Torba d’ Altri Tempi !!

Posted: 24th settembre 2013 by adminspirito in WHISKY
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Salve

Tutti gli Anni regolarmente, in dirittura d’arrivo per il WhiskyLive di Pargi , la Wilson&Morgan realizza un imbottigliamento di altissima qualità, ormai è diventata una tradizione. Il Festival del Whisky (non solo c’è anche il Rhum & altri Spirits) della Ville Lumiere è probabilmente il più “frequentato” tra quelli realizzati in Europa e quindi ogni azienda che si rispetti ci tiene a presentare i suoi “pezzi migliori”. Nelle scorse edizioni mi ricordo il fantastico Laphroaig 21yo (uno dei migliori Laphroaig che abbiamo mai assaggiato), il Bunnahabhain Eavy Peat (uno dei migliori “Torbatoni” degli ultimi anni) e altre chicche che ora non mi sovvengono.

Tra le Novità che la Wilson&Morgan, storica azienda di imbottigliatori indipendenti Italiana, presenterà al Festival di Parigi possiamo trovare :

Cragganmore 20yo (Ottimo malto della piccola Distilleria dello Speyside, godibilissimo e di grande bevibilità)

Glenburgie 21yo (Un altro whisky dello Speyside che con il suo carattere fruttato & erbaceo ci ricorda uno stile sempre più difficile da trovare)

Glenrothes 25yo (Terzo malto dello Speyside invecchiato in Sherry piacevolissimo da degustare per via della sua morbidezza quasi vellutata)

Dulcis in fundo un CaolIla 18yo, Cask Strength, invecchiato in botte ex-sherry, sicuramente l’imbottigliamento destinato a lascciare il segno.

Caol-Ila La CaolIla è la Distilleria più prolifica (in quantità) tra quelle ubicate nell’Isola di Islay ma malgrado questo le sue edizioni in botti ex-sherry sono molto rare. Un tempo i whisky invecchiati in sherry erano tanti, in quanto le spedizioni di vino da Jerez in GranBretagna avvenivano tramite botti (cioè il Vino viaggiava Sfuso) e di conseguenza si potevano trovare grandi quantità di “vuoti” per poche sterline. Le Distillerie Scozzesi acquistavano questi vuoti e ci facevano invecchiare i propri whisky. Oggi invece lo sherry viaggia già in bottiglia e l’approvvigionamento delle botti usate da Jerez ha subito dei rincari molto onerosi in quanto se le vuoi le andavi andarle a cercare/acquistare direttamente in Spagna (alcune distillerie Scozzesi per garantisrsi le botti si sono comprate direttamente la cantina che produce lo sherry). Per farla breve ci basta ricordare che mentre una botte usata ex-bourbon può costare circa 50/60 euro, una ex-sherry può arrivare a 800/900 euro, quindi è facile comprendere il motivo per cui la produzione di whisky invecchiato in botti ex-sherry è drasticamente crollata.

Tornando alla nostra Caolila come abbiamo detto è la Distilleria più produttiva di Islay e il suo range si aggira intorno ai 6.500.000 di litri all’anno. Soltanto il 10% viene imbottigliato come SingleMalt, il restante finisce nelle miscele dei vari Blender (JW, Bell’s, WhiteOrse, Black Bottle, ecc..). Fondata nel 1846 è una delle poche distillerie che malgrado i molteplici cambi di proprietà è (quasi) sempre stata produttiva. Il suo whisky, torbato & fruttato (Torbatura Media/Intensa) è sempre stato molto apprezzato & richiesto dai vari Blender, tantè che fino a pochi anni fa non imbottigliava mai Singlemalt con una propria etichetta. Soltanto all’inizio degli anni 2000 sono stati fatti uscire i primi imbottigliamenti ufficiali che hanno riscosso subito un grande successo di pubblico (12, 18yo anni e poi il 25yo). La Distilleria fu completamente demolita (1972) per essere ricostruita (1974) e sempre in quell’anno si smise di maltare l’Orzo in proprio per acquistarlo alle varie Malterie Centralizzate. Le persone più anziane del mondo del whisky ricordano i vecchi CaolIla pre 1972 (pesanti, oleosi, fuligginosi) come molto diversi da quelli attuali (più leggeri, puliti, fruttati), ma tutti sono concordi nell’annoverare oggi il CaolIla come il “più Pulito” dei malti Torbati. Al momento resta uno dei whisky torbati più presente nel mercato degli imbottigliatori indipendenti e bisogna ricordarsi di non sottovalutarlo mai, perchè vista la sua diversità produttiva (Torbato, NonTorbato, A lunga Fermentazione, ecc..), ogni volta è in grado di regalarci sensazioni sorprendenti, come è per l’appunto il caso di questo imbottigliamento di W&M. image

