Samaroli, Zagatti, Fiori….che Giornata !!

Posted: 10th maggio 2012 by adminspirito in WHISKY

Salve

Martedì 8 Maggio è stata una di quelle giornate che, per un appassionato di whisky, capitano veramente di rado.

Partenza da Arezzo alle 5 di mattina, discesa a Bologna dove ci aspetta Nadi Fiori, saliti in macchina direzione Milano dove ci fermiamo al Bar di Giorgio d’Ambrosio, a noi si unisce Davide di Angel Share e tutti assieme andiamo a pranzo in un bel locale con Silvano Samaroli. Terminato il pranzo ci spostiamo nel suo studio per parlare un pò per tutto il pomeriggio e verso cena di dirigiamo in direzione Lugo di Romagna dove siamo attesi a casa di Valentino Zagatti. Verso la mezzanotte lo salutiamo ed io torno a Bologna dove prenderò un treno che mi riporterà ad Arezzo verso le 5 di mattina, esattamente 24 ore dopo che ero partito per questa fantistica giornata.

Ma ora è dalla fine del viaggio che vogliamo partire, dalla visita alla casa (ed alla collezione di bottiglie di whisky) di Valentino Zagatti. Abbiamo cercato il suo nome su wikipedia e non abbiamo trovato niente, quindi ci siamo permessi noi di scrivere la sua pagina, se qualcuno vuole aggiungere qualche contributo è ben voluto.

Della sua fantastica collezione ci occuperemo in un altro post, oggi vi lasciamo solo qualche foto, ma è delle 3 bottiglie che ci ha fatto assaggiare di cui vogliamo parlare. Sulla carta non sarebbero certo niente di eccezionale, ma ancora una volta, questa degustazione, ci porta nella direzione che spesso abbiamo voluto seguire : i malti degli anni passati erano un altro mondo.

      Abbiamo cominciato con un Blended :

Highland Cream Teacher’s. Un Blended che un tempo poteva costare le vecchie 10.000 lire che è l’esempio della complessità e della grande bevibilità e piacevolezza di un normale blended degli anni 60/70. Un gusto, come ci suggerisce il nome, che sembra quasi cremoso, morbido, dolce, ma senza essere troppo delicato, preservando sia corpo che eleganza.

Poi siamo passati ad un Single Malt,

Glen Mhor 10 anni. Un singlemalt, sempre del periodo 60/70,  non certo “imperioso” per la sua qualità eccezionale, ma perfetto esempio, grazie al suo gusto erbaceo, oleoso e di corpo, della grande poliedricità dei gusti delle varie distillerie. Bevendi questo malto capisci subito, meglio di tante parole,  cosa si vuol dire quando si racconta che un tempo, ogni distilleria aveva il suo gusto, la sua impronta, unica ed irripetibile, data da tanti fattori, mai simile ai malti della altre distillerie.

Ed infine un altro single diverso da quello odierno

Oban 12 anni. Forse il whisky che mi ha meno entusiasmato dei 3, ma sicuramente da segnalare per la sua decisa impronta torbata, quasi scomparsa nell’ Oban dei giorni nostri. Un malto comunque di tutto rispetto, sempre di corpo ed oleoso e pesante, con decise note piccanti.

Ma il discorso sulla torba lo potremmo applicare a molti altri malti. Fatta eccezione di quei 4 o 5 whisky torbati famosi, gran parte delle distillerie hanno abbassato la percentuale di fenoli presente nel proprio whisky. Un tempo non era infrequente trovare anche nella zona dello Speyside malti decisamente torbati. Poi con l’avvento degli anni 80 e la ricerca di malti sempre più leggeri, chiari, puliti (come piacevano a Michele), quel gusto “un pò torbato”  è andato sempre di più a scomparire. E con lui è venuto meno anche una certa “pesantezza” dei whisky prodotti, figlia forse di una minore raffinatezza forse, ma che comunque gli donava una certa oleosità ed una gran personalità. Allora quando bevivi un single malt, se te ne intendevi veramente (con buona pace di Michele) non facevi nessuna difficoltà a riconoscere lo stile e dove era stato prodotto.

Oggi purtroppo non è più così e a noi sembra che qualcosa si stia perdendo !!

DAVIDE, VALENTINO & FRANCESCO (IO)

Davide, Valentino Zagatti e Francesco (io)

 

  1. […] all’amicizia e alla disponibilità di Francesco Mattonetti e Nadi Fiori, martedì 8 maggio ho potuto vivere una giornata veramente speciale, una sorta di […]

  2. […] leggere qualche nota di Francesco  sulla degustazione, quello che posso dire che Oban aveva un’affumicatura piacevolissima […]