Atlas du Rhum est Arrivè

Posted: 2nd ottobre 2014 by adminspirito in RUM
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Salve

Questa mattina ci è stato consegnato “fresco, fresco” il libro dedicato allo Spirito dei Caraibi scritto da Luca Gargano. Erano ormai quasi 2 anni che negli “ambienti della fratellanza” si sentiva parlare di questo lavoro, oggi finalmente lo possiamo stringere tra le mani. Pubblicato da una casa editrice Francese, la Flammarion, per ora è possibile leggere solo la versione “transalpina” ma ci hanno garantito che all’inizio del 2015 uscirà sia la versione in italiano che in Inglese. 003129702

Non avendo mai ricevuto nessuna anticipazione e/o indiscrezione su questo lavoro, dal titolo (Atlante dei Rum) ci eravamo fatti l’idea che fosse una specie di trattato pronto a prendere in esame tutte le tipoilogie di rum prodotte nel mondo. Invece dal sommario ci siamo immediatamente accorti che il sottotitolo era abbastanza indicativo : “Distilleries des Caraibes ed Degustation”. In pratica dopo una breve presentazione in cui si analizza la Storia del Rum, le Tecniche di Produzione e le Tipologie di Invecchiamenti, ecco che il libro si apre ad una larga carrellata che illustra il panorama delle Isole dei Caraibi.

Antigua, Barbados, Cuba, Dominica, Grenada, Guadalupe, Haiti, Jamaica, Maria-Galante, Martinica, Porto Rico, Rep. Domenicana, Saint-Vincent, Sainte-Croix, Sainte Lucie, Tortola, Trinidad.

Per ognuna di queste isole si assiste ad una precisa ed esaustiva rendicontazione sulla storia e sullo stile produttivo in cui si identifica, per poi precedere ad esaminare le singole Distillerie presenti in quel determinato luogo. Per ogni Distilleria si può poi trovare una breve presentazione accompagnata da una scheda che ne raccoglie i dati essenziali (Storia, Modalità di Distillazione, Capacità Produttive, Dati per Contatti, Sito Web, ecc..) mentre i testi sono accompagnati da bellissime foto che raccontano perfettamente gli ambienti, le distillerie, i rhum di quei luoghi.

Se dobbiamo fare paragoni con le pubblicazioni passate possiamo dire che questo libro è una naturale (e molto più completa) evoluzione del testo di Dave Broom fino ad oggi da noi battezzato la “Bibbia del Rum”. Ma mentre il testo di Broom si muoveva tra le principali tipologie di Rum (Barbados, Jamaica, Trinidad, ecc..) trattandoli magari in maniera un pò confusa e mischiando imbottigliamenti “Caraibici” con quelli “Continentali”, questo di Luca Gargano appare da subito, anche ad neofito dell’argomento, come preciso, puntuale e soprattutto esaustivo. Per altri versi ci ricorda anche un pò il libro di Michael Jackson (Atlante Mondiale del Whisky) per il modo in cui vengono suddivise e trattate le varie aree di produzione e per le belle ed esaurienti schede di presentazione delle Distillerie.

Non ci siamo ancora soffermati sui contenuti anche per via delle lingua ma ci siamo già fatti l’idea che questo libro si ponga come obbiettivo principale quello di fare chiarezza in mondo cresciuto troppo in fretta e che rischiava di lasciarsi “abbagliare” da leggende metropolitane create appositamente per promuovere determinati prodotti. Questo Atlante dei Rhum è il libro perfetto per ogni curioso ed appassionato che si affacci su questo mondo e/o ne voglia approfondire le tematiche.

Raccontando in maniera precisa ogni singola isola dei Caraibi e riservando una scheda di presentazione per ogni Distilleria si finisce per entrare nel mondo che ha visto muovere i primi passi l’Acquavite di Canna, un universo fatto di Storia, Tradizione, Leggenda che ora è alla portata di ogni persona che voglia iniziare a conoscerne i contenuti & i misteri.

Per ora è possibile acquistare il libro (in Francese) su Amazon.fr alla modica cifra di 29,90, ma se lo cercate su Amazon.it (alla voce libri in lingua straniera) lo potete trovare a 27,90, misteri del Web-Commercio.

Da oggi abbiamo una Nuova Bibbia del Rhum, buona lettura gente !!

  1. robby ha detto:

    FINALMENTE!Non vediamo l’ora di sfogliarlo,peccato che un guru autentico del rum come Gargano,orgoglio Italianissimo,abbia privilegiato prima la lingua francese poi(leggo Facebook Velier)forse Inglese nel 2015 ma nessuna menzione della lingua nostrana ma qui’son certo che le tue fonti siano privilegiate e quindi attendibili.Forse gli interessi editoriali hanno avuto la meglio e i cugini d’oltralpe sappiamo che nel marketing possono insegnarci varie cose,dall’enogastronomia in su’.
    Personalmente aspetto il 2015,se pero’ lo porti casualmente a Roma una sbirciatina la vengo a dare di sicuro!!
    Cordialmente.

