Salve

Ultimamente ci siamo divertiti a metterci alla ricerca di aziende da importate direttamente senza passare dal solito mercato dei Distributori Nazionali, cosa che abbiamo trovato sicuramente più coinvolgente, oltre che molto divertente !

Ma come Funziona questo Mondo ??

Escludiamo i Whisky, Cognac, Armagnac, ecc.. che vengono prodotti da paesi Europei e che quindi seguono delle regole commerciali legate al luogo di provenienza e prendiamo in Esame il Mondo del Rum :

10000277-importare-importazione-globali-di-commercio-internazionale-pacchetto-spedizione-di-spedizioneIn Europa il Rum Arriva per forza di Cose via Nave (con le Navi che vanno Caricate a Containers) e va da se che i Costi di Importazione sono decisamente alti. Quindi si sono formate un paio di realtà, molto grosse, che si occupano di importare il 90% del Rum Prodotto ai Caraibi. Queste realtà vendono il loro prodotto ai locali del proprio Paese (Germania, Olanda prevalentemente) e poi vendono anche ai distributori degli altri paesi Europei. Come è facile Intuire, i Distributori di Italia, Francia, ecc.. honno un costo maggiore perchè devono effettuare un passaggio in più e anche se nel rispettivo paese di Origine si tacciano della Patente di Importatori diretti in realtà non lo sono (a parte qualche rarissima eccezione riservate a delle nicchie di produzione).

Per fare una prova andate sui siti di e-bay Germania o Olanda alla ricerca delle marche di Rum più note e scoprirete che i prezzi sono di circa il 30/40% inferiori a quelli che potete trovare nelle nostre enoteche.

Questo succede perchè i locali Tedeschi Possono acquistare i loro Prodotti direttamente dai Reali Importatori e perchè in Germania hanno una politica di vendita diversa dalla Nostra (che è la Stessa che Attuiamo noi nel Nostro Locale) : Ricarichi più bassi per offrire il prodotto ad un costo minimo e così venderne di più (la Politica dei Ricarichi in Italia, Francia & Gran Bretagna arriva e delle volte supera il 100%, in Germania & Olanda è del 50%). Poi mettiamoci anche il Fatto che in Germania la Crisi Economica non è ancora Arrivata, che sono dei Gran Bevitori,  che da loro il prodotto “gira parecchio” e arriviamo ad avere un quadro chiaro della situazione. Senza fare Nomi, noi abbiamo cominciato ad Ordinare alcune Marche di Rum in Germania direttamente dalle Enoteche (non dagli Importatori, ma dalle Enoteche) perchè ci vengono a costare molto meno di quanto li avremmo pagati qua in Italia.

Facciamo un Esempio :

Il Rum PincoPalla (nome di Fantasia) arriva in Germania via Nave è il Suo Importatopre (quello reale) lo vende a 10 Euro la bottiglia. L’Enoteca Tedesca che lo acquista direttamente da lui, per la sua politica dei Ricarichi del 50% lo fa uscire sugli scaffali  a 15 euro. L’azienda Italiana o Francese di Distribuzione (che lo acquista da loro alla medesima cifra) invece lo fa Uscire a 18/20 euro, solo che l’azienda Italiana lo Vende alle Enoteche, che poi lo devono rivendere al Pubblico finale con un ulteriore ricarico e per il consumatore finale quella bottiglia arriva a costare circa 35 euro. Per questo un Utente che si collega ad un Sito Tedesco o Olandese (basta e-bay Germania, troverà molte delle bottiglie che lui acquista normalmente in vendità a quasi metà prezzo della cifra che ha pagato). Ma Tutto questo succede non solo perchè c’è un passaggio in più, ma perchè in Italia abbiamo sempre avuto la politica di Comprare a 10 e Rivendere a 20 (il doppio), nei paesi Nordici Invece la Politica commerciale, come abbiamo già detto è : Facciamo un Ricarico modesto (50%), Vendiamo più Prodotti, alla Fine Abbiamo lo Stesso un Gran Guadagno. Fotolia_38865144_ExportImport_XXL_cirquedesprit

La diffusione del web e dell’ e-commerce ha fatto si che molti di questi nodi venissero al pettine e gli appassionati di questo o quel prodotto, hanno iniziato ad ordinarlo nei paesi dove costava meno.

Ma non è solo una questione di “passaggi in più”, perchè qua da noi in Italia ci sono aziende di distribuzione che esagerano un pò troppo. Il normale contratto di Distribuzione Nazionale prevede un Ricarico del 42%, ma ce ne sono alcune che arrivano al 100% senza farsi nessun problema. Non vogliamo entrare nel merito delle Politiche Commerciali delle Aziende, certo è che, certi atteggiamenti, per noi, sono destinati a scomparire (per fortuna). Lo dimostra proprio una delle aziende di distrubuzione di Spirits più famose in Italia che poco più di un anno fa ha deciso di modificare il suo sistema vendite, proprio perchè si era resa conto che questo sistema non aveva più futuro.

