Nel Paese dei Balocchi

Posted: 14th maggio 2013 by adminspirito in ARMAGNAC, CALVADOS, COGNAC, INTERVISTE, VINI DA MEDITAZIONE

Salve

L' ANTICA CAPPELLA che la FAMIGLIA CERETTO ha FATTO RISTRUTTURARE in CHIAVE MODERENA nei PROPRI VIGNETI. SEMPLICE ma BELLISSIMA !!

L’ ANTICA CAPPELLA che la FAMIGLIA CERETTO ha FATTO RISTRUTTURARE in CHIAVE MODERNA nei PROPRI VIGNETI nelle LANGHE. SEMPLICE ma BELLISSIMA !!

Ieri siamo andati a Roma per assistere alla presentazione (e degustazione) dei Vini prodotti dai “Ceretto Brothers” nella zona delle Langhe, la Famiglia Ceretto, che in questi anni si è saputa distinguere per l’altissima qualità dei suoi Barolo & Barbaresco, vini ormai richiesti in ogni Angolo del Pianeta. Giovani, Dinamici, Avanguardisti, hanno tentato di coniugare Arte, Cultura e Enogastronomia in una contaminazione Moderna & Avvincente per la promozione del loro Terroirs e dei loro Prodotti. A dimostrazione della passione che li anima, oltre a produrre i loro Vini, sono diventati anche selezionatori & importatori di altre aziende Vitivinicole (e non solo) che da sempre si sono distinte per l’altissima qualità del proprio operato. Quindi oltre ai Vini di Champagne, Borgogna, Bordeaux, Alsazia, Mosella, ecc…. troviamo anche Cognac, Armagnac, Calvados.

Sicuramente non deve essere facile, per una giovane realtà di importazione, scoprire delle “aziende vergini” (cioè non importate da altri) nel panorama degli Spirits di altissima qualità, eppure per quanto riguarda il mondo del Cognac, con la Maison Dudognon, probabilmente hanno portato in Italia una delle migliori realtà della Charente (cè che dice “la migliore”), stessa sorte per quanto riguarda l’Armagnac con Chateau de Ravignan (c’è chi dice il Miglior Armagnac rapporto qualità-prezzo, noi !) e puntando tutto su una piccola e realitivamente giovane azienda di Calvados di proprietà della Famiglia Desfrièches. Di queste 3 realtà ce ne occuperemo nei prossimi giorni dedicando uno spazio ad ognuna di loro (ne abbiamo già parlato in passato), ora invece vogliamo raccontare in maniera più dettagliata della piacevole giornata che la Ceretto ci ha offerto.

LA TERRAZZA della DEGUSTAZIONE

LA TERRAZZA della DEGUSTAZIONE

Accompagnati da un MiniBus da Arezzo in prima mattinata con arrivo a Roma per le 13 e Pranzo in un Simpatico MicroBirrificio che funge anche da Ristorante (i Tavoli sistemati tra gli impianti per la produzione della Birra). A “stomaco pieno” siamo stati accompagnati all’ Hotel Cavalieri dove era stato riservato l’attico per la presentazione delle aziende della Famiglia Ceretto. In una sala era possibile trovare i banchi di assaggio delle numerose cantine con la presenza degli stessi produttori arrivati per l’occasione da Francia, Spagna, ecc.., mentre nel grande terrazzo ci si poteva sistemare a degustarli godendo di una vista panoramica sulla Città Eterna che definire mozzafiato è quasi riduttivo. Alle 14 in punto il salone da degustazione “traboccava” di bottiglie di primissimo piano che le aziende non lesivano agli entusiasti commensali intervenuti veramente in gran numero per l’occasione, inoltre i migliori Formaggi & Affettati delle Langhe (e non solo) erano a disposizione per rimpire i “buchi dello stomaco”. Come già detto, torneremo sugli argomenti delle aziende di acqueviti, ma ora vogliamo dedicare 2 parole ad una cantina Spagnola, di cui avevamo già parlato in passato (leggi articolo) che secondo il nostro modesto parere vinifica & produce il miglior Pedro Ximenez al mondo : Bodegas Toro Albalà in Andalusia.

I 4 CAPOLAVORI della BODEGAS TORO ALBALA

I 4 CAPOLAVORI della BODEGAS TORO ALBALA

Con la presenza del produttore “dietro al banco” arrivato a Roma per l’occasione direttamente da Malaga abbiamo potuto realizzare una Fantastica Verticale con questo incredibile Vino Sherry Dolce prodotto nell’enclave di Montilla Moriles (no Jerez). I loro PX semplici partone da circa 30 anni di invecchiamento (reali, non calcolati con il Metodo Solera) ed infatti siamo partiti da un 1983 da poco imbottigliato :

1983 : Quello che ci ha stupito di questo PX è la differenza con il 1982 uscito lo scorso anno, a dimostrazione che ogni vendemmia, malgradi i 30 anni trascorsi in botte, produce un vino unico. In questo caso abbiamo trovato la nota di Caffe e cerali tostati molto più marcata, decisa e in netta prevalenza rispetto alla frutta secca e/o candita. Notevole !

