La Strategia dell’ Attenzione!!

Posted: 23rd marzo 2018 by adminspirito in VARIE

Salve

Con il pezzo precedente dedicato all’Anniversario della Strege di Via Fani abbiamo fatto un salto indietro nel tempo (non agli anni70 , eravamo appena nati, ma bensì agli anni dell’università), in quanto all’epoca degli studi universitari avevamo un grande interesse per gli eventi di quel periodo, in particolare per i Misteri che hanno attraversato il nostro paese. Potremmo discutere per ore in merito a Pz Fontana, Banda della Magliana, Stretegia della Tensione, P2, Brescia, ecc…

E’ stato ripercorrendo il lavoro della ultima commissione sul Caso Moro* che ha lavorato per i 4 Anni di questa legislatura (potendo contare su una parziale revoca del Segreto di Stato da parte del Governo Renzi sono stati in grado di fare dei grandissimi passi in avanti, così grandi che ci sembra davvero strano non abbia ricevuto maggiori attenzioni da parte della stampa) ci siamo resi conto di aver dedicato troppa attenzione ai dettagli dei drammatici eventi e poca alla cosa più importante, la Figura di Aldo Moro. Quasi come in un continuo lavoro di depistaggio si volesse continuare a catalizzare tutta l’attenzione sui 55 giorni del suo rapimento, evitando o riducendo al minimo indispensabile quella dedicata a conoscere la persona, il politico, i suoi ideali e progetti.

Il Titolo di questo pezzo che dimostra tutta la sagacia di cui Moro era capace è preso da un suo discorso, “Strategia dell’Attenzione“, rivolto ai Movimenti Giovanili di protesta del periodo a cavallo degli Anni60/70 e chissà, forse appositamente coniato a contrasto contro chi aveva ideato un altro termine, ben più oscuro, “Strategia della Tensione”.

Aldo Moro, fervente cattolico e uomo di grande cultura, partecipa alla Costituente della Repubblica e  eletto deputato dedica moltissima attenzione (e soldi) a contrastare l’Analfatebismo che nell’Italia del dopoguerra era ancora dilagante. E’ uno dei maggiori artefici del primo Governo di CentroSinistra con l’Ingresso dei Socialisti nel 1964 e in quegli anni riesce ad arginare tutte le spinte Autoritarie a cui la Giovane Repubblica viene sottoposta (c’erano molte forze che avevano paura ad un allargamento a sinistra del Governo). Più volte Ministro degli Esteri la sua politica guarda al Mediterraneo e ai paesi Arabi, finendo inevitabilmente per “pestare i piedi” alle potenze coloniali dell’epoca (Francia & Inghilterra). Anche lui pensa, come Enrico Mattei, che l’Italia deve essere autonoma a livello Energetico e quindi aiuta i paesi arabi nella loro lotta di indipendenza dal colonialismo per avere rapporti privilegiati con i nuovi Governi di quei paesi (ricchi di materie energetiche). E’ un politico fine ed intelligente e la sua Politica persegue un ideale di benessere condiviso da tutta la popolazione, rifuggendo l’arricchimento personale come invece avviene per molti altri suoi colleghi DC. Devolve la sua indennità di parlamentare alle Scuole del Meridione per i bambini poveri che non si possono permettere un istruzione (ben 50 anni prima dei 5Stelle). Non è un uomo da “spinte improvvise” a lui piace fare leva sulla parte migliore del paese e delle persone per coinvolgerle nei propri progetti. Da Presidente del Consiglio combatte i Disonesti e manda un messaggio chiaro alla Banca d’Italia facendo stampare Moneta autonamente (le vecchie 500 lire di carta). Solo 2 Capi di Governo Occidentali dal dopoguerra ad oggi hanno emesso moneta senza passare dagli Organi appositamente preposti (Banca dItalia e dalla Federal Riserve USA), sono stati Aldo Moro e JF Kennedy (che fece stampare moneta da 2 Dollari). Tutti sanno come sono finiti entrambi! Sono gli anni in cui si iniziano a gettare le Basi dell’Europa, Moro ne è affascinato in quanto pensa che un Europa Unita possa presentarsi al mondo come “Terzo Blocco” (dopo USA e URSS). La sua idea di Europa la possiamo ritrovare nei suoi discorsi (Lunghi & Dediosi come pochi ma ricchi di spunti innovativi e umanitari) e si può riassumere in poche semplici parole “l’Europa dei Popoli e non degli Stati” (argomento oggi più che mai attuale).