Inoltre molti nuovi locali, gestiti da giovani appassionati & dinamici, hanno smesso di acquistare ai vari distributori nazionali e si sono attrezzati per poter ordinare i loro prodotti direttamente al produttore, in qualunque parte del mondo si trovasse. Durante la Cena con Samaroli a Firenze un paio di settimane fa sono finito al Tavolo con i proprietari dell’ Enoteca Bonatti di Firenze (a cui a breve faremo una visita e ve ne racconteremo meglio) e parlando di queste cose ci hanno spiegato che nel loro locale non c’è un prodotto che non sia stato selezionato ed importato direttamente al produttore, si tratti di Champagne, Borgogne, Armagnac, Whisky, Cognac, Calvados, ecc.. . Questo gli permette di poter offrire sempre dei prodotti di ottima qualità a dei prezzi fortemente competitivi. E in molti giovani in Italia stanno facendo la stessa cosa. Del resto le Enoteche storiche fino agli anni 50 questo facevano, selezionavano & acquistavano direttamente dal produttore le loro bottiglie, ovunque questo si trovasse e il locale offriva anche il servizio (per gente come noi diventa un piacere) di andare alla ricerca di un prodotto di qualità.

Forrester-eCommerce-to-Hit-370-Billion-in-US-by-2017Noi Ultimamente ci siamo attrezzati per andare ad acquistare Champagne & altri Vini Francesi direttamente in Francia e li possiamo offrire in vendita sui nostri scaffali allo stesso prezzo (delle volte anche qualcosa meno) dei Grandi Distributori Nazionali. Inoltre vuoi mettere il piacere di avere un rapporto diretto con il produttore, invece che con un’azienda di distribuzione che troppo spesso non vuole neanche perdere del tempo per spiegarti la storia e le modalità di produzione. Per quanto riguarda il Discorso degli Spirits la cosa si fà più complicata, per via delle tasse & Accise sugli alcolici che richiedono un registro particolare, ma ci stiamo adoprando anche per quello. Continuiamo (e continueremo) a lavorare solo con quei distributori che attuano delle politiche commerciali simili alle nostre ( e per fortuna ce ne sono ancora).

Non è solo una questione di Soldi e di cercare sempre il prodotto ad un prezzo più basso, perchè per paradosso, preferiremmo pagare quella bottiglia anche qualcosa di più, pur di avere il piacere di acquistarla direttamente dalla azienda che la produce. Se poi oltre al piacere di avere un rapporto diretto con il produttore finisce che la bottiglia ci costa di meno, meglio ancora.

Non è sempre rosa & fiori, perchè queste aziende si trincerano dietro a parole come “Esclusiva per il Mercato Italiano” e fanno di tutto per “stoppare” certi tentativi di “emancipazione commerciale”, ma questi “giochetti” possono funzionare quando si parla di grandi marchi, magari in mano a multinazionali, falliscono miseramente quando passiamo a piccole aziende che sanno riconoscere le motivazioni e le passioni delle persone che si rivolgono a loro. Oppure guarda caso in questi Ultimi Tempi sono usciti fuori regolamenti “strani” che impedisco la libero circolazione (spedizione commerciale) di Spirits nei Paesi della CEE.  turtle-bay-large

Il nostro non vuole essere un attacco alle aziende di Non-Importazione (ad alcuni si, perchè hanno dei ricarichi allucinanti) ma una critica per un sistema che si è creato in un periodo di “eccessivo benessere”, quando poteva anche avere un senso, per una enoteca o ristorante “delegare ad altri” il lavoro di selezionatori e distributori di certi prodotti. Oggi, questo sistema, per via della crisi e la diffusione delle vendite via web non ha più ragione d’essere e molte aziende storiche se sono già accorte decidendo di modificare radicalmente il loro sistema di vendite e arrivando ad offrire i loro prodotti quasi allo stesso prezzo del Paese di Origine. Se anche le altre non dovessero seguire la medesima strada finiranno per avere sempre maggiori problemi, perchè ormai i consumatori più attenti non hanno nessuna difficoltà ad ordinare il prodotto nel paese dove costa molto meno.  Le uniche aziende che riusciranno a saprovvivere saranno quelle che sapranno adeguarsi ai nuovi tempi, oppure che avranno in catalogo dei prodotti unici (che hanno solo loro).

