Salve

Anche quest’anno è uscita la classifica annuale del concorso del Club dei Malt Maniacs. Quest’anno in verità molto copiosa e molto più particolarizzata per andare incontro alle (mai troppe) richieste di trasparenza. Gli appartenenti ai Malt Manics che votano per questa classifica sono 14 e pur avendo, ovviamente, ciascuno le proprie e rispettive preferenze, riescono a mantenere un altissimo livello di professionalità ed imparzialità, in un mondo dove molti concorsi e premi vengono finanziati dagli stessi gruppi proprietari di molte delle distillerie in concorso.

Come sempre diciamo in questi casi : non è la Bibbia, ma visto che è gratis, usatelo pure per un’indicazione nella scelta di una bottiglia da regalarvi o da regalare ad una persona cara. Difficilmente rimmarete delusi.

Ci piace anche il fatto che per ogni premiazione siano state suddivise le categorie dei whisky in base al prezzo della bottiglia, in modo che ci fossero i giusti riconoscimenti anche a quelle bottiglie che si acquistano a cifre inferiori ai 50 euro.

Eccola : Malt Maniacs 2011

Dopo che gli abbiamo dato una prima scorsa ci piace sottolineare che molte delle bottiglie di cui avevamo scritto, parlato e presentato in anteprima sui nostri spazi sono state premiate. Questo ci “stimola” e ci incoraggia ad andare avanti, convinti che il nostro lavoro/passione muove i suoi passi nella giusta direzione.

Tanto per citarne qualcuna : Gli Imbottigliamenti Speciali della Distillerie Glendronach hanno fatto incetta di Medaglie (e noi siamo tra gli unici in Italia ad importarli, acquistandoli direttamente in distilleria); Il Port Ellen ed il Lahproaig di Whilson&Morgan (Oro & Argento), Il Lagavulin “Breat of Islay” ed il Lochiside atipico di Adelphi; Imillesimati di Benriach e tanti altri ancora, su cui era caduta la nostra curiosità prima ed il nostro plauso dopo.

Inoltre da questo anno potrete leggere e snocciolare tutti i premi, smondando ogni singolo punteggio, in base alla preferenza di ogni giudice. Dispiace solo che tra i 14 giudici non ci sia un Italiano (contro 3 Americani e 2 Tedeschi), ma siamo sicuri che con il tempo questo vuoto verrà colmato. In fondo l’Italia è stata per tanti anni uno dei mercati di riferimento per il Single Malt.

Guardatevelo pure con moderazione e per ogni altra ulteriore domanda o consiglio su come reperire una determinata bottiglia, o per illuminarvi sul prezzo (cosa non secondaria che andrebbe specificata, anche con una forbice, direttamente nelle classifiche) noi siamo sempre a disposizione.

Un saluto

  1. Luca Chichizola ha detto:

    Beh, diciamo che per quattro edizioni un giudice italiano nei MM c’è stato… Poi ho smesso perchè era una devastazione assaggiare tutti quei whisky in due mesi (a volte meno), e per onestà visto che ho cominciato a collaborare con Wilson & Morgan… 🙂

    • adminspirito ha detto:

      E’ comunque un concorso che sta guadagnandosi sempre di più un gran prestigio.
      Ho sempre avuto una curiosità in materia di questo concorso (quindi ne approfitto per farti una domanda) :

      Ma voi giudici valutate solo le bottiglie che le varie aziende vi inviano o scegliete anche bottiglie di vostro conto che nessuno ha inviato ??

  2. […] la notizia ha fatto il giro di tutti i siti (trovate qui l’analisi di Francesco), io ci ho messo il mio tempo ma eccomi qua a dirvi com’e’ andata e come la penso io, […]

  3. Luca Chichizola ha detto:

    La scelta delle bottiglie è esclusivamente a cura delle distillerie e degli imbottigliatori che vogliono partecipare. Noi imponiamo soltanto un limite: gli anni scorsi ogni partecipante poteva inviare massimo 5 bottiglie, quest’anno 3. Questo spiega il perchè delle “sole” 171 bottiglie di quest’anno contro le 262 dello scorso: erano troppe, non le si poteva assaggiare tutte seriamente, e imponendo una limitazione abbiamo anche ottenuto il piacevole effetto di ricevere meno whisky modesti, di quelli da 70-75 punti.

