Rum Collectors

Posted: 18th novembre 2014 by adminspirito in RUM
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Salve

Nell’appena trascorso Rum Day di Milano (che è stato un successone) è stato realizzato un Seminario dedicato a questo tema : I Collezionisti del Rum. Relatore principale e di sicuro impatto era stato scelto Luca Gargano che poteva illustrare il tema da un punto di vista particolare in quanto poteva vantare una delle più belle collezioni di bottiglie di rum mentre al tempo stesso era stato l’artefice di questa nuova tendenza grazie a felici ritrovamenti duranti i suoi viaggi ai Caraibi (Selezione Caroni, Demerara, Bally, St. James, ecc..). A noi ci era stato offerto di partecipare al seminario per raccontare il nostro punto di vista sull’argomento, cosa che ci aveva fatto molto piacere ed anche un pò inorgoglito (ci stiamo soffiando sulle unghie in questo momento). Purtroppo un problema personale sopraggiunto proprio mentre stavamo andando a prendere il treno x Milano ci ha impedito di essere presenti. Comunque ci eravamo preparati in piccolo intervento che tendeva a riassumere le nostre considerazioni ed al tempo stesso voleva aprire uno spazio di riflessione su questo argomento. Saltando l’appuntamento ci eravamo detti che lo avremmo tenuto buono per un altra occasione poi questa mattina, dopo aver visto l’ennesima vendita assurda sul web abbiamo deciso di sviscerare tutto.

$_57qSe vi fate un giretto su e-bay potrete trovare in asta queste$_57qw 2 bottiglie che vedete qui ai lati (sono le stesse foto delle Aste). Quella a sinistra è un Rum degli anni 70, Rum des Antilles Fratelli Barbieri, una etichetta abbastanza nota (nel senso che il Brand è sopravvissuto fino ai giorni nostri) che di solito si trova in vendita negli scaffali dei Supermercati. Quella a destra è invece un Rhum Agricol di Chantal Comte per la sua serie “Montagne Pelè”, una linea realizzata con Rhum di circa 14/15 anni di invecchiamento con barili selezionati personalmente dalla signora Francese nelle cantine delle Distillerie di Martinica.

Quello che ci ha colpito è il prezzo di vendita (o il prezzo di partenza dell’ Asta che è la stessa cosa) : 299 euro per il Rum des Antilles, 89 euro per il Rhum di Chantal Comte. Come abbiamo detto il primo è un banale Rum da Supermercato (oggi la sua marca la si trova a circa 7/8 euro) realizzato con prodotti di bassa qualità e di brevissimo invecchiamento, una bottiglia che al massimo potrebbe essere utile per preparare qualche bibita o per pasticceria. Il secondo invece è l’ultima edizione de la “Montagne Pelè”, uscita nei primi anni 2000 e realizzato con una riserva di Rhum Agricol della Distilleria DePaz distillato negli anni 80. Insomma per farla breve tra le 2 bottiglie c’è un abisso dal punto di vista qualitativo, un pò come paragonare un Tavernello ad una buona bottiglia di Barolo. Eppure se guardate i prezzi potrete vedere che il Rum des Antilles viene proposto a 299 euro e lo Chantal Comte a 89 euro.

Come mai Succede questo ?? Molto probabilmente è la grande ignoranza che regna sulla materia che porta a fare confusione finendo per dare valore ad un prodotto solo perchè vecchio (o presunto tale). Per fare un altro esempio con il whisky si dovrebbe prendere una bottiglia di Ballantines degli anni 70 e metterla in vendita a 300 euro contro un SingleMalt di 15 anni di invecchiamento (diciamo un Laphroaig Riserva Speciale) in vendita a 90 euro. Ma nel mondo del whisky questo non succede perchè negli ultimi anni si è assistito ad un grande lavoro di ricerca svolto da giornalisti di settore, appassionati, collezionisti, bevitori (pardon degustatori) che con le loro recensioni/racconti/articoli hanno contribuito a dare il giusto valore alle cose.

La quotazione collezionistica di una bottiglia è spesso una concausa di molti fattori tra cui non può non essere determinante il valore qualitativo del prodotto. Insomma se dentro una bottiglia c’è un prodotto imbevibile non c’è edizione limitata o vintage che tenga, ed il suo eventuale interesse collezionistico andrà di pari passo. Infatti se guardiamo al mondo del whisky (ma anche prima ancora nel Cognac oppure nel Vino) si vedrà che tutto questo è ormai da tempo assodato. Nel mondo del Rum invece no, infatti ci capita spesso di vedere bottiglie assolutamente più che insignificanti in vendita a cifre molto alte solo perchè presunte vecchie (e qualcuno le compra anche).