Non sappiamo da quale cilindro Fabio Rossi abbia tirato fuori questa botte, certo è che, ne siamo convinti, divertirà & stupirà molti amanti di whisky Torbati. A noi in passato è capitato l’opportunità di Degustare dei Vecchi Caolila del 1969 invecchiati in botte ex-sherry e quindi pensiamo di parlare per cognizione di causa. Questo imbottigliamento di W&M ci ricorda molto i vecchi malti torbati degli Anni 60 e sicuramente potrà essere un piacevole esercizio per tutte quelle persone che per motivi anagrafici non hanno avuto modo di assaggiarli.

Il colore di un oro/granato intenso lascia presupporre un affinamento in botti di sherry di primo passaggio. Portando il bicchiere al naso per prime emergono le note affumicate e da subito si percepisce qualcosa di diverso dal solito. In questo malto si parte con il fuoco di caminetto spento, cenere di sigaro, canfora, terra, seguito dalle note di arance amare e liquirizia. Il bouquet risulta decisamente complesso e la componente vinosa della botte partecipa soltanto senza mai prendere il sopravvento. E’ il momento dell’assaggio ed anche in bocca, malgrado i 57,5% risulta subito molto equilibrato, la componente cinerea si mischia alla frutta/agrumata caramellata mentre sullo sfondo fa capolino un leggero gusto marino. L’attacco è decisamente morbido per poi proseguire su una sensazione più asciutta & astringente, ma poi colpo di scena, nel finale ti lascia la bocca con un retrogusto di nuovo morbido. Cosa dire !?! Un malto che ricorda alla perfezione i vecchi Caolila del periodo pre 1972, dove la componente torbata creava un mix di aromi/sapori cinerei e la botte di sherry non si trasformava mai in un “dolcificante marmellatoso”. Forse gli manca appena un pò di untuosità in più (che comunque c’è) per poter diventare la copia esatta di un whisky Torbato/Isolano degli Anni 60. Il CaolIla perfetto per tutte quelle persone che si vogliono togliere lo sfizio di assaggiare il gusto dei tempi andati, senza dimenticare che questo whisky è buonissimo da bere e ti regala sensazioni di impareggiabile goduria. Più tempo trascorre nel bicchiere e più diventa buono.

Davide di Angel’s Share in una sua recensione lo ha trovato leggermente troppo tannico. A onor del vero è la stessa sensazione che avevamo avuto anche noi all’inizio, poi ci siamo resi conto che aveva solo bisogno di ossigenerarsi benbene, infatti come abbiamo scritto il whisky parte morbido, sul finale si asciuga e ti lascia una sensazione di tannino per poi ritornare di nuovo morbido, degustandolo lentamente ci si rende conto che la persistenza in bocca non è affatto tannica. Però capiamo benissimo che degustato assieme ad altri 2/3 whisky la prima sensazione è quella che rimane impressa maggiormente.

Decisamente una gran bella bottiglia che con i suoi 200 pezzi circa andrà esaurita in poco tempo !!

imageDue parole in più se le merita anche il Bowmore 22yo Cask Strength Sherry Finish :

Lo abbiamo assaggiato ieri sera, come ultimo della serie, in quanto in noi (ognuno ha i suoi difetti) aleggia l’idea che i “Finish” ( invecchiato in una botte e poi messo in altra per un secondo passaggio che di solito dura 1 o 2 anni al max) siamo (quasi) sempre prodotti di seie B. Non sappiamo da cosa ci viene questa convinzione, tra l’altro non suggrata da tesi scentifiche, ma fa stà che a torto o a ragione ormai fa parte del nostro DNA. Poi ti capita di ritrovarti un whisky come questo nel bicchiere e forse ci si rende conto che è arrivato il momento di rimettere in discussione alcune (nostre) teorie.