Questi sono vini perfetti per andare alla scoperta di un Bouquet, soprattutto quando sei agli inizi e ti avvicini a questo mondo, perchè i loro aromi sono così decisi e marcati, che è impossibile non notarli e comprenderli. Vini molto Didattici !!

1958 : E’ il Vino Riserva della Casa, Etiquetta Doble. Anche in questo caso sono gli aromi & sapori di caffè e di tostato a essere predominanti ma la complessità aumenta in maniera considerevole senza per questo rinunciare all’intensità. E’ sempre un piacere bere un grande vino che è stato più di 50 anni ad affinare in botte.

1946 : Una bottiglia “prelevata dalla botte” appena 48 ore prima appositamente per offrirla a Roma agli estimatori di questo vino! Un aroma e sapore di uva passa (quella grossa di Corinto) veramente ampio che si mischia con una marmellata di fichi stracotta. Incredibile potenza ed intensità, ampia complessità, di una morbidezza veramente suadente & disarmante, soltanto nel finale risulta leggermente troppo asciutto e perde un poco in persistenza, peccato (siamo andati a cercare il classico “Pelo nell’Uovo”). Un pò di acidità in più avrebbe fatto di questo vino un autentico capolavoro, come il suo successore.

1910 : Una bottiglia di cui avevamo sentito parlare ma che non avevamo mai avuto il piacere (privilegio) di degustare. L’ Aroma & sapore incredibile di marmellata di arance amare è la sua “spina dorsale” mentre piano piano vengono fuori tanti di quei sapori che diventa impossibile catalogarli. Una complessità disarmante, un PX di una intensità assolutamente impensabile (per noi fino a quel momento). 1 solo cl nel bicchiere può durare 30 minti, pensate un pò quali sensazioni può regalare un calice pieno. Come diciamo spesso quando ci troviamo davanti a grandi prodotti : “persistenza praticamente infinita”, in questo caso, ci dovete perdonare ma la persitenza trascende anche l’infinito. ASSOLUTAMENTE FANTASTICO, questo vino (e questa Cantina) dovrebbe far parte del “Patrimonio dell’Umanità”, tutelata dall’ Unesco. Per scommessa ne abbiamo chiesto un “secondo giro” (lo abbiamo fatto solo per questo prodotto) e ci abbiamo fumato sopra un sigaro avana, risultato la complessità e potenza di questo vino era così superiore che “ha scavalcato” anche il sapore del sigaro. INCREDIBILE !! Un Vino che tutti gli appassionati dovrebbero provare almeno una volta nella vita.

Quello che ci ha stupito maggiormente di questa verticale sono le potenzialità dei vini di questa azienda, realizzati sempre con le stesse uve (Pedro Ximenez) con il tempo e secondo l’invecchiamento assume dei connotati così diversi da farli sembrare 4 prodotti differenti. Quando si dice Identita !! Vini Ditattici (lo abbiamo già detto)

Ci dispiace soltanto che il 1910, autentico capolavoro dell’enologia, non sia un vino alla portata di tutte le tasche in quanto lo si può trovare a circa 600/700 euro. Ci rendiamo conto che un vino che ha passato circa 100 anni ad affinare in botte abbia dei costi che non siano calcolabili, ma purtroppo questa cifra lo mette “fuori gioco” per molti appassionati. Comunque accettate un consiglio : se siete degli estimatori dei vini PX di lungo invecchiamento, risparmiate e mettete da parte la cifra che ci vuole per acquistare una bottiglia di questo straordinario vino, vi prometto che quando lo berrete non ve ne pentirete. Un capolavoro di questa portata vi assicuro che lo si incontra di rado nella vita di oggi.

Se invece fate parte di quella fortunata schiera di persone per cui non è assolutamente un problema spendere 700 euro per una bottiglia di vino, bhè allora avete trovato cosa regalare alla vostra signora per la prossima ricorrenza, Beata Lei !!

VISTA DALLA TERRAZZA SEDE DELLA DEGUSTAZIONE

VISTA DALLA TERRAZZA SEDE DELLA DEGUSTAZIONE

VISTA DALLA TERRAZZA

VISTA DALLA TERRAZZA