Proviamo a fare un esempio pratico di come non-funziona questo mondo in Italia e di come ognuno è libero di fare quello che vuole :

C’è una certa marca di Brandy Spagnolo che a noi piace molto. Questo Brandy lo possiamo trovare in distribuzione in 2 Aziende Italiane diverse. La Bottiglia di Brandy all’origine (dal Produttore) costa €. 9.50 (sono prezzi sempre + IVA). Una delle 2 aziende che lo vende a noi Enoteche (una simpatica azienda a conduzione familiare che è tra le nostre preferite) utilizza il Contratto Nazionale di Distribuzione e ci Ricarica sopra il 42% e la bottiglia a listino sta a €. 13.50. L’altra azienda (un nome molto Noto & Famoso) la stessa bottiglia la vende a €. 18.50, cioè con un ricarico del 95%. Eppure entrambi la prendono nel medesimo luogo ed al medesimo prezzo. E’ logico che per il consumatore finale il prezzo può variare di molto a seconda di dove il suo rivenditore la abbia acquistata

Da parte nostra continueremo a lavorare avendo come modello l’enoteca di Firenze di cui vi abbiamo parlato sopra, per poter offrire al consumatore un ottimo prodotto ad un ottimo prezzo (non ci dimentichiamo che fino a 6 anni fa eravamo anche noi dei semplici consumatori e non appartevamo alla categoria dei Grandi Benestanti), perchè siamo grandi fanatici e rispettosi di quella banale parola che si chiama Coerenza.

Per quanto riguarda invece i nuovi locali che stanno sorgendo un consiglio : acquistate sempre dai produttori che selezionate voi, vi creerete delle bellissime amicizie e avrete delle storie da raccontare ai vostri clienti. Se non riuscite ad arrivare a fare tutto da voi rivolgetevi a quelle aziende che attuano veramente una politica intelligente di acquisto & rivendita dei loro prodotti (e per fortuna ce ne sono ancora molte). Con il tempo poi “consorziatevi” con altri, anche nella stessa città e fate “acquisti collettivi.

Mi Spiego Meglio : Avete trovato una Fantastica Azienda che Produce un Buonissimo Borgogna e lo Volete per la Vostra Enoteca ma avete paura che 180/240 bottiglie sono troppe ?? Parlatene a 3/4 Ristoranti della vostra zona e proponete un acquisto collettivo (cosa che si può fare anche dal punto di Vista della Fatturazioni). All’arrivo della Merce vi dividete le bottiglie come avete pattuito & dividete le Spese di Trasporto.

Come abbiamo detto per gli Spirits la cosa è più complicata ma perfettamente fattibile e noi ci stiamo organizzando sia con Cognac, Armagnac ed anche Rum. Anche noi abbiamo il problema di dover dividere il carico con altri, quindi se avete un locale e volete prtecipare ad un gruppo di acquisto di questi prodotti contatteci e ne parliamo in maniera più approfondita.

  1. Renato Ansaldi ha detto:

    solo ora leggo quanto sopra , Francesco, puoi tenermi informato ?

    • adminspirito ha detto:

      Salve Renato
      Certamente……… tutte le volte che avremo degli aggiornamenti in materia ne parliamo e/o li pubblichiamo molto volentieri.
      Un saluto
      Francesco

  2. Buongiorno!

    Questo si chiama parlare (e lavorare bene) !

    La cosa potrebbe interessare anche me, per cognac & armagnac, ovviamente in quantità modestissima.

    Si può partecipare al gruppo di acquisto anche come bevitori privati? Ovviamente concedendo un (onesto) ricarico a chi importa. Grazie.

    • adminspirito ha detto:

      In Passato lo Abbiamo già fatto !!
      Quando ci capita una Ottima Occasione proponiamo sempre un Acquisto su Prenotazione a prezzo agevolato.
      Utile per noi perchè ci permette di livellare i costi di spedizione/viaggio.
      Utile x chi compra perchè acquista dei prodotti selezionati ad un prezzo assolutamente imbattibile.
      Quando organizzeremo i prossimi acquisti ne daremo sempre comunicazione su queste pagine !!

  3. Francesco ha detto:

    Sto SERIAMENTE pensando di creare una label indipendente per importare whisky dalla Scozia.
    Potreste fornirmi indicazioni generali su cosa è necessario fare, adempimenti di legge, suggerimenti, dritte in merito all’argomento?
    Grazie, Francesco

    • adminspirito ha detto:

      Salve
      Sicuramente per prima cosa vi dovete recare al vostro Ufficio Doganale più vicino.
      Li vi potranno dare tutte le informazioni in merito al tipo di lavoro/importazione che intendete fare !!

  4. Federico ha detto:

    Buongiorno,mi chiamo Federico sono un ragazzo di Cesena(fc) ho unl locale/ osteria in centro storico da circa 4 anni, le cose vanno bene e la passione non manca, volevo allargare il mio lavoro ( salumi, formaggi, carta vini, birre, ecc ecc)ampliando la scelta di gin( oggi circa 25 referenze) creando una vera gin-house o “ginoteca” cercando quindi di fare acquisti come ho letto nel vostro bellissimo articolo direttamente dai produttori per poi fare una vendita non solo a prezzi di somministrazione ma anche più bassi per la vendita da asporto delle bottiglie(tipo enoteca) grazie mille del vostro tempo, a presto Federico.