LeBottiglie di Whisky Rare, le Aste, i Falsi !

Posted: 30th marzo 2012 by adminspirito in VARIE

Salve

Prendiamo spunto dall’interessante articolo del secondo numero di Fine Spirits, l’allegato di whisky & Distillati della rivista Spirito di Vino, riguardo al mondo delle bottiglie di whisky rare, i collezioni, le aste e tanto altro ancora. L’articolo scritto da J. MacKornick & N. Sikorski è stato tradotto in Italiano per la rivista di casa nostra. Si parte con delle interviste ai vari direttori di case di aste note, si racconta la storia di dove tutto questo è cominciato, si prova a spiegare qual è la sensazione che spinge un consumatore a frequentare questi ambienti.

La storia su come nasce questo fenomeno  la avevo già sentita, di persona, da uno dei primi italiani che ha iniziato a frequentare le case d’asta specializzate. Era la fine degli anni 80 e a Christie’s di Glasgow  si consumavano le solite vendite di vini francesi, con particolare attenzione a dei  lotti di Cognac molto vecchi. I primi whisky messi all’asta venivano relegati negli orari più “improbabili” in quanto erano convinti che il mondo del whisky non era adatto per diventare un settore di culto. Ed infatti nei primi 4/5 anni i pochi acquirenti di queste aste riuscivano a fare dei veri e propri affari d’oro.

Poi la storia cominciò a camminare fino ad arrivare ai successi degli ultimi 5 anni dove le bottiglie “veramente rare” aumentano le loro quotazioni di anno in anno in maniera considerevole.

Una parte delle interviste riguarda il problema dei “falsi d’autore” e nell’articolo troviamo riportate affermazioni che non ci possono certo fare piacere :

“Il fenomdeno della contraffazione nasce sul finire degli anni 70/80 quando alcuni italiani hanno cominciato a fare dei falsi per venderli o scambiarli; E queste bottiglie sono entrate nel mercato dei collezionisti è può capitare di ritrovarle ancora in circolazione”

“Mi occupo di scoprire i falsi. Sotto questo aspetto, la cosa fondamentale è cercare la provenienza della bottiglia. Se, per esempio, reca il timbro della dogana europea ed è stata esportata dall’Italia, il rischio di contraffazione è molto più elevato rispetto ad una bottiglia proveniente dal Regno Unito”

Tutte affermazioni un po’ forti, visto che per il “lavoro sporco” di poche persone si finesce per dare scredito ad un intera categoria. Anche perché come abbiamo spesso riportato negli anni 60/70 l’Italia è stato il primo (ed unico) paese ad importare single malt di qualità. Questo ha fatto si che le cose migliori di quel periodo fossero imbottigliate esclusivamente per il mercato italiano. Quindi, qui in Italia troviamo le più belle collezioni di single malt. Infatti sempre nell’articolo si afferma :

“Lungi da me l’idea di voler rovinare la reputazione dell’italia. La maggior parte dei più grandi whisky mai imbottigliati lo sono stati in modo specifico per il mercato italiano : i Samaroli e le bottiglie di Gordon&MacPhail per Intetrede. Questi commercianti si procuravano le botti migliori perché, all’epoca, gli scozzesi non si interessavano poi molto del loro whisky di malto”

Un’altra affermazione interessante riguarda le bottiglie di singlemalt provenienti dai periodi antecedenti la guerra mondiale (cioè dagli anni 30 in giù) :

“I malti imbottigliati prima dell’ultima guerra sono al 90% dei falsi. E’ difficilissimo reperirne uno autentico. E guarda caso quando ne spunta una bottiglia provengono sempre da distillerie molto famose come Ardbeg. Lagavulin, Brora, MacAllan, Laphroaig.”

Poi ci sono lunghe analisi di mercato sui paesi compratori, sul fatto che ormai sono i paesi emergenti che si stanno comprando le migliori botti ed anche le bottiglie rare più appetibili. Quindi il fatto che le piazze più appetibili per il mercato del whisky sono ormai : Singapore, Hong Cong, Tokjo, Taiwan.

L’articolo presenta questo mondo delle aste e delle bottiglie da collezione come (cit.) “Un Nuovo Eldorado” dove con un pizzico di passione ed impegno c’è da investire e guadagnare ingenti capitali. Sarà ! Ma io un pò ne dubito ! Nel senso che ormai molti dei “giochi” sono stati fatti. Ottimi affari li ha conclusi chi ha avuto la lungimiranza di acquistare bottiglie rare fino ad una decina di anni fà e a metterle da parte per rivenderle (ora o tra pochi anni ancora). Allora si che si potevano fare ottimi affari. Ora il mercato è “saturo”, i prezzi alle stelle ed anche le distillerie quando fanno uscire una edizione limitata te la fanno pagare un “occhio della testa”.