Bowmore 22yo (Imbottigliato Cask Strength): Come gli amanti sanno la Bowmore è la Distilleria “di mezzo” di Islay e nel corso degli anni il suo malto ha saputo attirare tantissimi estimatori. Qui ci troviamo davanti un Bowmore che ha trascorso i 3/4 del suo invecchiamento in botte ex-borboun per poi essere trasferito per un secondo passaggio (insolitamente molto lungo) in una botte ex-sherry di PX. Il risultato finale è un whisky in perfetto stile Bowmore succoso e grondante di aromi & sapori come poche volte ci capita ormai. Il tempo trascorso in botte di PX gli ha dato una alta concentrazione di morbidezza ma questa non diventa mai stucchevole e/o invasiva. Da bere è una goduria totale e potrebbe lasciare a bocca aperta molti detrattori dei whisky di islay. Siamo convinti che un lungo affinamento in bottiglia contribuirà a migliorare in maniera considerevole questo malto. Noi non siamo mai stati grandi estimatori della Bowmore però di fronte ad una bottiglia così possiamo soltanto dire “giù il cappello”.

Non abbiamo riportato i prezzi delle 2 bottiglie in quanto non ci è ancora pervenuto il nuovo listino, ma conoscendo bene la filosofia della Wilson&Morgan siamo convinti che saranno (come sempre) più che competitivi. In un momento come questo, dove molti imbottigliatori indipendenti (anche nomi Storici) fanno sempre più fatica a reperire botti di whisky (e soprattutto a reperirle di Ottima qualità) sapere che i F.lli Rossi hanno una cantina piena di barili in invecchiamento è per noi Italiani una grande consolazione.

 

Caol_Ila_distillery

  1. Paolo ha detto:

    ciao Francesco, ho provato il caol ila e il bowmore…. sono rimasto senza parole…
    buonissimi!
    complimenti a Fabio Rossi e al suo team per il lavoro

    paolo

    ps fra le chicce ti sei dimenticato un Port Ellen 28 anni…

  2. Paolo ha detto:

    ciao Francesco, il Port Ellen 28 era una delle chicche degli scorsi anni, quello che aveva vinto la medaglia d’oro ai MM awards 2011

  3. davide ha detto:

    vista l’ora del giorno e il tour de force non potrei definirla una “degustazioe”, è più che altro una suggestione. Anche se io sono abbastanza sensibile al tannino. La dote meravigliosa di quel CI era il fatto che i 57 gradi e passa non si sentissero per niente..

    • adminspirito ha detto:

      Ciao Davide
      Capisco benissimo la sensazione che hai provato perchè l’ho provata anch’io al primo assaggio.
      E probabilmente se poi dopo avessi bevuto altre cose mi sarebbe rimasta impressa.
      Invece mi sono reso conto che con il dovuto tempo quella nota tannica va a sparire.
      La particolarita di questo CaolIla è proprio il fatto che ricorda i vecchi torbati degli anni 60/70 (infatti ci ho trovato molte analogie con il Laphroaig 1965 di Intertrade che vi ha fatto compagnia all’andata).

      Un saluto
      Francesco

  4. davide ha detto:

    Comunque confermo Bowmore e HouseMalt da paura!

    • adminspirito ha detto:

      E’ vero W&M si sta gudagnondo sempre di più l’appellattivo di miglior IndipendentBottler Italiano (e tra i migliori al Mondo).
      Da sottolineare che ha sempre tra i prezzi migliori di tutti.
      Questo perchè in 20 anni di attività tutti i suoi guadagni li ha sempre investiti in botti di whisky (ed anche Rum) che tiene ad invecchiare nella propra WareHause.
      Ora che i prezzi delle botti sono salite alle stelle e tutti fanno fatica a trovarle loro ne hanno un bello stock da utilizzare per i propri imbottigliamenti.