Quindi le nostre conclusioni o suggerimenti che dir si voglia sono i seguenti : è giunto il momento anche per il rum di mettere un pò d’ordine e per fare questo c’è bisogno che le persone che ci gravitano attorno (collezionisti, appassionati, scrittori, selezionatori, rivenditori, ecc.. ) contribuiscano a fare chiarezza. Nel mondo del whisky ci sono stati i MaltManiacs (per citare i più noti ma ne potremmo indicare anche altri) che con le loro migliaia di recensioni hanno finito per mettere un pò d’ordine in questo settore ed oggi nessuno si sognerebbe di provare a venderti una bottiglia di Chivas degli Anni70 alla cifra di 300 euro (ed il Chivas era anche buono tutto sommato).Rhum-St-James-Vanilla

Di bottiglie di Rum des Antilles come quella in foto ne abbiamo 4/5 in cantina e le abbiamo sempre pagate 10 euro (infatti oggi non le vogliamo neanche per quella cifra), così come altre etichette simili che di tanto in tanto ci capita di vedere in vendita a cifre molto alte. Ce ne sono alcune con delle etichette molto Carine, vedi ad esempio i vecchi Rum Jamaicani della Branca, che possono anche essere acquistate a scopo “ludico/visivo” (cioè fanno bella figura sistemate su uno scaffale) ma il loro valore deve rimanere sempre proporzionato alla qualità del prodotto e di conseguenza modesto. Vecchie Bottiglie di Rhum St. James invece (come questa qui in foto) sono sempre un ottimo acquisto, sia che decidiate di tenerla per collezione, sia che decidiate di aprirla per degustarla (un gran bel bere davvero). Alcune di quelle che abbiamo le abbiamo pagate circa 20/30 euro l’una in passato (colpi di fortuna e prima che esplodesse la Rum Collectors) ma oggi queste sono bottiglie che si meritano di essere proposte anche a 2/300 euro e di sicuro con il tempo le loro quotazioni sono destinate a salire. Domenica prima di andare a Milano per il WhiskyFestival ci siamo fermati in un locale in zona Bologna che ha un pò di vecchie bottiglie di rum in vendita, in passato ci avevamo acquistato molte etichette e ci avevamo lasciato 2 vecchie edizioni di Rum di Chantal Comte (un Montagne Pelè 1977 ed un Brut del Fut 1980 entrambe della Distilleria St Lucie, cioè la Tres Riviers). Dall’ultima volta, ci eravamo stati 3 mesi fa, abbiamo trovato il prezzo di queste bottiglie, praticamente  raddoppiato (cioè 650 e 320 euro). Ad una nostra richiesta di spiegazioni il titolare del locale ci ha detto che erano le ultime rimaste e che da una ricerca su siti specializzati e case d’aste aveva visto che il prezzo di queste bottiglie era in continua crescita (tutto vero). Allora prima che cambiasse idea anche su due vecchi Vintage di St. James, 1976 e 1979, ce li siamo presi assieme ad una edizione di Cadenheads 16yo a gradazione piena del Rum di Barbados 1986 (quello distillato alla Rockley Still prima che chiudesse), altro genere di bottiglie realizzate da un lotto di rum davvero fantastico destinato ad aumentare di interese e valore negli anni (usciti anche per Samaroli, Velier, Cadenheads, BerryBross, High Spirits, BristolSpirits, ecc..).$_35gt

Oltre a rimpiere il pubblico di chacchiere avevamo preparato anche 3 bottiglie da aprire per dare corpo alle nostre teorie. Una era un Jamaica Rum commercializzato da una Distilleria Italiana che portava in etichetta la data di distillazione 1948, lo volevamo paragonare con un Jamaica Appleton 12yo commercializzato negli anni 60 (quindi distillato pressapoco nello stesso periodo del precedente). Avevamo pagato l’ Appleton molto ma molto meno del suddetto Jamaica48 che probabilmente doveva essere uno dei tanti rum italiani di bassa lega di quel periodo, quasi sempre Jamaicani perchè di facile reperibilità in Europa. La terza era proprio un St. James come quelli che potete vedere sopra in foto, era una edizione abbastanza particolare perchè aveva la medaglietta di metallo della Repubblica quindi non poteva che essere una bottiglia degli anni 40/50 (nel retro etichetta c’era una scritta a lapis, probabilmente messa dal commerciante o dall’acquirente, che indicava 1947). Le terremo buone per un altra occasione statene pur sicuri !!

Non possiamo sapere dove e come evolverà il Mercato del Rum da Collezione ma in ogni caso potete stare certi che saranno sempre i prodotti riconosciuti come di alta qualità a fare la differenza e ad aggiudicarsi il palmares di bottiglie di granpregio collezionistico.

 

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  1. Marco ha detto:

    Buon pomeriggio Sig. Francesco, nell’ ottica dell’ investimento, cosa ne pensa del “ron abuelo centuria” secondo lei vale la pena acquistarlo ? grazie

    • adminspirito ha detto:

      Salve
      Il nostro suggerrimento rimane sempre il seguente :
      Acquistate quello che vi piace, male che vada vi potrete consolare con una bella bevuta (pardon degustazione).
      Rispondere a queste domande è molto difficile, se potessimo prevedere quali bottiglie acquistare come investimento ci saremmo fatti la pensione assicurata.
      Un Saluto
      Francesco

  2. cyril ha detto:

    Hi there,
    its going crazy, everybody is double priced everything, and i fear its just the begenning. im agree with you, its real difficult to find information about old bottles, sometimes i do my best for hours and all i can find is few words, few dates, but nothing more… and there’s thousands of bottles

    • adminspirito ha detto:

      Hello Cyril
      Also you have hit the target.
      You have to gather more information on the older bottles of rum. But above all, you have to open and taste these old bottles. A job to report the bottles of higher quality than mediocre.
      It ‘a dirty job, but someone has to do it !!
      Regards
      Francesco