  2. adminspirito ha detto:

    Ciao Robby
    Non è questione di aver privilegiato una lingua piuttosto che un altra.
    Presumo che le Case Editrici Italiane non abbiamo “fatto a botte” per acquistare i diritti di questo libro.
    I Francesi invece non si sono lasciati sfuggire l’occasione, intuendone prima dei nostri le grandi potenzialità.
    Chissa questo libro potrebbe rientrare nella categoria dei “cervelli in fuga”

    Francesco

  3. luca gargano ha detto:

    Caro Francesco,
    grazie per le illuminate parole…..
    atlas du rhum documenta la storia della canna da zucchero e del rum nelle isole caraibiche
    in cui è presente almeno una distilleria e repertoria tutte le distillerie che fumano ancora in questa regione madre del rum. Per ogni isola anche delle “highlights” relaative alle caratteristiche etno-geografiche,consumo locale del rum,cocktails, distillerie moonshine ect. ect.

  4. Giulio ha detto:

    Ciao Francesco
    Grazie Per i tuoi articoli sempre interessanti ,sempre pieni di notizie ,novità e consigli, qualche volta riesci anche a farci sorridere ( Mollo tutto ..)E un piacere leggerti .
    Grazie Luca Gargano per il tuo lavoro e per tutte le eccellenze che fai emergere (vini tripla A , le tue selezioni , il tuo lavoro con un grande come Vittorio Capovilla tutto quello che distilla quest’uomo è come minimo eccellente e che dire di
    Haiti ….e per la prossima avventura che sicuramente hai già in testa …) era tanto che non aspettavo un postino con tanto attesa ….avere il tuo libro in mano è stata un emozione , sfogliarlo un piacere (che bellissime fotografie ) leggerlo di più ….e a parte tutto viene voglia di partire subito
    Un saluto
    Giulio

  5. davide ha detto:

    Essere al whisky live a Parigi e vedere quanto spazio viene lasciato alle nostre eccellenze italiane fa capire il livello dei nostri “top player”, secondi a nessuno, ma che anzi fanno scuola. Purtroppo in Italia ne dobbiamo fare ancora di strada e anche sulle pubblicazioni facciamo molta fatica, essendo un mercato molto ridotto. Per fortuna, anche per il lavoro di persone come Francesco, la tendenza sembra avere il segno più e, anche se il rum non è una bevanda che mi appassiona, da somaro in materia sono molto curioso di leggere il libro di Luca.

  6. adminspirito ha detto:

    Caro Davide come ben sai pur essendo appassionati della Distillazione noi ci siamo formati nel mondo del whisky, acquavite in grado di regalarci delle sensazioni assolutamente fantastiche (soprattutto se pensiamo anche alla materia prima).
    Solo che negli ultimi 2/3 anni ce ne siamo disamorati per via delle forte speculazione che si creatà intorno.
    Non è che il Rum sia un ripego, ci è sempre piaciuto, solo che in questo momento riesce a regalarci delle emozioni che nel mondo del whisky non troviamo più (se non vogliamo annoverare la produzione di Bile e le incazzature a pioggia tra le emozioni ricercate).

    C’è un nuovo campo che mi si è aperto nel whisky e da cui ricavo un pò di soddisfazione ancora :

    Le Vecchie bottiglie di Blended degli Anni 60/70 che non essendo 100% SingleMalt si ritirano/vendono a 10 euro l’una (in Stock) e si vendono sullo scaffale di un negozio a 20/25 euro sono diventate una piacevole ri-scoperta.
    Ce ne sono migliaia di etichette (infatti sarebbe bello ed interessante catalogarle e ricostrurne le storia & Genealogia) e molte di queste risultano veramente molto molto buone per essere degustate.
    Molto meglio spendere 25 euro per un buon Blended degli anni 60 che acquistare oggi nuovi malti di scarso livello (che costano pure di più)

    Un saluto
    Francesco

  7. davide ha detto:

    Francesco, io sono un whisky snob ma mi sto attenuando.
    Volevo mettere in evidenza come tante cose eccellenti che facciamo ci siano riconosciute più all’estero. Per assurdo, non bevo nessun amaro, ma vedendo come lavora la Branca e con che ingredienti mi tolgo il cappello.
    Silvano ha un editore in Giappone e in Germania per il suo libro e non in Italia…
    Dobbiamo fare la nostra parte. Ricorda caro il mio Sancho, chi vale di più, deve fare di più.

  8. Marco ha detto:

    Io proverei a dare più spazio e interesse anche alla Grappa, perchè secondo me nessuno spirito la batte in termini di variabilità e complessità

    • Ah, la grappa !

      Noi italiani, brutte bestie, ne sappiamo una più del diavolo di r(h)um, whisk(e)y, cognac, ecc., ma crepa se diamo dignità al nostro grande distillato.

      E pensare che, adesso che i nostri grappaioli hanno capito che distillare [poco e bene] roba buona fa vendere più che produrre torcibudella per alpini avvinazzati, la grappa ha più estimatori in Germania che in Trentino.

      A quando un blog tutto per lei, di livello simile a quelli che facciamo sul whisky?
      E soprattutto smettiamola di fare whisky & rum festival, se prima non ci diamo da fare per la nostra grappa.

      Par condicio ci vuole, brutte bestie (bis) esterofile ! (mi ci metto anch’io, mea culpa).

  9. Denis ha detto:

    Mi aggiungo a coloro che sperano ardentemente di vedere questo libro presto in Italiano (o perlomeno in inglese!).
    Chissà che a qualche editore italiano non fischino le orecchie! 🙂

    Grazie come sempre!