Uno dei Migliori GIN al Mondo Viene da Arezzo

Posted: 17th luglio 2012 by adminspirito in ACQUEVITI VARIE, LIQUORI

Salve

Prendiamo spunto dall’assist che ci ha fornito Davide di Angel Share per parlare di questi due tipi di gin artigianali che pur essendo fatti  in Inghilterra  e  in Italia hanno qualcosa in comune, oltre l’altissima qualità.

Quelle Anglosassone fa parte di un progetto di Master of Malt che ha voluto produrre 4 tipologie di “Gin Monovarietali” utilizzando lo stesso ingrediente (il Ginepro) coltivato in 4 località diverse del mondo e selezionato per l’alta qualità . Una delle 4 località era la provincia di Arezzo ed infatti uno dei 4 Gin è stato chiamato proprio AREZZO. Ma come ci sono arrivati a selezionare un tipo di ginepro (con le sue bacche si produce il Gin) che cresce nelle nostre colline ??

Al confine tra la Diocesi di Arezzo & Firenze si trova un antico monastero conosciuto come l’Abbazia di Vallombrosa. Come in tanti monasteri e conventi si producono prodotti di varia natura. Famose sono le birre dei Frati Trappisti oppure in Francia ci sono frati che producono un fantastico e rinomato liquore : la Chartruse. Qui nelle nostre zona i monaci di Vallombrosa producono da tanti anni un Gin Artigianale fatto con un antica ricetta e soprattutto con una metologia che non è mai mutata nel corso degli anni. Una piccola produzione che fino all’anno scorso era più che sufficente visto che veniva venduta nei negozi del monastero ed in pochi locali che ne facevano richiesta (noi ad esempio).

Il GIN Prodotto dai MONACI del MONASATERO di VALLOMBROSA

Poi si sa, le “vie del turismo sono infinite” e persone che sono passate da quelle parti lo hanno assaggiato e trovandolo eccezionale hanno deciso di acquistarlo (tutto). Prima ci ha provato una società americana che però chiedeva anche che la produzione aumentasse in maniera considerevole, poi invece ci ha pensato la nota azienda selezionatrice di spiriti di alta qualità, la VELIER di Genova, che si è recata sul posto ed ha acquistato tutta la produzione del 2012 (tutta tutta).

Fatto sta che la voce si deve essere sparsa oltre la manica ed è venuto fuori che questi gin veniva prodotto con le bacche di un particolare ginepro che cresceva sulle colline della provincia di Arezzo in uso alla forestale (Sansepolcro). Una rapida ricerca e dei confronti hanno dimostrato che questo tipo di ginepro è veramente eccezionale per la produzione del gin. Allora gli inglesi  hanno acquistato uno stok (di bacche) per produrre il loro gin che hanno appunto chiamato Arezzo. Mentre i frati di Vallombrosa hanno continuato a produrre il loro.

E’ incredibile che un prodotto, riconosciuto da tutti gli “addetti ai lavori”, come di altissima qualità fosse praticamente sconosciuto ed ignorato nel luogo di produzione e commercializzazione (non per noi però, mai come questa volta ci piace dire : Noi lo avevamo già scoperto e commercializzato nei nostri scaffali).

Fatto sta che da quando la Velier ne ha acquistata tutta la produzione, al monastero non ne è  rimasta più una goccia. I monaci ci hanno fatto sapere che in questo inverno (il Gin si produce d’inverno) faranno la produzione 2013, ma che quelli di Genova si sono già fatti avanti per acquistarla in toto. Hanno anche pensato e valutato di produrre più bottiglie, ma hanno il timore che aumentando la produzione considerevolmente il gin possa perdere in qualità (ahh… i monaci, che bella visione che hanno della vita, “grazie al cielo”).