Con il 68 e gli anni70 l’italia entra in un periodo molto caotico, il PCI Italiano cresce e nel paese ci sono forze che preparano una spinta reazionaria (non dimentichiamoci che in quegli anni in Spagna c’era la Dittatura di Franco, in Portogallo c’è il Colpo di Stato ed in Grecia stanno per arrivare i Colonelli al potere). Aldo Moro combatte queste tentazioni, ben radicate anche dentro il suo partito. Nel 1974 inizia a lavorare ad un ulteriore allargamento del governo del paese a sinistra. Moro non era un uomo della sinistra DC (quell’incarico lo ricopriva Fanfani), era un autentico DemoCristiano, ma si rendeva conto che l’Italia per crescere non poteva tenere fuori dalla vita del paese un Partito/Movimento come quello Comunista (che ormai rappresentava il 40% della popolazione). Al tempo stesso vuole convincere i Comunisti ad uscire dall’isolazionismo in cui li ha confinati un opposizione continua per fargli assumere maggior impegno e responsabilità verso il paese. Impiegherà 4 anni per far partire il suo progetto e dovrà superare non poche resistenze. Gli alleati della Nato con gli Americani in testa non vedevano di buon occhio questo suo progetto (anzi fanno di tutto per contrastarlo) ma la stessa cosa avveniva dentro il suo partito e dentro la Chiesa. Aldo Moro si rende conto di quanto gli sta succedendo attorno (viene isolato nel Partito e riceve non poche minacce, anche di morte), sente che è diventato un bersaglio, ma al tempo stesso è convinto che solo coinvolgendo tutte le maggiori forze sociali del paese l’Italia potrà progredire e continuare a crescere.

Purtroppo, per un tragico scherzo del destino, proprio il giorno in cui il suo progetto doveva iniziare a prendere forma in Parlamento il 18 Marzo del 1978 viene rapito da un Commando delle Brigate Rosse. Mario Moretti, allora Capo indiscusso delle BR e suo carceriere dirà: Moro non si preoccupava della sua persona, era più interessato a capire il perchè dei giovani come noi avevamo fatto una scelta radicale come quella della lotta armata. Voleva capirne le ragioni per essere in grado di dare delle risposte alla nostra generazione, se gli avessimo dato tempo “Moro avrebbe portato anche noi dentro le forze di Governo”.

Non è facile raccogliere il lavoro di un uomo come Moro in poche righe, ma ci auguriamo, pur in uno spazio così breve, di essere stati capaci di rendere giustizia ad una persona che per tutta la sua vità è stato al servizio della gente per il bene della gente. Una persona scomoda per tutti quelli che vedevano nella Politica e nella Gestione dello stato un occasione per arricchirsi a livello personale.

Sappiamo che da qualche tempo è in corso un Processo di Beatificazione per la figura di Aldo Moro. Non ci siamo mai occupati delle cose della Chiesa ma mi auguro che questo percorso possa arrivare al traguardo nel modo migliore, per lui visto che era un fervente cattolico, ma anche per il paese e per la nostra Classe politica, Dio solo sa quanto abbiamo bisogna qua in Italia di un Santo del suo Livello in questo momento!!

* Per quelli a cui fa piacere leggere le conclusioni del lavoro della II Commissione sul Caso Moro (appena conclusa) le possono scaricare qui. Vi posso assicurare, per chi ha seguito tutta la vicenda negli anni passati, che le sorprese non saranno poche. Chi invece è più pigro (sono oltre 200 pagine) può guardare i Video dell’ ex -Deputato Grassi, presente in Commissione in quota PD che si è speso molto per raccontare questi avvenimenti girando tutta l’Italia fino a pochi giorni fa (per “riconoscenza” di tutto il suo lavoro non è stato ricandidato alle elezioni appena trascorse) Su questo Canale YouTube trovate i 5 Video che raccontano i fatti salienti e più importanti a cui è risalità la Commissione.