Esempio : proprio oggi volevo acquistare l’edizione speciale di un Talisker 34 yo fatto uscire pochi mesi fa in edizione limitata. Costo appena 1200 euro (prezzo per le Enoteche, non al pubblico). E’ logico che in questo modo grandi margini di “miglioramento” in futuro faccio fatica a vederli.

Comunque nell’articolo si elencano le distillerie definite “investimento sicuro” ed io ve li riporto :

  • Longrow 18 yo
  • Kilkerran
  • Port Charlotte
  • Kilchoman

Il consiglio che vi diamo noi, invece, è il seguente : comprate sempre dei buoni whisky, anzi degli ottimi whisky. Non fidatevi troppo delle recensioni ed imparate a distinguere con il vostro palato un grande malto da uno normale. A quel punto compratelo e se volete mettetevelo pure da parte. Male che vada un giorno, se non sarà diventato proprio un “pezzo da collezione” lo potrete degustare e sarà sempre una bella esperienza.

Esempio : conosco tante persone che stanno comprando tutti i Kilchoman in uscita da 3/4/5 anni e via così, convinti che diventeranno dei pezzi ricercati (lo dicono pure nell’articolo). Noi non ne abbiamo mai comprati, a parte un paio di volte per assaggiarli. Preferisco aspettare e vedere cosa saprà fare dagli 8 anni in poi. Non me la sento di comprare bottiglie così “giovani” solo perchè potrebbero andare forte tra un pò d’anni.

Invece ecco un consiglio che nessuno vi dirà mai :

Le bottiglie di Rum. Se ne parlate con i vari “esperti di settore” vi sentirete rispondere : “il Rum non è un prodotto da collezione e le sue bottiglie non diventeranno mai oggetti di valore”. Ma se ritornate agli inizi di questo articolo troverete che questa frase veniva detta anche a proposito dei whisky scozzesi all’incirca 30 e più anni fà. E guardate un pò come è andata a finire.

Inoltre il Rum ha il vantaggio che, proprio perchè “snobbato” dalla gran parte dei collezionisti (ora) lo trovi a dei prezzi molto vantaggiosi. Ma anche lì bisogna intendersene, sapersi muovere tra le centinaia di etichette ed “intuire” quali tipi di rum vale la pena di mettere in “cassaforte”.

Noi un’idea ce la siamo fatta, se volete qualche suggerimento in proposito contatteci pure.

  1. Reece ha detto:

    Rob,Laphroig has been one of my favorites for a long time. The 15 years old was a boltte I would treat myself to when I had reached certain goals in life. I had never tried the quarter cask till last year and it immediately became one of my favorites. Thank you for the introduction. As a whisky enthusiast I have always tried to match whiskies with food. My personal favorite was chocolate with a speyside until my recent trip to New York where I visited Gramercy Tavern. There I experienced what could only be described as taste bud heaven, matching a quarter cask with a smoked lobster. Thanks again for continuing to include us in your thoughts and experiences.Regards, Mark

    • adminspirito ha detto:

      Many whisky full of peat & smoke is in perfect way bound together fish, crustaceans and oysters.
      The whisky of Laphroaig it is one of the best indicated for the couplings in kitchen with these products. Perfect they are the salmon filled with smoke, the oysters, the bread with oil & eggs of bottarga, the crustaceans, the lobsters, small cuttlefishes and squids, etc.

  2. Alberto ha detto:

    in riferimento all’articolo” LeBottiglie di Whisky Rare, le Aste, i Falsi !”su quali rum dovrei orientarmi per metterli in “cassaforte”
    Cari saluti il sito vostro e’ fantastico.
    Alberto

    • adminspirito ha detto:

      Salve
      In merito alla domanda le possiamo solo consigliare di coltivare la passione.
      Vedrà che con il tempo sarà in grado di “comprenderee” quasi sono i Rum che meglio si adattano al suo stile.
      Se poi non diventeranno di valore si potrà sempre consolare con una bella bevuta
      Grazie x gli Apprezzamenti !!
      Francesco

  3. andrea palmieri ha detto:

    1l talisker 30 e destinato a valutarsi tanto grazie …