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Torniamo ad occuparci di una serie di prodotti che vengono realizzati in un monastero della Toscana, la Certosa di Firenze posto sulla sommità del Monte Acuto. La Struttura che compone il Monastero è stata terminata alla fine del 300 ed ha ospitato monaci di clausura fino alla metà del 900. All’interno degli edifici è possibile trovare la Distilleria, un autentico Cimelio Storico che è rimasto praticamente “incontaminato” dalla sua fondazione che sembra risalire al 600/700. Quello che ci raccontano i testi è che un tempo questo Monastero era gestito dai “Certosini” specializzati tra le altre cose in Liquoristica, fino al 1958 quando vi subentrarono i “Cistercensi”, continuando a portare avanti la tradizione liquoristica dell’ordine. Sono proprio loro che ci raccontano che nel 1958 subentrarono nella gestione della Distilleria e che da allora niente è stato modificato (continuarono a produrre le antiche ricette dei Certosini e ne aggiunsero di nuove). interno1-20130428-102638

La piccola Distilleria viene ancora oggi riscaldata a fimma diretta con dei forni caricati a legna mentre sulla sommità si trovano 2 piccoli alambicchi di Rame. La particolarità di questo ambiente è che probabilmente è uno degli ultimi “esempi viventi” di come funzionavano le antiche Distillerie/Laboratori dell’800 in Italia per la produzione di acquaviti. Tutto viene svolto come un tempo ed anche i prodotti ricalcano fedelmente l’arte Distillatoria & Liquoristica dei decenni passati.

Questa estate abbiamo visitato il Monastero (ma non la Distilleria in quanto per accedervi ci vuole un permesso speciale) ed abbiamo acquistato una campionatura della loro produzione per poterla testare con tutta calma.

Sicuramente la parte più importante della loro produzione è riservata alla Liquoristica (Amari, Rosolio, Alchermes, Sambuca) tra cui spicca il Celebre Liquore Certosa (sia Giallo che Verde) sul modello della Chartreuse Francese (l’Ordine è lo stesso). Una parte è riservata alle Acqueviti e qui possiamo trovare sia Grappa che Brandy di lungo invecchiamento.

distilleria2-20130428-102308Una menzione speciale se lo merita il Rhum Fantasia, probabilmente una delle ultime espressioni (se non l’unica) di questo antico prodotto che un tempo era molto comune sia in Francia che in Italia. Padre Sisto, responsabile della Distilleria, ci racconta che ultimamente hanno dovuto togliere la denominazione Rhum Fantasia dall’etichetta, perchè una azienda francese ne aveva brevettato il marchio non riconoscendo ad altri il suo uso. Oggi il loro Rhum Fantasia viene commercializzato a 65% con la denominazione di Cistercium e rimane probabilmente l’ultima espressione italiana di questo antico liquore.

Ci è capitato spesso di trovare vecchie bottiglie degli Anni 30/40 con la denominazione Rhum Fantasia e ci siamo sempre chiesti cosa ci fosse dentro, bene ora ne abbiamo la conferma. Questi prodotti (come prima di lui il Celebre Cognac Fantasia) venivano realizzati attraverso l’infusione di Erbe, Aromi e Spezie in Alcool, con l’obbiettivo di realizzare dei liquori di fascia più economica rispetto ai celebri “cugini” a cui facevano riferimento. Per farla breve tutto ci potevi trovare dentro meno che Rhum e/o Cognac (al massimo un pò di Melassa e Distillato di Vino).

brandyTra i loro prodotti ci è piaciuto molto il Brandy 20yo che abbiamo trovato veramente interessante. Invecchiato nelle loro cantine in piccole botti di rovere ci ha ricordato proprio le antiche espressioni di acquavite di vino italiane che venivano prodotte fino agli anni 50. Saporito, aromatico, di gran corpo e con una buona struttura questo Brandy vi divertirà e stupirà ve lo possiamo garantire. Non siamo convinti sia tutta acquavite di vino, sospettiamo che ci sia stata aggiunta anche quella da vinaccia per via di una aromaticità che abbiamo trovato veramente molto marcata ma potremmo anche sbagliarci. In ogni caso potete stare certi che non vi deluderà, perfetto da abbinare alla fumata di un buon Sigaro Toscano.

grappaSegue la Grappa che è possibile trovare sia Bianca che Invecchiata. Prodotta con le Vinacce della zona utilizzate per la produzione del Chianti viene distillata nelle piccole caldaiette di rame che potete vedere in fotografia ed imbottigliata a 45%. Noi abbiamo assaggiato la versione Bianca e la abbiamo trovata veramente molto intrigante. Anche questa acquavite ci ricorda le vecchie grappe di una volta, robuste, forti, secche che negli ultimi anni sono andate sempre di più a scomparire per quelle eccessivamente morbide e un pò ruffiane che invece oggi sono di granmoda.

fernetTra i loro Liquori un plauso particolare va agli Amari che abbiamo trovato molto piacevoli, in particolare il Fernet realizzato attraverso l’infusione di Erbe & Radici che vengono coltivate nel monastero. Un altra caratteristica di questo prodotto è che non vi viene aggiunto zucchero rendendolo un amaro forte & vigoroso di cui oggi non troviamo quasi più traccia. L’altro Amaro invece, l’ Elixir di San Bernardo, viene imbottigliato ad una gradazione più modesta e con l’aggiunta di zucchero, cosa che lo rende morbido e più simile agli amari moderni.

Da rimarcare che nel Monastero vengono coltivate buona parte delle Erbe e delle Radici che poi sono utilizzate per la realizzazione dei loro prodotti. Entrambi gli amari vengono sapientemente invecchiati in botti di rovere per essere affinati secondo le antiche ricette.

Sicuramente alcuni liquori & acquaviti sono molto buoni ma non è per questo motivo che la produzione del Monastero della Certosa merita un plauso. La loro forza sta proprio nell’essere riusciti a preservare praticamente intatta la piccola Distilleria e a mantenere come immutato nel tempo un processo produttivo tradizionale/artigianale che affonda le radici nel secolo scorso. La coltivazione in proprio degli ingredienti utilizzati per la produzione dei liquori ed il seguire scrupolosamente le antiche ricette ci permettono oggi, degustando questi prodotti, di fare un tuffo nel passato. Siamo convinti infatti che le loro etichette offrano ad un appassionato ricercatore la possibilità di ritrovare & riscoprire un gusto antico, semplice & genuino che oggi sembrava ormai scomparso.

Se passate da quelle parti fateci un salto, nel loro negozio potrete trovare tutta la loro gamma. Se invece volete fare una visita Virtuale della loro Distilleria e dei loro Liquori date pure un occhiata al Video qua sotto :

PS: Le Foto utilizzate in questo pezzo sono state trovate dal Gazzettino del Chianti. Grazie !!

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