  4. Gianluca ha detto:

    Mi incuriosisce motlo il Karuizawa 1981/2011 55,2%…..a che prezzo si trova ??? Qualcuno l’ha mai assaggiato ??

    • adminspirito ha detto:

      Ciao
      Mai avuto il privilegio di assaggiarlo (non l’ho mai incontrato).
      I malti Giapponesi, soprattutto quelli distillati negli anni 70 sono veramente dei gran bei prodotti. Precisi e maniacali come sono hanno finito per curare il processo produttivo anche meglio degli scozzesi (almeno in questi ultimi 20 anni).
      La bottiglia che ti ha incuriosito non è facile da reperire, ma ancora la si può trovare. Il prezzo è da “urlo” (nel senso che ti fa sobbalzare quando le senti) e si aggira sui 300 euro.

      Un bel botto appunto !

  5. gianluca ha detto:

    …beh dai costa meno del Port Ellen !!!
    Una cosa però hai scritto di quelli distillati negli anni 70 invece quello premiato è degli anni 80…mi metto alla ricerca di quello o sono migliori quelli predecenti ??

    • adminspirito ha detto:

      Bhè.è stato distillato nel 1980, quindi lo possiamo anche far rientrare negli anni 70.
      Ho scritto così perchè invece ho assaggiato un 1975 veramente fantastico (quello viaggia sui 350 euri).
      Senza nulla togliere alla cura dei particolari ed allo studio del fare il whisky nel modo migliore e più tradizionale possibile io ho una mia teoria sui malto extra scozia :
      Non sono questi che sono diventati eccezionali, sono quelli scozzesi che sono calati di livello.
      Da quando hanno compnciato ad acquistare l’orzo dalla Russia, a farlo maltare dalle malterie centralizzate, ad usare tutti gli stessi lieviti per le fermentazioni ed infine le stesse botti per l’invecchiamento, si sono creati i presupposti perchè tutti potessero fare un buon whisky (bastava avere un pò di aria di montagna, qualche ruscello di acqua sorgiva ed il resto veniva da se).
      Poi, sicuramente i giapponesi, per via del grande amore che nutrivano verso questo distillato sono stati i migliori nel riprodurlo.
      Ma se si pensa al successo che sta avento la distilleria Indiana di Amrut, non è poi così difficile credere nel mio ragionamento.
      Una volta che il processo produttivo e l’approvviigionamento delle materie prime è diventato globalizzato, tutti possono replicare il giocattolo.

      • adminspirito ha detto:

        E poi ha proposito dei Port Ellen dipende. Quelli che escono ogni anno di Diageo costono un occhio anche perchè sono bottiglie da collezione (sicura).
        Ma proprio ieri ho venduto ad una coppia di Roma un fantastico Port Ellen di Wilson&Morgan (l’anno scorso la Medaglia d’Argento, quest’anno quella d’oro ai MMA) a 220 euri.
        Ed ho ancora una bottiglia di 23 anni di DauglaLaing a 180.
        I malti Giapponesi costano tanto perchè fanno un bel giro : Partono dal Giappone (lontanuccio), arrivano in europa a la Maison du Whisky di Parigi, poi questi li passano alla Velier di Genova ed infine arrivano sugli scaffali delle enoteche.
        Tanti passaggi dove ognuno ci fà il suo guadagno ovviamente.
        Il futuro è nella Filiera Corta !

  6. Gianluca ha detto:

    Molto bella,interessante (ed utile) la tua disquisizione !!
    Per curiosità sono andato sul sito della Maison du Whisky ma non ho trovato traccia del Karuizawa,io sarei interessato alla bottiglia che ha vinto il premio ma per ora non ne ho trovato traccia….

  7. Gianluca ha detto:

    Molto gentile,se la trvi fammi un fischio !!

    p.s. nel caso sono angus67 quello che ha perso il Port Ellen 11th release per poco…

    • adminspirito ha detto:

      Sul Port Ellen, ho sbaglato io !
      Se volevo ne potevo avere 6/12 bottiglie a quel prezzo che ho proposto sul forum.
      Non pensavo avesse così tante richieste (mi hanno chiamato almeno 7/8 persone).
      Mi attrezzerò per l’anno prossimo !