Quindi ci siamo dati appuntamento a questo inverno per valutare il da farsi e con la promessa che qualche cassa del loro gin in fondo, per noi, ci dobrebbe “scappare”. Questa storia è piaciuta così tanto che proprio oggi dovrebbe passare da noi una giornalista del quotidiano La Nazione proprio per essere raccontata.

Da parte nostra invece abbiamo pensato di utilizzare 2/3 delle ultime bottiglie che ci sono rimaste per offrire dei “Sublimi Gin Tonic” nelle prossime serate qui ad Arezzo e nella Piazza dove si trova la nostra Enoteca, in concomitanza con alcuni spettacoli di Giorgio Albertazzi ed il Festival del Folklore. E’ proprio degustando un “banale GinTonic” che subito risalta al palato la diferenza tra un gin commerciale ed uno artigianale di alta qualità.

Se in questi giorni (fino al 24 Luglio) vi trovate a passare da Arezzo o siete aretini, ricordatevi che nei locali della Piazza (Pz della Badia), a richiesta, sarà possibile degustare gratuitamente (cioè offerto da noi) quello che per noi è una delle bevande più dissetanti e simbolo dell’estate : un GIN TONIC realizzato con il gin del Monastero di Vallombrosa.

Ci vediamo in Piazza della Badia nelle serate tra il 20 ed il 24 Luglio !!

  1. Confido nei tuoi buoni uffici per tenermene da parte almena una bottiglia…
    Evviva il gin, scoperta recente da parte mia dopo aver dovuto sorbire per anni robaccia chimica.

    • adminspirito ha detto:

      E’ Vero !!
      Basta bere un Banale GinTonic fatto con un Gin di Ottima fattura e ti rendi subito conto che fino a quel momento non sapevi quanto potesse essere buono un GinTonic. Sono riuscito a mettere via le ultime 12 bottiglie dai magazzini del Monastero.

    • bruno di rocca ha detto:

      non ve lo volevo dire….ma vallombrosa è in provincia di firenze e non in provincia di arezzo

      • adminspirito ha detto:

        Salve Bruno di Rocca……
        Non ve lo Volevo dire …. ma nell’articolo c’è scritto che il Ginepro per il Gin viene dalla colline dei dintorni di Arezzo (Alpe della Luna, Sansepolcro) che mi risulta ancora in provincia di Arezzo, malgrado la riforma (bocciata) delle Province !!

        Quello di Vallobrosa è un altro Tipo di Gin, ma se avessi letto l’articolo per intero lo avresti capito da solo !

        Facciamo così, visto che ho duvuto ritornare su questa pagina te lo metto in grassetto così non fai fatica a trovarlo !

        Perdona il Sarcasmo ma per uno cresciuto con il motto : “prima si acolta (o si legge fa lo steso) poi si parla e al limite si critica…….”
        Non è come commentare un Film solo dopo aver visto il Trailer ????

        • Decanter ha detto:

          Ciao Francesco,
          Io conosco un gin favoloso di una ditta austriaca, si chiama BLUE GIN. Viene prodotto con 3 distillazioni e 27 tra erbe e spezie. Io lo trovo super.
          Tu lo conosci?? (Hanno un sito internet). Che giudizio ne dai??

          • adminspirito ha detto:

            Ciao
            Non credo di averlo mai assaggiato questo tipo
            Considera che da 2/3 anni sono tornati molto di moda i Gin di altissima qualità quindi ce ne sono molti in giro !

            Francesco

  2. E mi raccomando usa anche della tonica buona, che ha sempre Velier…

    • adminspirito ha detto:

      Si quella della Veler è Ottima, Importazione Inglese.
      Io uso una Italiana, l’Acqua Tonica di Abbondio
      E’ così “ricca” che non c’è neanche bisogno di aggiungere la fettina di Limone.
      E’ già nella Tonica

  3. […] grazie a una bacca di ginepro in qualche modo prodigiosa. La storia l’ha raccontata qui, nel suo blog. E di storie così, Francesco ne ha tante. E’ spesso in viaggio, tra distillerie e cantine. […]