane salgono alle narici in maniera delicata ma decisa. In Bocca all’inizio sembra quasi di assaggiare un Rum a cui è stato abbassato troppo la gradazione (o aggiunta troppa acqua) ma probabilmente vale l’esempio del naso, i sapori ci sono tutti, solo che non sono accompagnati da una forte intensità. Il Rum è piacevole, molto equilibrato e gustoso, stranamente quelle note speziate/affumicate che avevamo percepito nel suo predecessore qui sono del tutto scomparse. Nel Finale il rum continua a tenere la “barra dritta”, anzi possiamo dire che semmai l’intensità dei sapori aumenti leggermente mentre la persistenza non è delle più lunghe. Che Dire !?! Il Rum è buono tutto sommato, piacevole da bere, elegante, solo che dopo la degustazione del Carta Oro ci aspettavamo qualcosa di più. Prima di esprimerci definitivamente preferiamo provvedere ad un altro “Tasting”, del resto non è tanto la complessità che si discute (di ottimo livello) quanto semmai il Corpo e la Struttura che sembrano leggermente bassi.

Ramon-Allones-Short-Perfectos-Ed-Regionale1Sarebbe stato divertente fare una degustazione comparata con il Ron Caney dei nostri giorni ma se proviamo a far lavorare la memoria (lo abbiamo degustato più di una volta in passato) possiamo tranquillamente dire che nel confronto la differenza emerge nettamente e si sente non poco l’abbassamento qualitativo del prodotto (soprattutto della materia prima cioè del distillato fresco).

Dopo co-tanta bevuta è giunto il momento di farci anche una fumatina. Come avevamo anticipato sopra abbiamo scelto la nuova Edzione Regional Italia : Marca :Ramon Allones, Vitolas : Perfectos (short). La Ramon Allones prodotto alla fabbrica della Partagas è una delle nostre marche preferite quindi quando abbiamo saputo che la Edizione Limitata Regional di quest’anno era la loro ne siamo stati molto contenti. Piccolo neo il formato del sigaro (vitolas) in quanto il Perfectos (ed in generale tutti i Sigari che hanno la capa a punta invece che piatta) non rientrano tra i nostri moduli preferiti. Al momento in cui abbiamo aperto la scatola acquistata non siamo rimasti molto entusiasti in quanto gli aromi che emanava erano davvero di media/bassa intensità (cavolo quando si apre una scatola di Sigari Cubani in Edizione Limitata si dovrebbe essere “investiti” da un Paradiso di Odori misti). Abbiamo aperto 4/5 scatole prima di scegliere la nostra che era quella che presentava i Sigari più scuri.

Il Sigaro ci appare subito ben fatto quindi lo riscaldiamo e procediamo all’accensione. Il Tiraggio è buono anche se non corrisponde totalmente alle nostre aspettative (noi preferiamo i sigari che tirano bene, anche troppo bene, perché non vogliamo fare la minima fatica nell’aspirare una boccata di fumo). All’inizio il gusto non è molto deciso, i sapori canonici ci sono tutti ma è l’intensità & la potenza che manca (stiamo parlando di Ramon Allones ed in più di una Edizione Limitata fatta con Tabacco di Riserva). Soltanto dopo aver terminato la prima metà del Sigaro iniziano ad emergere certi sapori caratteristici anche se non si prodigano poi molto in intensità. Il meglio di se lo da nel terzo “tercio”. Che Dire di questo Sigaro !?! Non ne siamo entusiasti ma può darsi che abbia solo bisogno di affinare un pò per migliorare le sue potenzialità. Del resto una Edizione Limitata è come una buona Bottiglia di Barolo, non la devi fumare (bere) subito, ma devi riporre in un Humidiro (in cantina) per permettere al prodotto di evolvere, soltanto quando è finalmente “maturo” (qualche anno) lo si deve fumare (degustare). La regola riportata sopra è sacrosanta però secondo noi una Edizione Limitata anche se leggermente “acerba” dovrebbe mostrare maggior carattere & personalità. Comunque anche per loro vale quello che abbiamo detto per il Ron sopra, prima di esprimerci definitivamente sarà meglio dargli una seconda possibilità (che non si nega mai a nessuno).

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